Heart's notes - Yamaguchi Tadashi

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Mallo_is_canon finalmente la one-shot promessa, spero ti piaccia!

Una ragazza dai capelli (c/c) sostava a qualche metro dalla porta della palestra del Karasuno. Era ormai tardo pomeriggio, il tramonto arancio stava già lasciando spazio a quell'ora a metà tra pomeriggio e sera in cui ogni cosa si tinge di blu. La luce era fredda e l'aria lo era altrettanto, difatti la ragazza cercava di fare sprofondare il volto sempre più nella sua ampia e calda sciarpa a quadri verde e blu. Le mani affondavano nelle tasche del cappotto scuro e lo sguardo impaziente indugiava sulla porta della palestra. Finalmente la porta si spalancò, da essa uscirono disordinatamente i ragazzi della squadra di pallavolo del Karasuno. La ragazza fece per avvicinarsi ma si arrestò dopo un passo. Qualcosa la frenava. Dalla porta per ultima uscì la manager, in tutta la sua fredda, eterea, abbagliante bellezza. La sua pelle del colore della luna e i capelli che ricordavano il manto del cielo notturno risplendevano nella luce fioca del calare della sera. Il fisico statuario era messo in risalto da un bel cappotto lungo del colore della notte. Era davvero bellissima, constató (T/n) tra sé e sé, rabbuiandosi non appena notò  che tutti i ragazzi avevano gli occhi puntati su di lei.

-Kiyoko-san sei bellissima con questo cappotto!!!- Gridò Tanaka con lacrime di commozione agli occhi. Nishinoya lo seguì a ruota, sbraitando complimenti a cui la senpai non si degnava neanche di rispondere. In modo meno spudorato, anche Asahi, Sugawara e Yamaguchi la fissavano con gli occhi a cuoricino e un sorriso ebete stampato in volto, tutti in contemplazione estatica. Per fortuna c'erano Hinata e Kageyama, troppo occupati a bisticciare per degnarla di attenzioni, e Tsukishima, che raramente si interessava di qualcosa.

(T/n) si sentiva invisibile in quei momenti. Mentre lasciava indugiare il suo sguardo malinconico sul suo migliore amico Tadashi, che non la degnava di nemmeno un'occhiata. Lo sguardo della ragazza si perdeva a esaminare le efelidi del giovane, una per una. Era così bello, con il suo sorriso dolce che gli faceva brillare gli occhi dorati. Ma quel sorriso non era per lei. E questo la feriva da morire. Decise che per quel giorno non avrebbe sopportato oltre e approfittò della confusione del gruppo che si salutava per sgattaiolare via.

"Tadashi, per oggi torno a casa da sola. Ho un po' freddo e non mi va di aspettarti, scusa" scrisse sul suo telefono e inviò il messaggio.

Tornò a casa con passo veloce, non vedeva l'ora di buttarsi sul letto, il suo corpo si muoveva meccanicamente mentre nella sua mente ancora rimaneva stampata l'immagine di Yamaguchi, con le guance rosse, che commentava quanto fosse carina Kiyoko-san insieme ai suoi compagni. Strinse il labbro inferiore tra i propri denti, cercando di soffocare le emozioni e di ricacciare indietro le lacrime.

Arrivata a casa, salutò di fretta i suoi e salì subito in camera sua. Si posizionò davanti allo specchio e iniziò a scrutare ogni più piccolo dettaglio del suo viso e del suo corpo. Non si vedeva brutta, pensava di essere quantomeno carina insomma, ma davanti alla bellezza sfolgorante di Kiyoko non poteva che sfigurare. Non era né particolarmente alta, né particolarmente bassa, i capelli (c/c) le sembravano normali e anzi erano sempre arruffati in modo disordinato. Il suo corpo non era formoso come quello della senpai e il suo viso non era niente di che, non possedeva certo le lunghe ciglia di Shimizu e la sua pelle di porcellana. Per di più, lei era la manager del club di pallavolo e questo la avvicinava ancora di più ai ragazzi della squadra e la rendeva la ragazza ideale ai loro occhi. Sospiró sconsolata per quanto si sentiva insignificante a confronto. Psicologicamente provata, si infilò di fretta il pigiama e si buttò sul letto, aspettando che il sonno spazzasse via tutti i pensieri negativi.

Quella notte dormí malissimo, cosí il mattino dopo decise che non sarebbe andata a scuola. Scrisse un messaggio a Yamaguchi per avvertirlo, dato che solitamente facevano la strada insieme.

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