𝓽𝓻𝓮

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Scegli la strada in salita, è
quella che ti porterà alla felicità.


𝑪ome avrei fatto a dire a Dilan che suo fratello avrebbe vissuto nell'appartamento di fianco al nostro?

Dio questo era un incubo.

Prevedevo una tragedia.

Sapevo che questo avrebbe ulteriormente complicato le cose, non avrebbe di certo aiutato Can e Dilan a riconciliarsi.

Per quanto agitata fossi, pensavo che non spettasse a me dirglielo.

Sapevo già che la cosa non gli sarebbe andata bene.

Dilan detestava suo fratello, non avrebbe mai accettato il fatto che vivesse vicino a noi, sapevo che avrebbe fatto l'impossibile per mandarlo via, ne ero più che certa, non avrebbe mai permesso una cosa del genere, non avrebbe mai potuto tollerarlo, se nemmeno riusciva a parlargli, come avrebbe mai potuto accettare il fatto che vivesse di fianco a lui?

Mi chiedevo con quale criterio mio suocero avesse preso una tale decisione, come se non sapesse quanto Dilan odiasse Can.

Ma mio suocero pensava davvero di poterli riconciliare facendoli stare vicini?

Per me si stava solo illudendo, era uno spreco di tempo.

Ad ogni modo, decisi che non avrei detto nulla a Dilan, preferivo evitare la sua ira, ci avrebbe pensato suo padre visto che era stata una sua idea.

Cercavo con tutte le mie forze di stare attenta e seguire ciò che il signor Demir stava dicendo ma la mia mente proprio non voleva collaborare.

Continuavo a pensare a Can e al suo trasloco.

La cosa mi metteva ansia perché sapevo che Dilan ne avrebbe fatto un dramma e temevo il momento in cui lo avrebbe scoperto.

«E quando iniziano i lavori?» domandò il mio ragazzo, improvvisamente, distraendomi dai miei pensieri, facendomi così tornare alla realtà.

Dovevo smetterla di pensare, dovevo concentrarmi e focalizzare l'attenzione sulla riunione, che era la cosa più importante in quel momento.

«I lavori inizieranno la settimana prossima!» gli rispose il padre, con un sorriso fiero sul volto.

C'era un grande progetto in ballo; costruire un Hotel a New York.

Questo era sicuramente uno dei progetti più importanti per il signor Demir, erano mesi che progettava una cosa del genere e finalmente il suo sogno stava prendendo vita.

Avevamo mille cose da fare e i tempi erano molto stretti ma sapevamo di potercela fare, dovevamo fare l'impossibile, il signor Demir non era un tipo che accettava le sconfitte, era determinato a portare a termine i suoi piani, costi quel che costi.

«Come sapete, sono mesi che cerco di ottenere il via libera per poter finalmente iniziare i lavori, ieri fortunatamente ho avuto le risposte che tanto aspettavo, è vero, abbiamo poco tempo ma so che possiamo farcela. Questo è un grande traguardo per ognuno di noi. New York è New York, è la svolta! Per cui, ovviamente, esigo il massimo da ognuno di voi, questo è un progetto importantissimo, deve essere tutto perfetto! Non possiamo commettere errori!» affermò mio suocero, alzandosi dalla sua poltrona, fissandoci.

Ero entusiasta, questo era davvero un gran progetto che avrebbe cambiato il nome dell'azienda.

Era una svolta per tutti, ci avrebbe portato su un altro livello.

«Dilan, so che hai molto da fare qui in azienda ma devi partire la settimana prossima, hai il volo venerdì mattina, starai lì per quattro giorni. Devi controllare l'inizio dei lavori e assicurarti che sia tutto come abbiamo concordato!» affermò mio suocero, il mio ragazzo annuì prontamente e scrisse qualcosa nella sua agenda, anche lui, come suo padre, era davvero entusiasta, questo progetto avrebbe cambiato le cose anche a lui.

Unexpected || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora