Mi ritrovo in un grande atrio, mi sento un po' spaesata, per fortuna arriva un'operatrice e mi chiede gentilmente: - Cosa ti serviva cara? - Quando capisco che sta parlando con me le rispondo: - D-dovrei parlare con la preside... Per un colloquio. - Annuisce e mi conduce dietro la segreteria, davanti a una porta con su scritto "presidenza", bussa e poi la apre piano. - Mi scusi signora Scott, c'è una ragazza che dovrebbe parlare con lei. - Dice alla donna dentro. - Oh certo l'amica di Andrew, prego la faccia accomodare. -
Entro lentamente e lei mi fa cenno di sedermi dall'altra parte della sua scrivania, ha l'aria molto severa ma tanta di fare una faccia accogliente.
- Allora come ti chiami? - Mi domanda appoggiando i gomiti alla scrivania.
- Sam Charlson, signora. - Rispondo diretta (che ansia ragazzi).
- Io sono la preside Scott, piacere. - Distoglie lo sguardo da me e lo fissa sul monitor vicino a lei. - Allora, la madre di Andrew mi ha accennato che ti sei appena trasferita e devi cambiare scuola... - Continua.
- Esattamente. - Annuisco nervosa.
- Ma a me servirebbe l'autorizzazione della tua vecchia scuola e dei tuoi genitori. - Mi guarda storto da dietro gli occhialini sottili che ha sul naso.
- Emh... I miei genitori purtroppo sono morti l'anno scorso e, visto che ho 17 anni, vivo da sola. - Mento. - Mh capisco, però la tua scuola non ti ha dato niente prima che te ne andassi? - Non mi ero preparata a questa domanda. - Beh, l'anno scorso non ho rinnovato l'iscrizione perché non avevo i soldi e ho lavorato; quest'anno però ho accumulato abbastanza per potermi trasferire e per frequentare una scuola. - Rispondo, anche se è piuttosto insensato; la donna abbassa gli occhiali e mi fissa intensamente (tra un po' esplodo). Dopo alcuni minuti che sembrano eterni mi dice: - Ok va bene, puoi studiare qui. Ma aspetto comunque la tassa del primo anno completa, anche se è novembre. - Mi sforzo di sorridere. - Grazie signora. Entro Natale pagherò, promesso. - Mi alzo e le porgo la mano in segno di accordo, lei la stringe e mi accompagna all'uscita. Prima di andarmene le chiedo: - Serve una divisa oppure si viene vestiti come si vuole? -
- Ah già dimenticavo: da quest'anno è obbligatoria la giacca d'istituto, le sarà consegnata lunedì, quando inizia, al costo aggiuntivo di 30$ - Afferma - Per il resto potete vestirci come volete, nei limiti della decenza ovviamente - Aggiunge. Io non rispondo, quando arrivo al cancello sospiro e le stringo nuovamente la mano. - Grazie di tutto signora, a lunedì! - Sorrido in maniera falsa ed esco camminando velocemente.Meno male, è andato tutto bene (a parte la sua simpatia inesistente). Torno a casa e mi godo la serata facendo ricerche sui licei artistici e studiando un po' di nuove funzioni matematiche integrali; vado stranamente a dormire prima del solito (comunque a mezzanotte).
Domani mattina andrò al centro commerciale per comprare qualche vestito nuovo e sarà meglio cercare anche un lavoretto part-time per guadagnare qualcosa...
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Heyy ecco un nuovo capitolo!🪐 Scritto rigorosamente durante l'ora di scienze ahah🥱
Spero vi piacciaa🤍🧸
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•ᴛʜᴇ ᴛʜᴇᴏʀᴇᴍᴇ ᴏғ ʟᴏᴠᴇ•
Roman d'amour❝ -𝑻𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒔𝒑𝒊𝒆𝒈𝒂𝒕𝒐 𝒂𝒕𝒕𝒓𝒂𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒕𝒆𝒎𝒂𝒕𝒊𝒄𝒂- 𝒅𝒊𝒔𝒔𝒆𝒓𝒐 𝒄𝒐𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒄𝒐𝒏𝒐𝒃𝒃𝒆𝒓𝒐 𝒎𝒂𝒊 𝒊𝒍 𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆❞ Stanca della sua noiosissima vita da bambina prodigio...