capitolo 2: L'Unicorno Bianco

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Un brusio insistente riempiva la sala del teatro "L'Unicorno Bianco" mentre le leggiadre note di un pianoforte facevano da sfondo, nell'attesa che lo spettacolo iniziasse; in platea, tre ragazzi cercavano di prendere posto, ostacolati dalle decine di persone che volevano parlargli, stringergli la mano o anche solo salutarli. Le uscite pubbliche funzionavano sempre così per loro, che ne erano tristemente abituati, e non importava che avessero scelto la quinta fila per non stare al centro dell'attenzione, bastava semplicemente che qualcuno li riconoscesse per scatenare la curiosità di tutti gli altri. Quando l'interesse della gente diminuì quel tanto da permetterle finalmente di sedersi, Hermione Granger esclamò sfiancata: "Merlino, che faticaccia!" E si sventolò il viso con una mano.

"Ehi... Parla per te, a me piace!" Le rispose Ron, che infilò le mani in un sacchetto di gelatine tuttigusti e poi, prima di ficcarsene una in bocca, aggiunse con aria soddisfatta: "Grazie a questa massa di impiccioni, guadagno un sacco di galeoni al negozio! Tu non hai neanche idea di quanta gente entra a comprare qualche sciocchezza solo per parlarmi! Ragazze sopratutto! Tante ragazze!" Aveva l'aria sognante, su quest'ultimo punto.

Harry Potter si aggiustò il colletto dello smoking: "Piuttosto Ron, perchè non hai portato un paio di monocoli ghignanti per ammazzare il tempo, dato che stasera si morirà di noia?"

Hermione lanciò un'occhiataccia ad entrambi: "Cosa sarebbero questi monocoli ghignanti adesso? Vi ricordo che siamo invitati ufficialmente come ospiti d'onore, comportatevi seriamente. Non vorrete mica ritrovarvi domani mattina sulla Gazzetta del Profeta criticati per i vostri atteggiamenti da cretini!"

Un euforico Ron tirò fuori un monocolo per passarlo al suo compare che lo ringraziò con una strizzatina d'occhi, poi si rivolse alla ragazza indispettita che stava in mezzo a loro due, regalandole un sorriso innocente: "Hermione, la vuoi una gelatina tuttigusti+1?"

"Vaffanculo Ron!"

"Ok..." Le rispose lui, facendo spallucce.

Hermione si girò verso Harry e gli riferì alcuni dettagli del caso Belby, cambiando discorso.

"In effetti è un omicidio molto strano Hermione, Legilimens e Veritaserum non riescono a penetrare la mente di Marcus o piuttosto, non contraddicono in alcun modo quello che lui continua a riferirci sotto interrogatorio. Ha buchi di memoria parecchio lunghi, e non si riesce a capire cosa abbia fatto, detto o pensato in quei momenti. E' estremamente confuso. Per il momento il Wizengamot ha spostato il processo a data da destinarsi visto che gli elementi sono troppo incoerenti per giudicarlo, e poi qui c'è qualcosa che non quadra: la madre Anne non ha mentito sugli strani episodi che succedevano in casa loro e, oltretutto, sembra proprio che da quando il vecchio Damocles è stato ammazzato, abbiano cessato di manifestarsi!"

Altra gente continuava a sedersi e rialzarsi dalle poltrone, le balconate erano gremite e mancavano appena dieci minuti all'inizio dello spettacolo.

"A proposito Harry, come è andato il blitz a Camden Town? Eri lì, quando io sono venuta a chiamarti per il caso Belby!"

"Ah... Si! Li ho messi nel sacco quei due stronzi!" Si scompigliò i capelli e riprese a parlare: "La gente ne inventa una più di Voldemort per tormentare i babbani! Da non credere Hermione, avevano organizzato un programma di finte sedute spiritiche dove utilizzavano qualche piccola magia per spaventare la gente e convincerla della loro serietà. Sai... qualche Wingardium Leviosa su sfere di cristallo, un paio di Depulso per far schizzare lontano gli oggetti, un Ventus per ricreare l'atmosfera, insomma, incantesimi di scena! Hanno ammesso pure di aver evocato dei fantasmi perchè, testuali parole: quando lo facevano, i babbani creduloni li pagavano ancora di più..."

Hermione strabuzzò gli occhi: "Un momento! Fermati! Mi stai dicendo che hanno evocato dei fantasmi? Ma è illegale, Harry! Non possono disturbare le anime di quei poveracci, non si fa! E poi, per Merlino... l'evocazione intenzionale di un'anima tormentata, richiede l'aiuto della magia oscura. Hanno praticato magia oscura di fronte non ad uno, ma a decine di babbani, ma sono pazzi?!" La sua voce, seppur bassa, era divenuta leggermente isterica.

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