Riflessioni del tempo

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Ormai dormo fissa nella camera di Tony, mi piace un sacco dormire con lui, soprattutto per guardarlo dormire, sembra un bambino indifeso e quasi mi fa tenerezza. Sono le quattro del mattino, lo osservo mentre dorme a pancia in giù con un braccio addosso a me, allungo una mano sfiorandogli leggermente lo zigomo strappandomi un sorriso. A volte mi sembra così strano che mi imbarazzo a baciarlo, poi quando sento le sensazioni che mi da cambio pensiero, insomma siamo stati migliori amici per decenni, posso permettermi che sia strano?

Lentamente mi alzo per non farmi sentire, ho voglia di bere qualcosa e farmi una passeggiata, in questi giorni sono così felice che non riesco a dormire per l'entusiasmo. Sgattaiolo di sotto passando al bancone bar, forse dovrei sfruttare i miei poteri, ce li ho per un motivo no? Allungo una mano e mi concentro sulle bottiglie e bicchieri che, come uso la gemma della mente, si illuminano di giallo. Senza toccarli si spostano, cominciando a creare un drink perfetto. 

<Non ci serve un barista, aggiornerò il curriculum con la voce: barman telecinetico> commento esaltandomi. Mi faccio arrivare nella mano tesa il bicchiere, per poi berne un sorso ed uscire fuori con un sorrisetto stampatomi in faccia.

L'estate ormai è arrivata e noto che il cielo sembra sempre più limpido, ignoro il brivido che mi percorre la schiena da quando ho usato il potere, perché l'effetto dev'essere così duraturo?

<Non riuscivi a dormire?> mi volto di scatto e per poco non lo colpisco, mi rendo conto di essermi illuminata di viola sorprendendolo. Mi ricompongo sorridendo al capitano, il quale indossa una canottiera che la minaccia di strapparsi per i muscoli tesi. 

<No e tu?> chiedo sedendomi sull'erba con il bicchiere in mano, si siede accanto a me sospirando e appoggiandosi con le mani dietro di lui. Okay qui la situa si fa imbarazzante.

<Esatto, stavo pensando... ancora mi sembra ieri quando abbiamo combattuto, ho vissuto cinque anni in più e mi sento un tantino... come dire, in un sogno? Come se tutto questo non fosse reale> commenta sospirando.

Non mi guarda, mentre io lo osservo cercando di capire cosa pensa, certo potrei anche farlo usando i poteri ma poi che gusto ci sarebbe? E dato che mi illumino mi beccherebbe subito. 

<Già sembra un sogno, a volte sogno di morire, poi succede com'è stato quando Thanos ha schioccato le dita: chiudo gli occhi morendo e, quando li riapro, sono ancora qui>

Non gli ho mai detto che si, a volte mi sono sentita stanca di vivere, ma quando conosci qualcuno che poi cominci ad amare ti è impossibile volerti uccidere. Steve si volta lentamente guardandomi serio

<Mostrami qualcosa, mostrami cosa hai visto quando hai schioccato le dita> mi dice. Mi illumino subito usando la pietra della realtà. Attorno a noi tutto cambia togliendo il fiato al capitano, vedo tutti quanti li, davanti a me dopo che ho usato il guanto, vedo Stark sconvolto mentre la luce li abbaglia ma, zoomando diciamo, mostro al capitano cosa ho provato e visto. Lo vedo gemere sotto il dolore, le gemme hanno cominciato a mangiarmi la pelle, e mentre chinavo la testa all'indietro per il dolore, non ho notato che queste si sono fuse diventando come polvere ed insinuandosi dentro di me, al centro del petto.

Il capitano si alza lentamente, guardandosi attorno e avvicinandosi alla luce, allungando una mano come per volermi toccare. Faccio sparire tutto facendolo sussultare e spegnendo la luce che è in me

<Spettacolare... ci pensi mai? A quello che è successo? Insomma, se il fato non avesse scelto te per morire, forse ora non saresti con Stark... o se io non glielo avessi detto>

Mi alzo di scatto, ma che diamine sta dicendo? Se dice così comincio a credere che i dubbi della Carter siano fondati

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Mi alzo di scatto, ma che diamine sta dicendo? Se dice così comincio a credere che i dubbi della Carter siano fondati

<N-no a dire il vero, mi piace come stanno le cose, non ha senso rimuginare sul passato. Sai inizialmente ero convinta che mi avresti odiato, ma poi forse hai capito che il nostro era un rapporto malato e strano, siamo completamente diversi io e te... troppo.  Ma se te lo stai chiedendo si, ti ho amato ma a modo mio... a che cosa pensi Capitano?> chiedo guardinga e avvicinandomi di qualche passo. Con un sorriso china il capo scuotendolo

<Oh su questo hai ragione, siamo troppo diversi, non fraintendermi sono felice che tu stia con Stark ma solo un po' geloso, insomma voi due siete perfetti insieme, diciamo che mi sono sentito inferiore per il fatto che io non sia riuscito a creare qualcosa di simile con te. Ma ora sono felice grazie a te, ora che c'è Peggy e anche io ti ho amato Genesi, non dubitarlo>

MI supera lasciandomi sola con occhi e bocca sgranati, si è contraddetto un paio di volte, facendomi credere che ancora gli piaccio ma poi smentendo tutto. Rimango a guardare il vuoto per altri dieci minuti, finché non rientro alla base per tornare in camera mia. 

Ritrovando Tony a dormire rimango un attimo sulla soglia con un sorriso in volto, oh si capitano questo mi sembra un sogno e, probabilmente, se non lo avessi detto a Stark che lo amavo, glielo avrei detto io.

MI avvicino accoccolandomi accanto a lui, mentre lo sento muoversi pigramente e cingendomi la vita da dietro, nascondendo poi il viso nei miei capelli. E dopo quella conversazione riesco ad addormentarmi, o forse perchè Stark mi sta abbracciando. 

Ho ripensato all'incontro con Award, certo mi sono sentita al settimo cielo, ma mi sarei aspettata di provare cose più intense. Lui è rimasto normale perchè a quel tempo ero ancora spesso con lui, ma forse ho sentito emozioni meno intense perchè ora ho Tony. Ho amato Stark come un padre o un fratello, mentre Tony l'ho amato in tutti i modi ed ancora adesso. 

The genesi of Marvel, the six stone of power /Stark/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora