Appena Hermione aveva scorto Draco in mezzo alle tenebre di quel luogo, si era diretta a passo di marcia verso di lui che, al contrario, se n'era rimasto seduto per terra senza dare minimamente segno di aver notato la sua presenza. Era furiosa, ma prima di sommergerlo di rimproveri, voltò indietro la testa, per accertarsi che il bambino malefico se ne fosse andato.
"Malfoy! Alza il culo ed andiamocene da qui dentro! Dobbiamo fare in fretta!"
Il piccolo guardiano era sparito completamente, lasciando lei e Draco da soli in mezzo al nulla, nel buio fitto, dandogli l'illusione di averli risparmiati dalla sua cattiveria...
"Ehi, mi hai sentito? Forza, sbrigati!" E si inghinocchiò vicino a lui, scrollandolo maldestramente per le spalle. Solo allora Draco sollevò il capo, disturbato dal suo stato di riflessione, ma quello che Hermione vide nei suoi occhi vacui, o meglio, quello che non ci vide, la lasciò senza parole: egli aveva un'espressione inebetita stampata sul volto, un sorriso da sciocco, l'aria frastornata ed i capelli scompigliati.
Sconvolta, si portò automaticamente una mano sulla bocca quando realizzò che era arrivata troppo tardi per salvarlo. Draco Malfoy aveva già ceduto alla follia di quel posto maledetto: non era stato abbastanza forte da resistervi.
Il respiro le mancò, e con disperazione prese a scuoterlo violentemente, nella pazza speranza che, facendo così, lui si risvegliasse dal torpore.
"DRACO! DRACO! T-Ti prego Draco! Nooo! Dio ti supplico, fallo riprendere. Draco! Draco svegliati! SVEGLIATI, MALEDIZIONE!!!"
Lo schiaffeggiò, lo prese a pugni, lo maltrattò, ma lui continuò ad osservarla spaesato ed Hermione si pentì di aver anche solo pensato, pochi minuti prima, di lasciarlo a marcire lì dentro. Si vergognò pure dell'odio che l'aveva invasa quando aveva saputo di Fenrir Greyback, e pregò con tutte le forze che quella condizione di infermità mentale, fosse reversibile nel caso fossero riusciti ad abbandonare quel posto. Perfino Pepper, che era rimasta fino ad ora aggrappata al suo collo, si staccò da lei per andare a sventolare le manine davanti al viso di Draco.
Hermione boccheggiò, senza sapere che fare, cercò solo di trattenere le lacrime, e per fortuna vi riuscì, ancora troppo decisa a mantenere quall'antico patto che aveva fatto con se stessa dopo la fine della guerra: non piangere mai più, qualsiasi cosa fosse successa. Però, il tremore violento delle sue mani no... quello non riuscì a placarlo, e mentre guardava Draco ancora intontito, realizzò che tutto quel dolore, tutta quella disperazione che stava provando, erano generati dall'amore che sentiva per lui. Un amore sconvolgente, devastante, totale...
Hermione Granger, era perdutamente innamorata di Draco Malfoy.
E lo scoprì dentro quel luogo tetro, solitario e silenzioso, come lo era quell'uomo biondo. Ed Hermione ammise la portata del suo sentimento senza timore alcuno, perché si rese conto di aver accettato già da parecchio tempo Draco per quello che era, con i suoi pregi, e soprattutto con i suoi troppi difetti. Difetti che l'avevano reso, ai suoi occhi di donna, ancora più speciale.
Sorrise timidamente riflettendo che, in fondo, lui non sarebbe mai stato Draco Malfoy senza il suo lato oscuro, senza il suo marchio nero, senza i suoi tormenti, senza la sua aria maledetta... ma anzi, si sarebbe confuso nella massa. E gli uomini ordinari, banali, monotoni, non l'avevano mai attratta fino al punto di desiderare spendere seriamente il suo prezioso tempo con loro.
Hermione Granger era una donna fuori dal comune: la normalità non aveva mai fatto parte della sua vita, ed anche in amore, come in tutti gli altri aspetti, aveva bisogno di eccellere! Aveva bisogno di sentirsi viva, di combattere, scontrarsi con un uomo al suo pari, e mantenere costantemente accesa la fiamma della sfida! Lei aveva sempre creduto, forse peccando di superbia, di essere degna di un amore vivace, travolgente, da romanzo; di meritare un uomo con cui non annoiarsi mai... anche di litigarci, maledirlo, odiarlo, per poi tornare ogni volta da lui più innamorata di prima. Era per questo forse, che con Ronald Weasley non era andata a buon fine: perché colui che ora era tornato ad essere il suo migliore amico, rappresentava tutta quella semplicità che lei non voleva in una relazione!
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Le fiabe oscure
FanfictionHermione Granger. Una maledizione, un gioiello... uno spirito che la tormenta senza un apparente motivo, e la grinta che a volte l'abbandona, facendole disperatamente chiedere perché non c'è mai pace, nella sua vita. Poi, Draco Malfoy. La sofferenza...