Capitolo VII

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Pur essendo giugno, il vento anticiclonico faceva sbattere le finestre dell'ospedale "Mures". Nella sala d'aspetto vi erano persone di tutte le età: dai dieci ai novanta anni.

Tutti con una faccia priva di emozioni, tutti insofferenti per l'attesa.

Dal reparto uscì il dottor Frenzias, amico di Cook.

« Ciao Sandra. La donna in questione chi è? Una tua amica? ».

« No, stamane ci hanno affidato un caso e lei è la madre della vittima »

« Fortunatamente, la signora ...» controllò sulla cartella di plastica il cognome

« La signora Collins sta bene, anche se è ancora sotto shock. Preferirei non le parlaste ora, ma se è necessario per l'indagine, allora entrate pure. In ogni caso, se ci fossero problemi, schiacciate il tasto rosso sopra la testa della signora così verranno le infermiere. Ah, dimenticavo: stanza ottantadue ».

I due entrarono nel reparto, lessero la scritta stanza uno e si guardarono in un modo enigmatico, sapevano che avrebbero dovuto camminare a lungo.

« Chi era quello? Un tuo ex?» disse l'agente Garcia

« No, è il mio amante» disse la collega.

Lo sguardo fra i due era molto serio: lui la prendeva in giro su tutto, lei rispondeva a tono.

« Stanza ottantadue, entra Cook ».

« Entro, Garcia ».

La signora Collins stava sul letto con gli occhi lucidi, sul tavolino erano ammucchiati fazzoletti pieni di lacrime.

« Salve signora Collins, le diamo le nostre condoglianze. Dal profondo del cuore».

« Da parte di entrambi» disse l'agente Cook con tono risentito.

« Com'è morta?» chiese balbettando la donna - «Com'è morta, rispondetemi» insistette.

« Potrebbe essere stata violentata e poi uccisa. Al momento questa è un'ipotesi ».

« Mia figlia era sola, non aveva né amici, nè nemici ».

« Signora, attualmente non sappiamo chi sia il colpevole. Domani andremo a scuola di sua figlia per interrogare gli studenti ».

« Nessuno poteva uccidere mia figlia, non ha fatto niente ».

« Glielo prometto signora, con un po' di pazienza scopriremo chi è il colpevole ». Continuò Garcia.

« Lei ha visto, anche precedentemente, dei comportamenti particolari da parte di sua figlia? »

« No, niente. L'unica cosa che mi disse è che il preside aveva una sua foto in casa, ma potrebbe essere una cosa del tutto normale ».

« In che senso, mi scusi? » disse Garcia.

« Io ed il preside abbiamo una relazione da due anni. Prima era solo una relazione online, ma ora non più. Mio marito mi ha cacciata di casa perchè aveva scoperto le mie chat. Ha buttato la fede e mi ha cacciata di casa, insieme a Lisa ».

« E' possibile che, ultimamente, il padre di Lisa volesse riallacciare i rapporti con la ragazza? ».

« Le pare che potesse fare una cosa del genere, dopo il mio comportamento? Ha fatto bene a lasciarmi, anche io l'avrei fatto ».

La signora scoppiò a piangere, « Dovevo dire a Lisa che avevo tradito io il padre, non lui, sono stata una stronza », ricominciò ad urlare, a tossire, poi di nuovo ad urlare ed a piangere.

« Non respiro » continuò a tossire.

« Aiuto » cercò di indicare il tasto rosso mentre arricciava le labbra. Garcia lo schiacciò, ma non funzionò.

« Cazzo Cook, chiedi aiuto ».

La signora stava continuando a tossire.

« Soffre d'ansia, le servono medicine? » disse Garcia mentre la signora fece cenno di no con la testa.

L'agente Cook iniziò a correre per il corridoio.

« Stanza ottantadue, serve un medico, presto ! ».

I medici iniziarono a correre ed entrarono nella stanza.

« E' il momento di uscire» disse un medico molto giovane, agli agenti.

« Dov-vete farle l'autopsia, voglio la verità » continuò a tossire.

Garcia, pur essendo un duro, uscì dalla stanza molto scosso.

« Andiamo Cook, non possiamo stare qui ».

I due poliziotti salirono sulla macchina, Garcia era particolarmente scioccato, forse per un trauma passato. Entrarono insieme nella stazione di polizia. Garcia si diresse poi nel suo ufficio e chiuse la porta.

Cook si sedette su una sedia posta all'angolo della stanza, per ora era quello il suo ufficio.

Garcia uscì dall'ufficio più incazzato che mai.

« Voi due, andate a casa della Collins a cercare indizi, mentre questa è la richiesta dell'autopsia. Confermata in ospedale dalla madre ».

« Ma serve la firma » disse un collega.

« Non me ne frega un cazzo, me lo ha detto a voce. Perchè dovrei mentire? ».

« Inoltra la richiesta, a costo di andare in carcere » aggiunse.

Non potevano andare contro Garcia, era uno dei più importanti lì dentro.

« Hey, James » disse Cook

« Da quando si usa il nome di battesimo fra di noi? ».

« Ti chiedo scusa »

« Parla, agente Cook »

« Domani andremo alla scuola della signorina Collins e interrogheremo tutti i ragazzi della sua classe »

« E anche il preside, quell'uomo mi puzza » disse l'agente Garcia.

Terminato il discorso, Garcia rientrò nel suo ufficio.

« Non l'ho mai visto così » disse Cook ai colleghi presenti in sala.

« Non lo hai mai visto così prima del caso Clark» disse un collega seduto su una sedia posta accanto alla porta d'entrata.

Credo che si chiami LisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora