14. RITORNI PERICOLOSI

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CARLOS

Quel sabato mattina decisi di restare a casa e riposare. Sapevo di dover trovare un posto tutto mio e non vivere più con mamma e papà, ma al momento non ne avevo voglia. Non avevo riposato benissimo a causa di ciò che era accaduto il giorno prima, perciò mi ero addormentato alle prime ore dell'alba.

Quando mi svegliai raggiunsi la cucina dove trovai mia madre che cucinava. Mi avvicinai a lei e la abbracciai da dietro.

'Ehi, Carlos... buongiorno...' Sorrise felice. Mia madre era sempre uno schianto.

'Buongiorno, mamma... che prepari di buono?' Le chiesi.

'Bolognese per pranzo. Ah, e ci sono dei muffins che ho preparato di prima mattina. Prendine qualcuno per colazione...'

'Grazie, mamma.' Le diedi un bacio sulla guancia.

Mi sedetti a tavola con un bel bicchiere di aranciata e iniziai a mangiare quel muffin al limone. Vedevo mia madre che ogni tanto mi guardava nervosa e sapevo che lo faceva solo quando voleva dirmi qualcosa.

'Sputa il rospo, mamma. So che vuoi dirmi qualcosa.' Le sorrisi divertito. Lei sospirò prima di sedersi di fronte a me.

'Volevo chiederti... hai notato anche tu qualcosa di strano in tuo padre?' Sussurrò. Eh? Aveva già scoperto tutto e ora voleva che glielo confermassi?!

'Cosa intendi?' Le chiesi neutro mentre addentavo il muffin.

'Nell'ultima settimana è stato più... come dire... più possessivo del solito. Tu sai che lui è sempre stato affettuoso nei miei confronti, ma nell'ultima settimana è stato quasi... ossessivo. Sai per caso cosa gli succede?' Sì. Si sente in colpa e vuole rifarsi. E sai perché? Ha baciato la sua segretaria. Fantastico.

'Mamma, papà è sempre stato così...' Cercai di dirle.

'Non so come dirtelo, Carlos... sei mio figlio e non dovrei neppure dirtele queste cose, ma qualcosa non quadra. Tutto ciò che fa, i suoi baci, i suoi abbracci, perfino quando facciamo l'amo-'

'Mamma!' Non mi va di sapere quando e quanto fanno quella cosa lì! Ma lei sembrava troppo concentrata per sentirmi.

'-re, lui sembra volermi provare quanto mi ama e non fa che ripetermelo. Questo non l'ha mai fatto prima, dico il ripetermi che mi ama in continuazione. Lo so che mi ama. Lo so benissimo. Perché ci tiene particolarmente a dirmelo?' Chiese preoccupata. Papà le sta combinando di tutti i colori.

'Mamma, perché non ti rilassi e la smetti di preoccuparti in questo modo? Ti ama, non è così? Forse te lo vuole far presente in maniera particolare.' Cercai di essere calmo e non pensare alla verità. Non amavo mentire a mia madre o nasconderle la realtà dei fatti.

'Forse mi sto solo facendo delle paranoie... ma se sai qualcosa me lo dirai, vero? Prometti che non mi nasconderai niente, Carlos...' Mise una mano sulla mia. Maledizione.

'Sta tranquilla, mamma.' Le sorrisi forzatamente.

Dovevo assolutamente fare due chiacchiere con mio padre.

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Dopo aver fatto colazione, feci una doccia e mi avviai nello studio di mio padre. Probabilmente era lì. Bussai piano alla sua porta e mi invitò ad entrare.

'Buongiorno, papà.' Gli dissi.

'Carlos, buongiorno a te.' Sorrise. 'Dormito bene?'

'No. Tu?' Gli chiesi a mia volta, ma probabilmente notò il pizzico di sarcasmo nella mia voce perché piantò il suo sguardo nel mio.

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