ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙𝟠

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- Sam? Hey Sam, stai bene? - mormora qualcuno scuotendomi lentamente.
- No... Dove sono? - mugugno tirando su la testa dalla superficie durissima su cui ero sdraiata.
- Ti sei addormentata sul pavimento del bagno ieri sera. - mi informa Steph aiutandomi ad alzarmi.
- Ah, giusto - mi stropiccio gli occhi - Ho vomitato: non reggo per niente l'alchool. -
- Ho notato. - sospira accompagnandomi in cucina.

- Tieni, ti serve da mangiare e un'aspirina. - dice porgendomi un pacchetto di biscotti, una pastiglia e dell'acqua.
- Grazie ma non ho fame. - rifiuto ingoiando la medicina e sperando faccia effetto per questo mal di testa lancinante.
- Dammi retta e mangiane almeno uno. Te lo dico per esperienza. - Insiste tirando fuori un biscotto. Mi fido di lei e con molta fatica lo mangio.
Guardo l'orologio. Per fortuna è sabato e posso riposarmi fino alle 15... ma è già mezzogiorno.
Mi deprimo realizzando che non ho fatto assolutamente niente quella mattina e mi trascino in camera, buttandomi sul letto.

Cerco di ricordare qualcosa della sera precedente ma, a parte tutto il vino che mi sono scolata e l'aver baciato Andrew, non ricordo nien... Oh cazzo!

HO BACIATO ANDREW!
No no no! Ma perchè? diavolo!

"Certo che potevi fermarmi! Sei la mia parte intelligente, si presume."
"Ma se eri talmente ubriaca che non mi hai minimamente sentita, genio!"

Mi sbatto ripetutamente il cuscino in faccia imprecando.

La mia coinquilina mi chiama perché è pronto il pranzo e la raggiungo anche se non ho fame.
- Ecco della buonissima pasta in bianco: ideale per i post-sbronza. - esclama porgendomi il piatto di spaghetti.
- Grazie... - Mi sforzo di mangiarne un po'.
- Cos'è successo ieri alla fine? - domanda ammiccando.
- Non ricordo molto a dire il vero. - confesso.
- Ma quanto hai bevuto scusa? -
- Una cosa tipo mezza bottiglia di champagne e altro vino bianco troppo buono. -
Lei ridacchia: - Non avevi mai bevuto prima? -
- Mh non penso. - Finisco di  mangiare e mi alzo per andare a farmi la doccia.
- Ah, dimenticavo: ci siamo baciati! - urlo mentre mi allontano.

- Cosa?! - esclama Steph irrompendo nella mia stanza un secondo dopo. - Wow, è una notizia fantastica Sam! - saltella e mi abbraccia.
- E com'è stato? Cosa ti ha detto dopo? - inizia a riempirmi di domande a cui fatico a rispondere.

Quando la sua eccitazione per la mia notizia diminuisce, mi infilo sotto la doccia e provo a schiarirmi le idee.

Beh, non è stato male in fondo. Forse potrei provarci...

"Negativo, è troppo pericoloso e non sai cosa potrebbe succedere."
"Ma perché scusa? Sono qui per essere una ragazza normale mi sembra"
"Basta, io ci rinuncio."

Indosso dei jeans e una felpona nera a caso e raggiungo Steph che mi sta aspettando nell'ingresso.
- Comunque penso che dovresti passare da lui! - propone speranzosa mentre scendiamo le scale.
- Non se ne parla. Mi vergogno troppo! - scuoto la testa uscendo dal portone - E poi dobbiamo andare al lavoro ora. - aggiungo.
Saliamo sulla moto nera e raggiungiamo velocemente il centro commerciale.
- Beh però potresti passare stasera, al bar, in orario di chiusura, che non c'è nessuno... - insiste con un sorrisetto provocante.
- Vediamo. - sospiro e sembra accontentarsi.

"Sei seria?"
"Potrei prenderlo in considerazione"
"..."

Benchè sia sabato non ci sono molti clienti in questo periodo: le vacanze natalizie si avvicinano.
- Cosa fai a Natale? - mi chiede Steph a un certo punto alzando lo sguardo dal cellulare.

Merda, non ci avevo pensato.

- Non ne ho idea. - rispondo e lei sembra rabbuiarsi.
- Ah, io non ci sono: vado a una festa. - dice - Ti inviterei volentieri ma... non è bella gente quella con cui esco. - continua in tono premuroso, come una sorella maggiore.
- Stai tranquilla, non importa. - accenno un sorriso per tirarla su di morale.
Non sono mai stata a una festa e sto benissimo così.

Si fa presto sera e chiudiamo un po' prima del solito, tanto il capo aveva una visita oggi e non c'erano clienti.
Mentre torniamo verso casa noto che non stiamo facendo il solito percorso.
- Steph, mi sa che hai sbagliato strada... - comunico alla mia amica.
- Oh no, tranquilla che è la strada giusta. - ghigna e resto perplessa.

Quando si ferma di fronte al bar di Andrew capisco il suo piano.
- Non ci penso neanche! - esclamo indispettita per il suo comportamento.
- Dai Sam. Fallo per me, mi ringrazierai... ti prego! - mi implora facendomi cenno di andare.
Sbuffo e mi tolgo il casco, scendo dalla moto e mi avvio lentamente all'ingresso.
- Ti aspetto dietro l'angolo. - esulta lei vittoriosa e felice allontanandosi.
Non ci credo. Che grandissima...

- Sam? - mi riscuote una voce alle mie spalle.
- Hey, ciao Andrew. - balbetto imbarazzata.
- Ciao, come mai qui? - Ecco, esattamente la domanda che volevo evitare!
- Beh... io volevo solo... -
- Parlarmi di ieri sera? - mi aiuta notando che sono in difficoltà.
Annuisco e lui si avvicina a me sorridendo.
- Pensavo ti fosse piaciuto. - alza un sopracciglio scherzoso.
- Infatti è così! - mi affretto a dire.
- E allora non vedo il problema. - fa spallucce e mi lascia un leggero bacio sulle labbra.
- Domami ci vediamo? -

"PERCHE DIAMINE L'HAI CHIESTO SAM?!"

Esita non aspettandosi questa mia domanda. - C-certo... al parco? -
- Sì, va bene. - Tra poco mi sciolgo.
- D'accordo. Ti passo a prendere per le 16. - Sorride e si avvia verso la sua macchina.

"Tu. Sei. Una. Fottuta. IDIOTA!"
"Merda... ma perché l'ho fatto?"

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Heilà bella gente🤍
La nostra Sam sta iniziando a cambiare quiii🤫
Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere e lasciate qualche bella stellina!🧸

•ᴛʜᴇ ᴛʜᴇᴏʀᴇᴍᴇ ᴏғ ʟᴏᴠᴇ•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora