Falsi ricordi

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Tony pov: 

Quando mi ha detto quelle cose il mio cuore si è spezzato, l'ho osservata andar via con gli occhi vuoti, spenti. Non posso credere davvero che abbia detto quelle cose, che non sarò mai come mio padre per lei.

Sono rimasto immobile seduto sul divano, a guardare il vuoto mentre Cap e Peter vanno a parlarle, vuole togliersi le gemme di dosso, ma questo comporta la morte al 90%. Natasha si inginocchia davanti a me posandomi una mano sulla spalla. Mi tengo ancora la mano sul collo, da dove mi ha preso trascinandomi senza ritegno.

<Conosco Genesi ormai, so che è avventata e testarda, ma mi sembra un po' esagerato... cos'hai fatto?> mi chiede lanciando uno sguardo anche a Pots. Alzo la testa di scatto incredulo

<Non ho fatto nulla! Lo giuro su Dio, non so cosa le prende ma...> serro i denti prima che l'ennesima lacrima cada ferendo il mio orgoglio, non posso perderla, non di nuovo. Sono stati i cinque anni più lunghi della mia vita senza di lei, ma il pensiero che possa morirci senza, mi distrugge.

<Devi trovare un modo per parlarle, mi sembrava seria quando ha detto che vuole togliersi le gemme e farla finita> aggiunge Clint incrociando le braccia

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<Devi trovare un modo per parlarle, mi sembrava seria quando ha detto che vuole togliersi le gemme e farla finita> aggiunge Clint incrociando le braccia. 

<Come pensi che farò? Non vuole nemmeno che mi avvicini> esclamo esausto prendendomi la testa tra le mani.

<Ieri hai fatto il cazzone comunque...> aggiunge Bucky, alzo la testa sorpreso, sinceramente non ricordo nulla di ieri sera <Come?> chiedo cominciando ad irritarmi. Clint mi guarda alzando le sopracciglia sorpreso, mi racconta che le ho dato della noiosa, che ho detto che era meglio prima e che subito dopo ho chiesto a Pepper di ballare.

Mi cascano le braccia, non posso credere di averlo detto davvero, ma cosa diamine avevo nella testa!?  Con il cuore in gola mi alzo di scatto, correndo via con l'intento di andare a parlarle. <Aspetta vengo con te, non vorrei che ti uccidesse> mi dice Strange assieme a Clint, mentre vediamo anche il Capitano e Peter rientrare. 

Pots non ha detto nulla, è rimasta a sorridere come un ebete in un angolo. Quando siamo tornati qui di fretta, poco prima, ha lasciato a casa Jack, per paura che Genesi potesse incazzarsi e che gli facesse del male. A grandi falcate raggiungo il piano di sopra, ma quando mi avvicino alla nostra camera, sento una sorta di vibrazione del terreno.

Alzo un braccio fermando tutti <C'è qualcosa che non va> dico. Strange mi si para davanti illuminandosi come sempre e creando i suoi soliti cerchi, per poi bussare alla porta dolcemente. 

<Genesi? Puoi aprire? Tanto rimarremo qui finché non apri> dice bussando alla porta più e più volte, peccato che non otteniamo risposta. 

Con un gesto secco lo scosto bussando ancora <Ti prego Genesi parliamone, non ricordo nulla di ieri sera, non puoi chiudermi fuori dalla mia vita così...> la prego.

The genesi of Marvel, the six stone of power /Stark/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora