ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙𝟟

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Frugo nell'armadio in cerca di qualcosa di decente da mettermi per il mio primo appuntamento con un ragazzo vero.
È già venerdì, mancano solo 2 ore prima che Adnrew passi a prendermi in macchina e non sono ancora pronta!

"Vorrei capire perché non ti sei organizzata con una delle solite liste questo giorno così importante, idiota!"
Sbuffo e mi siedo a terra, ai piedi del letto, mettendomi le mani nei capelli.

Bussano alla porta.
- Sam, tutto bene? - Domanda Steph entrando.
Come risposta mugugno.
- Ma che è successo qui? È esplosa una bomba? - Esclama indicando tutti i miei vestiti sparsi sul pavimento.
- Già, non hai sentito che botto? - Dico sarcastica.

Si siede accanto a me e guarda l'armadio ormai vuoto.
- Dove devi andare? -
- Ho un appuntamento. - Mormoro.
- E non mi dici niente?! - Steph strabuzza gli occhi e fa l'offesa.
- Scusami... Mi sono dimenticata. -
- Ti aiuto solo perché sei disperata, ma sei in debito con me. - Mi guarda male, ma con un espressione divertita e sorrido istintivamente.
La mia coinquilina si alza e va verso l'ammasso di vestiti.
- Allora... dove andrete? - Mi chiede cominciando a rovistare.
- Non lo so, ha detto che mi viene a prendere e andiamo fuori a cena. -
Annuisce. - Che tipo è? Cioè, come si veste di solito? -
- È piuttosto vecchio stile: veste sempre cardigan, camicie e maglioni firmati... ah e delle Timberland nere eleganti. -
- Ok, quindi ti porterà sicuramente in un ristorante di lusso. -
Si volta con i miei unici due vestiti in mano: sono uno blu e l'altro granata, entrambi estivi.
- No, non penso possano andare bene per una cena. - Dice esaminandoli attentamente.
Lì butta di nuovo sul letto e riflette.
- Vieni con me Sam. - Si illumina e mi fa alzare, trascinandomi in camera sua.

Infila la testa nel suo guardaroba.
- Tieni, prova questo. - Mi porge un abito nero, lungo fino al ginocchio, con la scollatura dritta e le spalline allo stesso livello.
Come richiesto, vado in bagno e mi cambio.
Mi sta a pennello, tranne il decolleté: sono una fottuta tavola da surf.
- Oddio ti sta benissimo! - Esclama Steph entusiasta quando esco.
- Mh, dici? - Mi avvicino allo specchio e mi osservo... non sembro neanche io.
- Sì! Sei stupenda, davvero. - Mi sistema i capelli con una riga laterale.
"Wow..."

Come se non bastasse, mi presta anche una cintura nera con il fermaglio d'oro, per dare colore, e mi trucca leggermente (perché io sono incapace).
Con il suo numero privato, che mi ha dato qualche giorno prima, Andrew mi scrive un messaggio informandomi che è arrivato a prendermi; prendo la mia borsa e la giacca di jeans solita, ignorando il volere della mia consulente, la saluto ed esco.

- Buona sera bellezza. - Mi saluta il mio accompagnatore porgendomi un mazzo di rose profumate, questa volta bianche.
- Ciao Andrew. - Ricambio con un bacio sulla guancia. Non solo una tipa da galanterie.
Saliamo sulla sua Audi grigia e posso osservarlo meglio: indossa dei jeans neri, una camicia azzurra, cravatta abbinata ai pantaloni e un cappotto color crema, tutto molto elegante come sempre.
Nota che lo sto analizzando con lo sguardo e sorride: - Sei molto bella stasera. - Arrossisco.
- Beh... anche tu. - Balbetto; lui mi sposta una ciocca di capelli dietro all'orecchio, con il solito tocco delicato, e così divento letteralmente un pomodoro.

Quando arriviamo al ristorante scopro che è davvero elegante come diceva Steph.
Andrew ha prenotato un tavolo per due e ordina dello champagne buonissimo; una mini orchestra suona musica classica e le luci sono basse per creare un'atmosfera romantica: perfetto, sono completamente a disagio.

Il tempo sembra non scorrere più, ma almeno ci sono questo fantastico cibo e il vino a salvarmi.
Il ragazzo di fronte a me mi fa tranquillamente domande sulla mia vita personale (sembra essere una cosa normale per lui), io rispondo con un po' di esitazione e tante bugie; ogni tanto per fortuna anche lui mi parla di sè: almeno non sembra un interrogatorio.

Quando si fa tardi mi riaccompagna a casa, io sono già mezza ubriaca.
- Sono stato bene stasera. - Si volta verso di me sorridente spegnendo il motore.

"Che bello... sembra un angelo!"
"Colpa dell'alchool che hai in circolo Sam"

- Anche io. - Mormoro.
Non ho neanche il tempo di pensare razionalmente alla situazione, che le sue labbra morbide si sono già posate sulle mie.

"Oh cazzo. Non puoi farlo... non così. staccati!"

Non do retta all'antipatica vocina nella mia testa.
Istintivamente chiudo gli occhi, mi avvicino di più a lui e ricambio il bacio, anche senza sapere come si faccia.
È la sensazione più bella che si possa mai provare... persino meglio di mangiare.

- Wow - Sospiro incantata quando si stacca da me e mi guarda negli occhi.
- Ti è piaciuto? - Domanda leggermente imbarazzato, io faccio sì con la testa.
- Non avevo mai baciato nessuno... - Confesso (non so nemmeno io perché).
Andrew resta spiazzato: - Ah, non lo sapevo. - Sembra sentirsi in colpa.
- È stata la miglior prima volta che potessi chiedere. - Lo rincuoro e lui mi bacia nuovamente, ma per meno tempo sta volta.

"Su, andiamo: smettila e ragiona."

Mi separo da lui: meglio andarsene se no potrei stargli attaccata tutta la notte.
- Buona notte Andrew - Lo saluto scendendo dall'auto e rischiando di cadere.
- Buona notte Sam - Ridacchia provando a non farlo notare.

Tiro un sospiro di sollievo e mi chiudo la porta di casa alle spalle.
Come ogni sera, la mia coinquilina non c'è: forse va a ballare.
Mi tolgo le scarpe e mi butto sul divano; faccio qualche espressione trovata su internet per schiarire le idee e ripenso alla splendida serata con quel ragazzo dolcissimo.

È tutto così nuovo per me... cosa significa quel bacio? Cosa sono per lui?
Santo cielo, non ce la posso fare: mi sta esplodendo la testa, sto per...

Corro in bagno, vomito tutto quello che ho ingoiato e praticamente anche l'anima.

Alchool di merda.

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Hey, perdonate l'inattività, ma eccomi tornata con questo nuovo emozionante capitolo (più lungo del solito)🤍🧸
Comunque sono felice perché è finita la scuolaaa :)

•ᴛʜᴇ ᴛʜᴇᴏʀᴇᴍᴇ ᴏғ ʟᴏᴠᴇ•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora