Capitolo 17💔

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Stre Pov:
Cico: "Ti porto in un bel posto" si limitò a dire. Non avevo paura, mi fidavo di lui ma allo stesso tempo era sera tardi e le sue idee non portano a niente di buono.. Dopo poco arrivammo a destinazione. Era una discoteca, il mio incubo; odiavo bere e odiavo stare vicino a sconosciuti ed in più non potevo nemmeno entrare data la mia età.

Stre: "C-cico?" disse tremando.
Cico: "Dimmi" rispose il rosso abbracciando il ragazzino.
Stre: "Non ho l'età per entrare e poi non mi piace..voglio andarmene" urlò il rosa tirando verso di se la maglia di Cico.
Cico: "Entriamo dal retro"
Stre: "Torniamo al college ti prego" supplicò il piccolo con le lacrime agli occhi.
Cico: "Ti divertirai.
Non puoi startene sempre chiuso in casa a leggere oppure a disegnare" disse con tono serio, spaventando Stre.

Non avevo mai visto Cico così.
Mi stava davvero costringendo ad entrare in una discoteca piena di persone ubriache marce?
Senza rispondergli entrammo dal retro, stranamente i bodyguard non c'erano in quel momento e riuscimmo ad entrare senza essere visti.
La musica era al massimo volume, mi facevano male le orecchie; era un tipo di musiva che personalmente ho sempre odiato.
C'erano centinai di ragazze che ballavano in pista e centinaia di ragazzi che andavano dietro a loro ubriachi, per poi finire nei bagni.
Ero scioccato, la discoteca era enorme, non me la sarei mai aspettata così.
Mi sedetti su un divanetto in pelle color ocra e appoggiai la testa sul bracciolo.

Cico: "Piccolo andiamo in pista?"
Stre: "N-no mi fa male la t-testa"
Non riuscivo nemmeno a parlare dal dolore.
Cico: "Va bene, io vado in pista a ballare te stai qua, ok?"

Non gli risposi, annuì con la testa e andai su un lettino a sdraiarmi, chiusi gli occhi dal sonno e mi addormentai.
Dopo un paio d'ore un ragazzo mi scosse gentilmente e mi disse che era un lettino privato e che se volevo potevo accomodarmi su un altro.
Mi alzai confuso, estrai il telefono dalla tasca dei jeans e vidi che erano le due.
Erano passate ore da quando Cico era andato in pista a ballare. Pensai che mi avesse lasciato lí, che mi avesse abbandonato.
Scossi la testa per cacciare i cattivi pensieri e facendo attenzione a non essere schiacciato andai in pista in cerca del rosso.
Era passata mezz'ora e ancora niente.
Decisi di chiedere al barman se lo avesse visto passare.

Stre: "Hey s-scusi!" dissi tremolante e disorientato"
Barman: "Mi dica signorino" disse sorridendo.
Stre: "Ha per caso visto un ragazzo alto, capelli color rosso fuoco, giacca nera con sotto una maglietta bianca passare di qui?" domandai con gli occhi lucidi.
Barman: "Oh fammi pensare.. Sí l'ho visto circa due orette fa andare in bagno, va' dritto e girando a destra troverai quelli che sono i bagni" disse il ragazzo indicando la strada.

Pensai subito al peggio.
Corsi velocemente scansando con agile mossa tutti quelli che avevo davanti e andai nei bagni dei maschi.
Erano sporchi e puzzavano, mi tappai il naso ed entrai.
Sentivo il profumo di Cico, il suo profumo era indistinguibile.
Iniziai subito a piangere silenziosamente, strinsi i pugni dal dolore interiore ed accostai il viso ad uno dei bagni.

?: "Beh ci sai fare proprio bene!" esclamò ridendo.
Era una voce maschile.
Cico: "A-anche te non sei da m-meno"
?: "Dai baciami ancora"
Cico: "Non m-me lo faccio ripetere due v-volte"
Il ragazzo biondo che era con Cico aprì la porta per uscire appena finito e vide Stre.
Cico: "S-STRE!"
?: "Oh cazzo.."

Ma era troppo tardi, stavo giá correndo via. Sul mio viso si formarono delle cascate provenire dai miei occhi gialli.
Cico mi aveva tradito? Cosa dovevo fare? Come sarei tornato a casa?
Troppe domande. Troppe.
Corsi di fretta e furia fuori dal locale e scrissi un messaggio a Cico, che non lo volevo più vedere e che tra me e lui era finita per sempre.
Il mondo mi stava crollando addosso.
L'unica mia ragione di vita mi aveva abbandonato per un ragazzo qualsiasi incontrato in discoteca.
Corsi fino al college e raggiunsi la mia camerata, feci le valigie prendendomi tutta la mia roba. Lasciai davanti all'ufficio del preside una lettera dove spiegavo che erano successi degli avvenimenti spiacevoli e che me ne sarei andato via.

-fermata del treno (ore 03:00)-
Decisi di prendere il primo treno che mi capitava, iniziai a strapparmi capelli dallo stress e dal dolore, con gli occhi rossi e appannati vidi lentamente un paio di ciocche rosa cadere sul pavimento della stazione.
Salii sul treno, incosciente di dove stavo andando, ma non importava, la mia vita senza il rosso non aveva piú senso. Iniziò a diluviare e mi addormentai.

-alla mattina-
??: "Ehm..mi scusi?"
Stre alzò piano la testa confuso.
Stre: "C-chi sei?" chiese alzandosi e con il cuore a mille.
??: "Sono il ragazzo che guida il treno, deve scendere che siamo arrivati!" esclamò aiutando a prende le valigie del rosa.
Stre: "Oddio sí, mi ero addormentato.."

Scesi dal treno e mi trovavo in una grande città, non ci ero mai stato prima, o almeno mi sembrava.
Ero bagnato fradicio, non aveva smesso di diluviare con tanto di tuoni e fulmini. Corsi al riparo sotto alla stazione e mi accasciai disperato accanto a un bidone dell'immondizia fin quando vedo avvicinarmi un ragazzo biondo con occhi color ghiaccio.

???: "Hey" disse dando la mano per alzare il piccolo ragazzo.
Stre: "C-ciao e tu chi s-saresti?"
???: "Piacere Mattia, te?"
Stre: "Mi chiamo Federico, ma chiamami pure Stre"
Mattia: "Ok Stre, cosa ci fai qua in queste condizioni?" chiese il biondino preoccupato.
Stre: "Sono scappato" disse con le lacrime agli occhi ricordandosi di Cico, il ragazzo che amava.
Mattia: "Andiamo a casa mia, ti sistemi e mi racconti, mi dispiace vederti così"
Stre: "G-grazie mille" disse Stre abbracciando il biondo in segno di ringraziamento.

-a casa di Mattia-
Stre: "Finalmente profumo"
Mattia: "Giá, comunque..perché sei scappato?" disse invitando Stre a sedersi con lui in cucina davanti a una cioccolata calda.
Stre: "Ieri sera sono stato costretto dal mio ormai ex ragazzo ad andare in discoteca, mi addormenti e al mio risveglio lo vidi baciarsi un altro.." rispose per poi scoppiare a piangere.
Mattia asciugò le lacrime al suo nuovo amico e Stre riprese il filo del discorso.
Stre: "E-e ho lasciato tutti i miei a-amici lá a Milano al c-college.."

Mattia Pov:
Federico era un ragazzo bellissimo, bassino, con lineamenti femminili che mi facevano impazzire.
Aveva una voce che quando la sentivo mi sembrava di essere in Paradiso..per non parlare dei suoi occhi gialli accattivanti e del suo fantastico sorriso.
Lo avevo trovato per caso, passo sempre di lì quando torno da lavoro, sono un infermiere e faccio sempre il turno notturno.

Mattia: "Mi dispiace tantissimo.."
Stre: "N-non fa niente" disse provando a sorridere, ma senza alcun risultato, gli venivano fuori solo grandi gocciole di lacrime salate.
Stre: "Scusa se te lo chiedo, quanti anni hai?"
Mattia: "Io ne ho 17 te?"
Stre: "Settimana prossima 15"

-a Milano, da Cico-
Cico Pov:
Mi risvegliai accanto a un bidone fuori dalla discoteca, avevo bevuto, ecco.
Sapevo benissimo che non reggevo l'alcool ma ho ceduto, come ogni santa volta. Mi guardai attorno alla ricerca di Stre e barcollando iniziai ad urlare il suo nome ma senza avere risposta.
Pensai che forse era tornato al dormitorio e quindi ripresi la moto e sfrecciai al college.
All'entrata c'erano tutti i miei migliori amici che piangevano, non capivo.

Cico: "Ragazzi?"
Ettore: "Sei un mostro, va via!" urlò Lyon spingendo Cico.
Alex: "Ti devi vergognare"
Giorgio: "Da te non me lo sarei mai aspettato"
E seguirono anche dagli altri ogni tipo di insulto verso nei miei confronti.
Stefano: "Vai in camerata, prendi le tue sporche cose e va' più lontano possibile."
Cico: "C-cosa è successo? Perché mi state mandando v-via?"
Anna: "VATTENE!" Urlò a squarcia gola la ragazza dagli occhi violetti per poi ricominciare, come gli altri, a piangere a dirotto per la "scomparsa" del loro caro amico roseo.

Corsi in camerata piangendo, perché tutto questo?
Entrai e mi accorsi subito che la roba di Stre non c'era più, accesi il telefono bagnandolo dalle lacrime speranzoso di un suo messaggio.
Mi arrivò una notifica era sua, mi aveva scritto ieri notte dicendomi che aveva visto che lo avevo tradito con un altro ragazzo nei bagni della discoteca e che tra me e lui era finita per sempre.
Scaraventai il telefono a terra spaccandolo deluso da me stesso ed iniziai a dare pugni sul cuscino.
La mia debolezza era l'alcool ma quella sera per fare il gradasso bevvi, e anche tanto. Non mi ricordavo niente di quella notte solo un piccolo ricordo sfuocato di Stre che scappa via piangendo e io che lo chiamo con tutte le mie forze, ma che ormai, era troppo tardi.
Feci le valige e senza dire niente al preside me ne andai via.
Non salutai nessuno, ero felice solo di avere Tobbi al mio fianco, il cane regalato da Stre.
Andai alla stazione di Milano con gli occhi rossi, non riuscivo a smettere di piangere.
Presi il primo treno sottomano ma mi accorsi di un particolare lasciato sul pavimento.

Mi hai salvato la vita -Strecico♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora