Non farsi mai gli affari propri...

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Abbiamo bevuto qualcosa per festeggiare il fatto che, finalmente, posso sentirmi meno in crisi per paura che le gemme prendano il sopravvento. Ora ho cominciato a fare una cosa che non penso di aver mai fatto: sbadigliare.

Sto cercando Tony da un po', così perdendo la pazienza, ho cominciato a concentrarmi annusando l'aria per trovarlo prima. Tutta saltellante per l'entusiasmo, seguo la scia fino ad una delle sale dove si programmano le missioni, posta al secondo piano, quella con un grande tavolo circolare al centro ed una lavagna elettronica sulla parete.

Ma come sono davanti alla porta, due voci distinte mi giungono alle orecchie (adoro il mio udito), peccato che sentendo anche quella della Pots un brivido mi percuote la schiena.

<... ho bisogno di un lavoro Tony, ma sopratutto Jack ha bisogno del padre, deve conoscerti>

Serro i denti immaginando che Jack sia il loro figlio, sento chiaramente Tony sbuffare, mentre una sedia striscia quindi si è appena seduto.

<Cosa vorresti fare qui? E' ancora Fury che comanda, al massimo puoi amministrare qualcosa, ma non posso fare molto... e per Jack... portalo qui>

Santo cielo aiutami. Sono convinta che ora sul viso della Pots ci sia uno dei sorrisi più entusiasti del mondo

<Va bene, andrò a prenderlo tra poco. Ma posso farti una domanda?>

Mi appiattisco contro il muro socchiudendo gli occhi per immaginarmi la scena, annusando l'odore del sangue e del suo spostamento, posso intuire ogni cosa che gli altri facciano e sono sicura che ora Tony stia annuendo.

<Genesi, ti piace davvero? E' per lei che ci siamo lasciati? Ho bisogno di saperlo>

Sussulto alla domanda molto interessante, mentre Tony sbuffa 

<Si Pepper mi dispiace, sono stato un bastardo a non dirlo, pensavo che sarebbe stato un sentimento passeggero ma... non è stato così, ormai la amo da nove anni, contando i cinque in cui la popolazione si è dimezzata e lei è morta. Mi prenderò cura di Jack... sempre se è davvero mio...> presuppone Tony. Yess, fortuna che glielo ha chiesto.

<Come? Dubiti di questo? Certo che è tuo, e comunque si sei stato un bastardo, l'ho sempre saputo che la sua presenza non avrebbe giovato al nostro rapporto. Cristo santo Tony, secondo me l'hai sempre amata, so che siete stati a letto insieme la notte che vi siete conosciuti, chi prenderebbe in casa un vampiro pericoloso, che voleva ucciderti, solo per aiutarlo? Solo tu, quindi secondo me già ti piaceva>

Non l'ho mai sentita tanto arrabbiata e ammetto che mi crogiolo in questo. Tony si alza di scatto, la sua adrenalina sta aumentando segno che anche lui si è arrabbiato

<Come? Era la migliore amica di mio padre, quindi: punto uno: non l'avrei abbandonata, anche per il fatto che era la cosa più vicina a lui. Due: aveva bisogno di me quindi si, ho avuto piacere nell'aiutarla e ricordati che non mi ha ucciso perché ha saputo chi ero, quindi era ancora salvabile dato che non mi ha fatto fuori lo stesso. Punto tre: ti ho amata, quindi non ti ho usata. Punto quattro: si probabilmente se non avessi passato tanto tempo con lei non mi sarei innamorato, ma è successo e basta e ne vado fiero e contento... quindi se questa cosa non ti va bene, quella è la porta>

Un sorriso mi illumina il volto davanti a tanta convinzione, chiunque ascoltasse questa conversione capirebbe quanto gli sto a cuore.

<Me lo farò andar bene... buona giornata...>

Non appena la sento avvicinarsi, faccio un balzo appendendomi al soffitto, accovacciandomi per non farmi vedere. Quando Peter ha scoperto che lo posso fare ci è rimasto male, pensava che fosse una cosa solo da ragno camminare sui muri.

The genesi of Marvel, the six stone of power /Stark/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora