Liberate

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<Ti ha davvero chiuso fuori?>

Sobbalzo rendendomi conto che mi sono addormentata appoggiata alla porta, riconosco subito la voce di Pepper, devono essere a pochi metri di distanza dalla dependance. 

<Si... sono ubriaco fradicio... ma che ore sono?> mugugna Tony. Lancio uno sguardo a Peter che è ancora addormentato, poi mi alzo lentamente e mi affaccio alla finestra, scostando la sottile tenda viola.

Sono molto vicini, troppo...

<Vieni troviamo un posto, magari sul divano> propone Pepper prendendogli le mani, sento il petto che vuole esplodermi, mentre la rabbia prende il sopravvento e riesco a stare calma solo perché sapendo che, se lo facessi, potrei esplodere.

Tony mugugna ancora voltandosi, facendo solo qualche passo, mentre Pepper lo guarda con una luce strana negli occhi. Ad un tratto succede...

Lei lo afferra per il polso facendolo girare di scatto giocando con la sua instabilità per via dell'alcol, questo le sbatte contro ma lei invece di allontanarsi, lo prende per il viso e lo bacia... rimango pietrificata, non tanto perché lei sia stata a baciarlo, ma per il fatto che lui risponde e le stringe i fianchi.

Crollo a terra con gli occhi sbarrati e il cuore completamente fermo, sento le gemme bruciarmi i polsi mentre i bracciali vanno a fuoco. Devo... controllarmi...

<No... non è reale, ora mi sveglio...> sussurro a me stessa cercando di convincermi... ma chi prendo per il culo? Serro i denti sentendo il collo che si irrigidisce mentre gli occhi mi diventano rossi e serro anche i pugni quando vedo la luce delle gemme scorrermi nelle vene.

Lievemente il pavimento tremola, mentre tento in tutti i modi di controllarmi <Gen che succede?> mi volto lentamente vedendo Peter assonnato che si tiene su per un gomito, guardandomi con occhi socchiusi.

<Va via... non ce la faccio...> sussurro nel panico. Peter capisce quello che sta per succedere e, stupidamente, si alza dal letto e per poco non cade (non credo sia sobrio ancora) e mi si accovaccia di fianco.

<Respira, così... uff... uff... controllalo Gen, ce la fai>

Mi lascio afferrare le mani, ho paura che il minimo movimento che io faccia possa scaturire un'esplosione di energia

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Mi lascio afferrare le mani, ho paura che il minimo movimento che io faccia possa scaturire un'esplosione di energia. Le stringe debolmente, cercando di pulirsi la vista sbattendo velocemente le palpebre.

Provo a respirare come mi dice lui, peccato che a me non serva molto, non sento nemmeno più il cuore battermi.

L'energia continua a pulsarmi nelle vene, cosa che sembra un po' impaurire Peter ma rimane al mio fianco

<Ce la fai Gen fidati, sei la più forte tra noi e quella con più controllo> non so come faccia a calmarmi, forse è la voce dolce e calma, il fatto che non scappi via come alti avrebbero fatto... non lo so ma in qualche modo riesce a calmarmi.

The genesi of Marvel, the six stone of power /Stark/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora