Jump (I) - Tendō Satori

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Reader's pov

Questa mattina la sveglia suona qualche minuto prima. È un giorno speciale per me, perché sul nuovo numero di Jump pubblicano il capitolo finale di uno dei miei manga preferiti, Demon Slayer, quindi devo assolutamente passare dal negozio di fumetti prima di andare a scuola e comprarlo prima che lo esauriscano, cosa che succederà probabilmente nel giro di pochissimo tempo. E soprattutto devo leggerlo subito prima di incappare anche solo nel minimo spoiler, non voglio rischiare di sapere cosa succede da qualche idiota sconosciuto che passa per i corridoi o per strada parlando a voce troppo alta. Sì, me lo leggerò sull'autobus mentre vado a scuola e così sarò al sicuro, cazzo non vedo l'ora! L'emozione del momento mi spinge ad alzarmi con più celerità del dovuto, in pochi secondi mi precipito da basso, mangio il mio solito mezzo chilo di cereali affogato in mezzo litro di latte e ritorno in camera mia per lavarmi e mettermi qualcosa addosso, la prima che capita perché voglio essere in fumetteria il più presto possibile. Esco di casa correndo e con la coda dell'occhio noto mia madre perplessa a causa della mia fretta che ai suoi occhi sembra ingiustificata, non sono mica in ritardo. Ovviamente, dopo essermi allontanata di qualche metro da casa, mi accorgo che in tutta quella foga ho dimenticato il cellulare a casa, che cogliona che sono, quindi torno indietro a prenderlo insultandomi tra me e me per la mia sbadataggine. Mi precipito al negozio di fumetti più vicino a casa mia e spalanco la porta, dopo di che senza neanche guardare in faccia il negoziante o senza guardarmi intorno, esclamo con il fiato corto, per poi piegarmi sulle ginocchia sfiancata per la fatica:

"L'ULTIMO NUMERO DI JUMP PER FAVORE!"

Ma le mie parole sembrano quasi raddoppiare: mi accorgo solo ora che nel negozio c'è un altro ragazzo, un tipo che solitamente non sarebbe passato neanche troppo inosservato, ma in quel momento mi sarebbe potuto passare di fianco un mammut e probabilmente non me ne sarei accorta. È un tipo davvero molto alto e slanciato, con capelli rosso cremisi sparati verso l'alto, mi fissa con gli occhi contornati da leggere occhiaie e spalancati. Sembra quasi sconvolto, ma forse è la sua espressione abituale. Mi rendo conto, da come mi guarda e ricordandomi del suono sentito prima, che abbiamo pronunciato esattamente la stessa frase contemporaneamente. Cazzo, anche lui vuole Jump, e se fosse l'ultima copia? Ansimando ancora per la fatica non dico niente e guardo speranzosa il negoziante, i miei occhi lo implorano di darmi una risposta che dissipi i miei atroci dubbi.

"Mi spiace ragazzi, mi è rimasta una sola di copia, tutto esaurito, uno di voi due dovrà aspettare domani."

Domani. Domani. Ancora 24 ore. No, impossibile, troppo pericoloso, non ho intenzione di rischiare di spoilerarmi qualcosa e soprattutto non posso aspettare tutto quel tempo, stiamo scherzando? Fisso i miei occhi su quelli del giovane allampanato dai capelli rossi, lanciandogli uno sguardo di sfida e sperando di risolvere la questione un po' come fanno i gatti: il primo che distoglie lo sguardo perde. Lui mi fissa di rimando, assottigliando gli occhi in un'espressione irritata e provocatoria, sembra quasi un film western, uno stallo alla messicana. Improvvisamente, un'illuminazione. Decido di tentare una mossa assolutamente sleale, ma farei di tutto per accaparrarmi quella copia. Mi giro verso il proprietario e sfoggio tutte le mie doti recitative e il mio fascino femminile per fargli gli occhi dolci. Lui lo nota e arrosisce leggermente, per poi balbettare qualcosa come

"B-beh s-suppongo che in questo caso la ragazza abbia la precedenza no? Insomma, un po' di galanteria eheh".

Lo ascolto poco, non mi interessa veramente cosa dice, per me in quel momento esiste solo quella copia di Jump che finalmente mi vedo porgere tra le mani. Lancio i soldi sul bancone e afferro immediatamente il giornale, lancio un'ultima occhiata ironicamente dispiaciuta al ragazzo dai capelli rossi quasi a dire "Mi spiace amico, è andata così, Demon Slayer lo finisci domani" e mi precipito fuori dal negozio, realizzando che probabilmente stavo anche per perdere l'autobus, ma alla fine riesco a salirci. Sono talmente assorta nella contemplazione del volume che neanche mi accorgo che pure il rosso ha iniziato a correre dietro di me ed è salito sul mio stesso autobus. In effetti a ripensarci indossava la divisa della Shiratorizawa. Mi abbandono su un sedile vuoto e inizio subito a immergermi nella lettura del tanto agognato ultimo capitolo di Demon Slayer. Faccio in tempo a leggere solo un paio di pagine, sono piuttosto lenta perché amo soffermarmi su ogni tavola, quando improvvisamente mi vedo strappare Jump dalle mani. Delle dita lunghe e affusolate spariscono velocemente dalla mia vista, scomparendo dietro di me e trascinando con loro la copia di Jump. Mi giro con espressione sconvolta, indignata, e mi trovo di fronte lo stesso ragazzo del negozio, quello a cui prima avevo soffiato la rivista, con un sorriso di trionfo stampato in faccia.

"OH! MA CHE CAZZO FAI?" gli sbotto in faccia senza preoccuparmi di disturbare il resto dei passeggeri.

"Mi prendo ciò che è mio. Sono entrato prima io al negozio, questa copia di Jump è mia di diritto." Asserisce allungandomi i soldi, ma ovviamente rifiuto quella mano tesa e gli rispondo con tono scorbutico.

"Non voglio i soldi, voglio quel numero di Jump! E anche se sei entrato prima, abbiamo chiesto nello stesso momento di darci la copia di Jump, quindi tecnicamente non hai più diritto ad averlo di me quindi ridammelo subito!" esclamo allungando il braccio per arraffare la rivista, ma il ragazzo lo protende verso l'alto e non riesco a prenderlo data la lunghezza delle sue braccia. Faccio qualche altro tentativo ma purtroppo ha dei riflessi molto veloci, o quantomeno più dei miei, dunque fallisco miseramente rimanendo con un pugno d'aria.

"Vai alla Shiratorizawa giusto? Allora, facciamo così." Inizio a dire sospirando per l'esasperazione "Tu adesso mi ridai Jump, siamo quasi arrivati quindi non ho tempo di finirlo in autobus. Io appena arrivo a scuola leggo il capitolo di Demon Slayer e poi finita la prima ora uso qualche scusa per assentarmi un attimo, dico tipo che devo andare in bagno, tu fai lo stesso, ci vediamo ai bagni del secondo piano, e ti do Jump. Ok? Poi all'intervallo ci vediamo nello stesso posto e me lo ridai. Siamo d'accordo?"

Il rosso mi fissa con sguardo circospetto, ma infine sorride e mi restituisce il mio tesoro, poi mi stringe la mano per "ufficializzare quell'accordo" e ne approfitta per presentarsi. Satori Tendō, che bel suono che ha il suo nome. Mentre si presenta riesco per la prima volta a concentrarmi sul suo volto e non riesco a fare a meno di notare che ha un sorriso davvero...tenero, e allo stesso tempo buffo, sarà per via di quelle occhiaie, mi ricorda non so un orsetto lavatore. Subito però quei pensieri vengono sostituiti da uno più importante. Mi restituirà Jump?

Continua...



Spazio autrice: bella regà, questa è solo la prima parte del capitolo su Tendō, penso di pubblicare domani la seconda che di fatto ho già scritto, non essendo amante dei capitoli lunghi ho preferito dividere in due. Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che stanno leggendo la mia raccolta, spero davvero che i capitoli vi stiano piacendo, alla prossima <3

Haikyuu x Reader - One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora