Corro felice verso la libertà.
Aspetta però ora dove vado?
Ho pianificato la fuga nei minimi dettagli e non ho nemmeno pensato dove andare... Che scema!
Calcolo sempre tutto e questo no?
Sospiro e mi siedo a terra, con la schiena appoggiata al tronco di un albero, a riflettere: devo cambiare scuola... Un liceo scientifico? No, assolutamente no, mia madre li setaccerà tutti, dal primo all'ultimo. Dov'è che nessuno si aspetta di trovare una "riccona" come me? In un quartiere popolare!
Ma certo: mi basterà trovare uno squallido appartamento a New York e mia madre non riuscirà mai a trovarmi (lo spero tanto perché se no sono morta...)Utilizzo il navigatore del telefono rubato a Malefica poco fa e, prendendo un treno e un autobus, arrivo vicino a un enorme fiume; stacco gli occhi dal telefono e resto a bocca aperta vedendo delle enormi strutture vetrate stagliarsi imponenti di fronte a me: wow, non avevo mai visto un grattacielo.
Mi inoltro nella città e, a forza di farmi largo tra la gente ammassata (dio quanto sono stupide le persone!), arrivo in una misera stradina circondata da case di tre o quattro piani, tutte nere, che sembrano dover crollare da un momento all'altro.
Mi si avvicina barcollando un uomo con una lunga barba grigia, mi sorride farfugliando qualcosa e noto che gli manca qualche dente, in più sento la puzza di alcool anche a metri di distanza.
Ok forse è troppo.
Faccio dietrofront di corsa e torno in una zona messa un po' meglio della precedente; vedo un cartello con la scritta "AFFITTASI" sul balcone al quinto piano di un modesto palazzo e decido di chiamare il numero indicato per dare un'occhiata all'appartamento.È abbastanza spazioso (a occhio direi 55 metri quadri): cucina e soggiorno collegati, camera da letto e bagno, il tutto arredato con mobili in stile vintage e mattoni rossi visibili in alcuni punti delle pareti; l'ometto buffo, che mi sta facendo fare il giro della casa, apre la porta della camera che da sul balcone e la vista è mozzafiato: c'è un piccolo parco proprio qui davanti e in lontananza i meravigliosi grattacieli brillano alla luce del sole.
Senza pensarci due volte stringo la mano dell'uomo, firmo un contratto e un anticipo (ok pensavo costasse meno) e lui mi consegna le chiavi della mia casa.Per la prima volta in vita mia posso dire di essere veramente felice.
Wow, che strano: non ci speravo più nemmeno io!Ora però arriva la parte difficile: sopravvivere.
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Hey! Spero che questo piccolo racconto vi cominci a piacere e vi strappi un sorriso🧸
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•ᴛʜᴇ ᴛʜᴇᴏʀᴇᴍᴇ ᴏғ ʟᴏᴠᴇ•
Storie d'amore❝ -𝑻𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒔𝒑𝒊𝒆𝒈𝒂𝒕𝒐 𝒂𝒕𝒕𝒓𝒂𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒕𝒆𝒎𝒂𝒕𝒊𝒄𝒂- 𝒅𝒊𝒔𝒔𝒆𝒓𝒐 𝒄𝒐𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒄𝒐𝒏𝒐𝒃𝒃𝒆𝒓𝒐 𝒎𝒂𝒊 𝒊𝒍 𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆❞ Stanca della sua noiosissima vita da bambina prodigio...