ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙𝟚

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"La settimana trascorre liscia e mi ambiento all'interno della scuola: ho fatto domanda alla segreteria per usare l'aula di matematica nelle ore libere o di studio; quindi ora, in accordo con la mia professoressa (troppo simpatica, anche se spiega cose banali, e che ovviamente ha già un debole per me) e la preside, ho un armadietto tutto mio anche lì, dove terrò il materiale per il mio studio, e le chiavi dell'aula (adoro troppo!).
Ho iniziato a socializzare anche con i compagni e, a parte quelle del gruppetto delle miss e i classici maschi alfa che vivono di fumo e risse, sembrano piuttosto simpatici.
La mia cara Zoey mi sta insegnando alcune tecniche base di disegno a mano libera e pittura, per quello tecnico me la cavo bene anche da sola (beh con tutti i grafici e le proiezioni che ho disegnato fin da bambina vorrei vedere!).
Eliza e Daniel invece sono i più bravi in quasi tutte le materie (di matematica sono io e non si discute.) quindi mi aiutano e mi danno ripetizioni tutti i giorni, però vogliono anche che li paghi, quindi devo continuare ad andare regolarmente al lavoro.
Però, grazie alla mia impeccabile organizzazione, posso fare tutto, l'ho sempre detto.
Anche se mi è costato troppo limitare il tempo delle mie maratone di Netflix serali per lo studio...
Io e Zoey ormai siamo in sintonia, non parliamo più di cose brutte e non si fa domande davanti a tutta la mia inesperienza riguardante il mondo umano."

Con questi miei pensieri quotidiani raggiungo il centro commerciale e mi dirigo al mio chioschetto dei gelati.

- Buongiorno signor D. - Saluto il mio capo intento a preparare la panna montata.
- Oh buongiorno Sam, ti  vedo in forma! - Ricambia l'ometto sorridente.
Ringrazio e vado a posare la borsa e la giacca nel retro (che è più una specie di magazzino in reltà), dove la mia stravagante collega sta fumando una sigaretta.

- Hey splendore come va? - Mi chiede espirando una novoletta di fumo grigia verso l'alto.
- Hey Steph, tutto bene... stranamente! - Rido. - Tu invece? - le domando a mia volta.
- Bah sempre il solito, si va avanti. - Risponde buttando la sigaretta in un minuscolo secchio fatto apposta. Mi lego il grembiule in vita e torniamo davanti dove c'è una famiglia che viene servita dal capo e un altro cliente che vado a servire io: è un ragazzo abbastanza giovane, tutto tatuato, che era già venuto due volte la scorsa settimana.

- Vorrei un cono cioccolato e limone. - Ordina e io glielo preparo subito.
- Ok, sono 2,50$ - dico avviandomi alla cassa; lui non mi raggiunge, allora alzo gli occhi verso di lui per la prima volta da quando è arrivato e, seguendo la traiettoria del suo sguardo, scopro che sta fissando Steph usare il cellulare appoggiata a un muro da quando è arrivato.
- Emh, sì scusa... quanto hai detto che viene? - Mi raggiunge quando si accorge che lo stavo guardando.
- 2,50$ - Ridacchio - Comunque si chiama Steph. - continuo abbassando la voce quando mi porge i soldi, lui la guarda di nuovo, poi mi sorride con il sorriso più timido che abbia mai visto e che non immagineresti mai sul volto di un ragazzo del genere.
- G-Grazie. - Balbetta allontanandosi per poi girarsi verso di noi un'ultima volta e andandosi a schiantare contro una colonna portante.

"Aww che carino!"  Penso, rivedendo mentalmente Andrew la prima volta che mi ha incontrata che stava per far cadere una pila di piattini quando mi sono alzata.
"Smettila Sam, c'è troppo amore nell'aria e sai che non è bello."
"Ma non è vero, chi te lo dice!"
"Sono il tuo inconscio scema."

Mi avvicino di nuovo alla mia amica e la informo che c'è un ragazzo che pare molto interessato a lei, lei alza lo sguardo dal telefono e mi guarda stupita, poi cerca con lo sguardo tra la folla e lo scorge dietro un gruppo di bambini appoggiato alla colonna contro cui si è schiantato prima.
- Ah... è lui? - Chiede con un cenno del capo e io annuisco. - Capisco. - Continua e torna a scorrere Instagram disinteressata, io rimango scioccata (caspita, ero convinta andasse subito a chiedergli il numero).
- Non vai a parlarci? - Domando avvicinandomi a lei.
- N-Non posso... diciamo così. - Mi risponde voltandosi.
- Perché? Sei fidanzata? - Provo a darmi una spiegazione.
- Già... - Sospira e non mi da il tempo di ribattere  perché si avvicina un cliente e lei corre a servirlo (strano: non mi aveva mai detto niente).

Per il resto del pomeriggio parliamo poco e non le domando più niente riguardo quell'argomento; quando si fa sera cominciamo a pulire, poi tiriamo giù le serrande sul davanti e ci avviamo verso l'uscita salutando il capo.

- Hey Sam. - Dice Steph a un certo punto.
- Dimmi. - Alzo lo sguardo verso di lei.
- Emh... è imbarazzante, ma non è che avresti una stanza in più a casa tua? - Mi chiede e io sgrano gli occhi stupita.
- Beh una  sì. Come mai? - Rispondo.
- Mia madre  ha un nuovo compagno e lo odio, quindi ho bisogno di un posto in cui stare. -
- Oh, beh... sì certo puoi stare da me tranquilla. - Sorrido.
- Grazie Sam! L'affitto te lo pagherò anche più della metà, tranquilla. - Si rallegra.
- Figurati dai. - Rido.
- Però un passaggio in moto te lo fai dare? - Propone con una scintilla di speranza negli occhi.
Penso all'alternativa: farmi mezzora in pullman con i vecchi puzzolenti.
- O-okay, ma non sono mai salita in moto... - Mormoro.
- Beh ti piacerà vedrai! - Esclama trascinandomi verso la sua fantaastica moto nera.
Metto il casco e seguo le sue indicazioni tenendomi a lei leggermente impaurita; quando giungiamo sotto casa mi tremano ancora le gambe, ma ammetto che è stato fantastico e lui ha riso tutto il tempo dei miei urletti.

- Eccoci qua. Quando posso venire con la mia roba? - Domamda spegnendo il motore della sua Kawasaki e togliendosi il casco.
- Quando preferisci, anche domani o domenica che almeno abbiamo il giorno libero per sistemare le tue cose. - Dico tirando fuori le chiavi dallo zaino.
- D'accordo, allora domani pomeriggio. - Sorride lei riprendendo il casco; la saluto ed entro nell'androne sentendo il rombo della sua moto allontanarsi.
Mi chiudo la porta el mio appartamento alle spalle e mi ci appoggio sospirando contenta: avrò una coinquilina, che figo!

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Hey, scusate la mia assenza ma è maggio e i professori mi stanno uccidendo ahah.✌🏻
Spero che questo capitolo vi piaccia e se sì lasciate una stellina graziee🤍🧸

•ᴛʜᴇ ᴛʜᴇᴏʀᴇᴍᴇ ᴏғ ʟᴏᴠᴇ•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora