Runaway - Hoshiumi Kōrai

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"Basta! Sono io il capofamiglia e io decido! Ho detto che nostra figlia non andrà all'Accademia di Arte! Si iscriverà alla facoltà di economia e troverà lavoro in un'azienda rispettabile."

"M-ma caro..."

"Se ne farà una ragione. È per il suo bene."

Per il mio bene. Stringo i pugni sentendo quelle parole, che risuonano così false nelle mie orecchie, quasi mi disgustano. Almeno ditelo che non è per il mio bene, ma per il vostro. Siate onesti. Perché non posso decidere io che cosa è meglio per me? Mi sembra un concetto così semplice e così puramente veritiero, così logico, perché non può esserlo anche per loro? Mi fa quasi male la fronte da quanto tengo corrugate le sopracciglia, ormai quasi costantemente. Il mio viso è perennemente triste, deluso, contratto, non riesco quasi più a rilassarlo. Ogni santa sera, ci riprovo a convincere i miei a mandarmi alla scuola di arte l'anno prossimo, quando terminerò il liceo, ma non vogliono sentire ragioni e si finisce sempre in un litigio orribile. Non sopporto più questa situazione, vorrei solo fuggire via. Mi troverò un lavoro a Tokyo e mi pagherò da sola gli studi. Voglio scappare da questa maledetta città, non voglio più vedere mio padre, né nessun altro. L'unica persona che voglio vedere è...

Hoshiumi Kōrai: ehi. Non hai risposto al meme che ti ho mandato. Tutto bene?

Esattamente nel momento in cui stavo pensando a lui, ecco che il suo nome si palesa sullo schermo del mio telefono. Apro la chat di whatsapp e guardo l'immagine che mi aveva mandato ore prima, mentre ero troppo presa a discutere con i miei. Solito meme con shiba inu cicciottelli. Adoro queste stupidate che mi manda. Riesce sempre a strapparmi un sorriso ebete per quanto nero sia il mio umore.

Scusami Kōrai, serata di merda. Ma tranquillo, i tuoi meme mi fanno sempre ridere.

Beh certo che fanno sempre ridere, i meme che mando io. Comunque mi spiace...sempre colpa dei tuoi?

Già. Uno schifo, non sai quanto vorrei andarmene da questo posto. Non vedo l'ora di finire il liceo, che lo vogliano o no lo farò.

Lo vedo rimanere online per un po' di tempo, senza che sotto il suo nome compaia la didascalia "sta scrivendo". Poi va offline. Strano, di solito mi risponde subito, soprattutto su argomenti così...delicati.

Decido di non pensarci, le preoccupazioni in questo momento sono fin troppe, e lascio il telefono accanto a me, che sono distesa sul letto a pancia in su. Mi metto gli auricolari e chiudo gli occhi, ascoltando un po' di musica, da sempre mia fedele compagna e calmante naturale. Passo così mezz'ora, riesco a calmarmi dopo il litigio dei miei, che probabilmente adesso saranno seduti sul divano ipnotizzati dallo schermo della tv, in silenzio senza scambiarsi due parole. Ma purtroppo la tristezza ancora non se ne va, per quanto possa diminuire la rabbia.

A un certo punto, nell'intervallo tra una canzone e l'altra, sento distintamente tre rumori secchi e ravvicinati, tre picchiettii come se qualcuno stesse bussando alla porta, più o meno. Mi levo gli auricolari e guardo a destra verso la porta. Sento di nuovo quel rumore ma mi accorgo che non proviene dalla porta, ma dalla direzione opposta. Viene dalla finestra. Mi giro in direzione della fonte di quel suono e faccio un balzo all'indietro per lo spavento, sgranando gli occhi e spalancando la bocca. In piedi fuori dalla finestra, gli occhi di Hoshiumi mi guardano, talmente penetranti che potrebbero spaccare il vetro. Mi fa segno scocciato di aprirgli. Un po' interdetta mi avvicino e gli apro la finestra, per fortuna sono al piano terra o si sarebbe messo a fare come i ragazzi dei film americani che tirano i sassolini alla finestra dell'amata per attirare la sua attenzione suppongo.

"K-Kōrai ma che diavolo...?"

"Shh zitta abbassa la voce scema! Se avessi voluto farmi sentire sarei entrato dalla porta no?" mi zittisce mettendomi pure una mano sulla bocca, effettivamente avevo alzato un po' la voce. Ci guardiamo per un po' negli occhi, io rilasso il volto sotto le sue dita e quando capisce che sarei stata zitta o quantomeno avrei abbassato il tono, toglie la mano.

Haikyuu x Reader - One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora