Bonfire - Azumane Asahi (Lemon)

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Questa one-shot contiene scene di sesso esplicite.

Un weekend di metà agosto, il club di pallavolo del Karasuno aveva deciso di organizzare una gita per occupare un po' quelle afose giornate estive. Inizialmente l'idea era di fare una semplice escursione in montagna o nei boschi, ma naturalmente Tanaka e Nishinoya avevano insistito così tanto per farla diventare una "avventura in campeggio", che prima di rendersene conto si erano ritrovati con zaini e tende in spalla, pur di farli stare zitti. Dato che mentre Daichi, Sugawara e Asahi discutevano di questa cosa in classe erano presenti anche Michimiya e altre due sue amiche del club di pallavolo femminile, Tomoko Miura e (T/n) (T/c), quest'ultima, ormai molto amica del trio di terzi anni, aveva chiesto se potessero partecipare anche loro a questa "spedizione", come la chiamava Hinata.
Così il venerdì sera erano partiti, avevano camminato per un po' nella boscaglia e la sera avevano deciso di fermarsi in una radura in cui, con molte difficoltà, erano riusciti a piantare le tende. In pochi istanti, data la stanchezza della giornata, il club al completo di manager, Michimiya e le sue amiche erano crollati tutti in un sonno profondo. Quasi tutti.

Sovrastato dal cielo ricolmo di stelle perfettamente nitide, solo Asahi era rimasto fuori, giocherellava con una pinza a rimescolare i pezzi di legno che alimentavano il falò davanti cui era seduto a gambe incrociate. L'unico rumore che si poteva udire era quello del fuoco che crepitava davanti al suo volto, illuminandolo con una luce calda e avvolgente. A un tratto da una delle tende fece capolino la figura snella di una ragazza, che richiamó l'attenzione del giovane seduto davanti al fuoco.
-Non riesci a dormire eh? - chiese lei.
-(T/n)...mi spiace averti svegliata. Comunque no, per niente.
-Tranquillo ero già sveglia per conto mio, non è colpa tua. Posso sedermi?
-Certo. - rispose lui balbettando mentre la osservava posizionarsi accanto a lui, pericolosamente vicina. Sentí la pelle fresca della sua coscia liscia scoperta dai pantaloncini corti urtare la sua che invece era ruvida e villosa.
-Ti posso chiedere come mai? Se c'è un motivo che ti tiene sveglio.
-Mh non saprei. Credo di essere un po' preoccupato. Sai l'arrivo dei nuovi membri, sono tutti così forti già al primo anno. Credo di sentirmi inadeguato. L'ultima partita è stata un disastro.
La ragazza sospiró.
Non poté fare a meno di notare che fosse bellissima con una maglietta troppo larga per lei e le gambe scoperte illuminate di arancio. Il profilo regolare rischiarato dalla stessa luce e le braccia rannicchiate a raccogliere le ginocchia.
-Asahi, probabilmente te lo dicono tutti, ma ti fai troppi problemi! Credi sempre di non essere all'altezza. Non solo nello sport ma anche nello studio e nelle relazioni, dico bene?
-Beh in effetti...sí, sono fatto cosí- ammise abbassando lo sguardo a fissare un punto indistinto nel terreno.
-Ooh che lagnoso! - disse lei canzonandolo e ridacchiando, mentre lo spintonava leggermente facendolo sbilanciare di lato - non sono un vero asso, non ho talento, non piaccio alle ragazze, sono un essere inutile! Un po' di self confidence su! E comunque potrei smentirti su ciascuna di queste cose!
Il ragazzo le sorrise di rimando, rimase leggermente perplesso dalla sua ultima affermazione, ma non ci diede troppo peso, felice che stesse a suo modo cercando di rincuorarlo.
-Scusa se non siamo tutti sicuri come te! Sono la più bella, la più intelligente, la più brava negli sport e tutti i ragazzi mi vogliono ma io non ne accetto neanche uno! - disse lui ridendo e punzecchiandole un fianco di rimando. Lei si ritrasse ridendo e gli diede un leggero schiaffetto sulle mani, scherzosamente.
-Ehi non si picchiano le donne ! - disse lui ironicamente e scoppiarono a ridere insieme. Poi l'asso prese i polsi della ragazza tra le proprie dita robuste e sempre in modo scherzoso si sbilanció verso di lei fino a farla ricadere con la schiena sul terreno erboso. Si trovavano faccia a faccia, lui col suo corpo robusto e possente sovrastava quello più esile di lei.
-Ehi non sono così spocchiosa! O forse sí. Ma ti sei mai chiesto perché non mi interessa nemmeno uno dei ragazzi che mi si sono dichiarati?
-Mah saranno tutti troppo poco per te immagino! - la punzecchió lui, (T/n) tentó di divincolarsi con scarsi risultati.
-Non è per quello! Però hai ragione li ho rifiutati tutti. Ma su di te non hai ragione...non è vero che sei un asso mediocre e soprattutto non è vero che non hai il minimo successo con le ragazze. Forse dovresti imparare a guardarti intorno con più attenzione.
I loro sguardi si posarono l'uno sull'altra per un secondo, incatenandosi perfettamente per un breve istante in cui la tensione si alzò improvvisamente. L'espressione di Azumane si fece più seria e perplessa, mentre sul volto di (T/n) era ancora disegnato un sorriso ironico e malizioso. I loro visi erano a pochi centimetri di distanza, si erano avvicinati inconsapevolmente, quasi potevano sentire l'uno il fiato dell'altra.
La ragazza si sporse bruscamente verso l'asso, allungando il collo per raggiungere le sue labbra e lo baciò per pochi secondi, che a loro però sembrarono eterni. Asahi lasció andare la presa sui polsi della ragazza. Quando si staccarono lui la guardó sbigottito. Non si era mai accorto di piacerle, erano amici da una vita e la cosa non gli passava neanche minimamente per la testa. 
-(T/n)...- mormoró con voce flebile e sconcertata.
-Te l'ho detto che ti sbagliavi- lo riprese con un sorriso leggermente ironico. Asahi la ammiró, e si rese conto di quanto fosse bella con la pelle colorata dall'arancio emanato dal fuoco. I suoi occhi scintillavano e in essi risplendeva qualche scintilla prodotta dal falò, sembravano quasi astri infuocati, dolci e provocatori allo stesso tempo.
-Dovresti prendere un po' di fiducia in te stesso - disse lei rompendo il silenzio e si sporse nuovamente a baciarlo. Questa volta il ragazzo ricambió il bacio, inizialmente un po' titubante, poi prese sempre più coraggio lasciandosi trasportare dall'entusiasmo dei baci della ragazza, che si facevano sempre più profondi e insistenti, la lingua piano piano si era insinuata nella bocca dell'altro. Asahi inizió a sentirsi a suo agio e l'imbarazzo nonché la sorpresa del momento lasciarono il posto alla foga e al desiderio. Si perse, si sentì quasi svanire all'interno di quei baci avvolgenti. (T/n) nel frattempo gli accarezzava i capelli e la barba ispida, sfregando leggermente sulle sue guance, sentendolo leggermente tremare per l'emozione del momento. Poi fece scivolare via una delle mani e afferrò il palmo della mano destra del ragazzo, facendogli accarezzare prima il proprio addome e poi facendolo insinuare sotto la maglietta ampia. Asahi sussultó per l'intraprendenza della ragazza. Quando sentí la propria mano posarsi su un seno morbido e tondo della ragazza, avvampò . Non indossava il reggiseno e poteva sentirne perfettamente la forma tra le proprie dita, era inoltre il primo che toccava in vita sua.
-Ma sei sicura? - chiese preoccupato, non voleva fare nulla di cui lei potesse pentirsi, per quanto il desiderio stesse già salendo dentro di lui.
-Asahi, lasciati andare per una volta! - lo esortò lei incoraggiandolo ancora a toccarle il seno, premendo la sua mano contro il proprio petto con decisione.
Prese quell'affermazione come una conferma e inizió a palpare con vigore il seno della ragazza, strusciando le proprie dita ruvide contro di esso mentre riprendeva a baciarla. L'eccitazione scottava i loro corpi come il fuoco di fianco a loro, la temperatura si alzava nonostante il freddo pungente, che avrebbe fatto normalmente rabbrividire la loro pelle scoperta. Asahi percorse ogni centimetro del torace della ragazza, bramoso. (T/n) lo liberó dalla cintura e tiro giù con una mossa i pantaloni corti e le mutande, scoprendo la sua erezione. Lui deglutí per farsi coraggio e con un po' di esitazione abbassó anche lui i pantaloncini della ragazza, lasciandola in mutande. Lei annuì e gli sorrise leggermente per rassicurarlo, come a dirgli "certo, fai pure anche tu". L'asso indugió un attimo ma poi fece quanto la ragazza si aspettava facesse. Si fermarono un secondo a guardarsi nella loro intimità messa a nudo. Lei aveva la maglietta a maniche corte alzata a scoprirle il seno, lui invece aveva ancora il torace coperto. Non sembrava una buona idea spogliarsi completamente dato che gli altri si sarebbero potuti svegliare da un momento all'altro.
-Facciamo piano così non svegliamo gli altri - disse Azumane un po' ansimante per la passione del momento.
-Giá, non ci tengo a fare vedere le mie parti intime a Tanaka e Nishinoya
-Io men che meno - replicó l'asso.
Ridacchiarono e si fiondarono di nuovo l'uno sulle labbra dell'altro, i loro baci bruciavano di desiderio.
(T/n) tiró Azumane verso di sé, facendo aderire perfettamente il suo torace muscoloso al proprio petto, le loro parti intime si toccarono facendoli sussultare entrambi. Si baciarono con foga, l'eccitazione aumentava a dismisura e non poterono più trattenersi.
Asahi si infiló dentro di lei, la ragazza sussultó percorsa da una scossa di godimento e lui piegó le sopracciglia  in un'espressione di piacere puro e semplice. Inizio a scivolare dentro e fuori da lei, e ogni movimento che faceva era un'esplosione di sensazioni. Mentre lo facevano, non smetteva di accarezzare freneticamente il corpo della ragazza. Il piacere aumentó a dismisura, la ragazza cercó di trattenere i gemiti che avrebbero potuto svegliare gli altri. Finché un calore immenso non pervase i corpi di entrambi. Stanco e spossato, lui si abbandonó sul petto della ragazza, girando la testa di lato e fissando un punto indistinto di fronte a lui mentre aspettava che il suo cuore tornasse a una normale frequenza di battiti. Lei intanto gli accarezzava i capelli castani e selvaggi, la foga e la passione avevano lasciato posto alla calma e alla dolcezza.
Gli unici testimoni di quel momento idilliaco, magico, di quell'esplosione di piacere erano state le stelle, splendenti e silenziose. Solo loro, fortunatamente per i due amanti, avevano assistito.
- Visto? Non è vero che non piaci alle ragazze - gli sussurró (T/n) sorridendogli teneramente.

Per armykpop08

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