Accadrà qualcosa di strano

122 5 0
                                    

La missione è stata anche troppo facile, abbiamo fatto arrestare i contrabbandieri e la polizia spagnola ha ritirato tutte le armi. Mentre tornavamo a casa, Peter ha chiamato Stark una cosa come dieci volte, per sapere se c'era ancora bisogno oppure se la missione fosse andata bene, chiedendo quando sarebbe avvenuto il nostro ritorno.

Purtroppo sono ancora scossa per parlare, qui nel jet nessuno si considera, per quanto io mi senta poco in colpa per aver aggredito il Capitano, comunque ho perso il controllo e per poco Stark si faceva male.  Ora siamo qui tutti belli beati, che ci fissiamo storto cercando di capire cosa possiamo dirci. 

La prima a parlare sono io, per quanto mi ci vorrebbe un corso avanzato per chiedere scusa, e per quanto il mio rimorso sia nutrito dal fatto che, l'aggressione al Capitano secondo me, aveva una sua buona motivazione... beh, vale la pena scusarsi.

Mi alzo sedendomi accanto a lui, mentre Tony sembra sul punto di addormentarsi dove ero seduta prima. Steve appena scorge il mio movimento alza gli occhi, rimanendo però con testa china e mani unite sopra le ginocchia. Mi sfrego le mie sui pantaloni, chiedendomi cosa posso dire, per non scatenare in lui una reazione poco desiderata.

<Senti... per prima, beh, volevo chiederti scusa. Non dovevo aggredirti, mi dispiace> lo dico così di fretta, che mi serve qualche secondo per capire se l'ho detto davvero o meno. Alle mie parole anche Stark si rianima, strabuzzando gli occhi per capire se ha sentito bene. Steve si volta sussultando, sorpreso.

<Come?> mi chiede. Sospiro, certo non ho quasi mai chiesto scusa nei miei precedenti guai, ma davvero appare così strano?

 Sospiro, certo non ho quasi mai chiesto scusa nei miei precedenti guai, ma davvero appare così strano?

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<Beh, hai capito no? Ho chiesto scusa... ti ho fatto male?> non sembra si sia fatto qualcosa, è sempre perfetto con il suo sguardo autoritario ma in modo velato.

Mi fissa per qualche secondo, mentre sento lo sguardo di tutti addosso <Senti, ti perdono se è quello che chiedi, ma ti devi mettere sotto controllo, se ci fosse stato qualcun'altro al posto mio magari si sarebbe davvero fatto male. Non puoi fare tutto quello che pensi, devi rifletterci su prima...>

Il discorso sento che sta degenerando e, che a presto, mi sarei offesa...

<...ho alzato la voce si, scusa Stark ma... Genesi? Controllati per il Signore...> e non sono tanto le parole che dice, ma il modo, strafottente autoritario e con tanto di alzata d'occhi per poi voltarsi per ignorarmi. Spalancando i miei, alzo lo sguardo lanciando un'occhiata a Stark, che anche lui palesemente sorpreso, agita le mani per farmi stare zitta. Lentamente mi alzo sospirando, seguita dallo sguardo di tutti, poi mi volto, lo guardo per bene finché lui non fa lo stesso e dico:

<Sai una cosa? Non mi dispiace a questo punto di averti aggredito, se vuoi lo faccio di nuovo così magari ti riprendi. Non vuol dire che ora che ci siamo allontanati, tu debba tornare uno stronzo come una volta... sai? Puoi essere il perfetto Capitan' ghiacciolo anche parlando dolcemente>

The genesi of Marvel, the six stone of power /Stark/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora