Non è ancora finita

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<Genesi sei sicura?> mi chiede Bruce. Non gli rispondo e mi stendo sul lettino, indicandogli il macchinario circolare che sembra un enorme magnete <Si prima che sia troppo tardi... guarda i miei occhi!> grido perdendo per un secondo il controllo. 

Impallidendo annuisce cominciando a preparare il tutto, quindi è davvero giunto il momento per me di andarmene?

<Genesi esci di li! Possiamo rimediare!> alzo lo sguardo vedendo Cap e Bucky che cercano di forzare la forza, ritrovandosi sempre davanti un muro invisibile

<E' troppo tardi... sto usando i miei ultimi momenti di lucidità> gli dico indicandomi gli occhi. Bucky scuote la testa ignorandomi, mentre Cap si blocca, credo stia cercando di capire se è davvero la cosa giusta da fare. 

<Genesi ci hai pensato bene? Non si torna indietro> mi chiede Bruce posandomi una mano sulla spalla. Annuisco lasciandomi legare i polsi da lacci spessi in cuoio, non so quanto possano servirmi. 

<Ti prego no! Ascoltami Genesi, non puoi buttare via tutto così, hai visto la verità e non è successo nulla. Ti prego, non puoi lasciarmi> sento Stark all'auricolare, credo che a breve riuscirà ad uscire dalla stanza, quindi faccio un gesto vago a Bruce per mettergli fretta.

<Mi dispiace Tony, di aver dubitato, ricordati che ti amo. So che avremmo dovuto passare più tempo insieme, so che sto buttando via tutti i nostri progetti, ma è meglio così credimi, non posso vivere con la paura di farti del male> sento una lacrima rigarmi il viso, questa volta mi sembra quasi calda

<No! Ti prego... non ci siamo nemmeno sposati, ti scongiuro Gen. Ieri sera non ti ho nemmeno detto, che dopo che sei andata a dormire, Pots mi ha rivelato che in realtà Jack non è figlio mio. Gli è arrivato il test di paternità e non sono io, quindi possiamo mettere su una famiglia, insieme>

Scoppio a piangere scuotendo la testa, sono troppo imprevedibile, sono lucida solo perché mi sta dicendo queste cose

<Mi dispiace... ti amo> singhiozzo, allungando una mano e tirandomi poco su mi tolgo l'auricolare, per poi sbriciolarmelo nella mano. La macchina sopra di me si accende con un ronzio, più va forte questo e più comincio a sentire qualcosa di strano.

<Farà male...> mi avverte Bruce, e come lo dice, comincio ad urlare...

E' come se mi togliessero pezzo per pezzo da mio corpo, mi strappassero gli organi interni, mi rompessero le ossa e tagliassero i muscoli. Mi agito incapace di sopportare questo tormento, piangendo anche per il dolore, riesco a vedere solo una parte del processo, potendo ben vedere una sorta di polvere di vari colori uscirmi dalla pelle ed attaccandosi al magnete. Lentamente si formano delle gemme attaccato a questo, diventando sempre più grandi man mano che la polvere esce.

Urlo ed urlo... è vero quello che dicono sul pre morte: rivivi tutti i momenti passati, sia quelli belli che quelli brutti, mentre cercano di convincerti a vivere ancora. Ma per quanto quest'ultimo periodo sia stato pessimo e complicato, mi ritengo fortunata per il breve periodo di vita che ho vissuto con gli altri, dove mi sono potuta reputare felice. Stark è stata la mia manna dal cielo, la mano che mi ha tirato fuori dal buio e che mi ha mostrato la luce.

Prima di cadere in un buio profondo, mi volto lentamente vedendo Stark con gli occhi rossi e gonfi, spiritati e saettante, mentre tenta inutilmente di sfondare la porta ed entrare, gridando a Bruce di fermarsi mentre questo continua a guardarmi affranto. 

<Ti amo> sussurro prima di chiudere gli occhi, mentre vengo accompagnata dalle sue urla.


Tony Pov

Batto i pugni fino a farmi sanguinare le nocche, la vedo mentre urla e si ferma solo quando mi vede, mentre il macchinario le strappa letteralmente la vita dal corpo. <Ti amo> mi sussurra, li il mio cuore si ferma ufficialmente, quando subito dopo chiude gli occhi.

The genesi of Marvel, the six stone of power /Stark/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora