𝓿𝓮𝓷𝓽𝓲

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L'amore è quando non riesci a dormire perché
finalmente la realtà è migliore dei tuoi sogni.


«𝑺ono davvero molto curioso... Da quanto tempo vi conoscete voi due?» ci chiese Denys, una volta seduto al tavolo, incrociando le braccia al petto, guardando prima me e poi la mia amica Grace, seduta al mio fianco.

Al contrario di me, sembrava davvero entusiasta del fatto che i due si fossero seduti lì con noi.

Perlomeno una delle due era felice. 
Io me ne sarei scappata da quella situazione a dir poco imbarazzante.

«Beh... Io e Rosie ci conosciamo da sempre praticamente! Anni ed anni!» gli rispose lei, con una risatina, rivolgendomi un'occhiata veloce, io quasi le sorrisi prima di tornare con lo sguardo sui miei jeans.

Non riuscivo a stare tranquilla, la presenza di Can al tavolo mi metteva ansia, non riuscivo a sopportare la situazione in cui ci trovavamo.

«Andavamo a scuola insieme e da lì, non ci siamo più lasciate... Siamo andate subito d'accordo, avevamo molte cose in comune tra l'altro....« continuò, lui annuì e sorrise, «In pratica un po' come me e Can!» disse poi, voltandosi verso l'amico, che annuì appena.

Sembrava assorto nei suoi pensieri, era fisicamente presente, ma mentalmente assente.

Inutile dire che avrei fatto qualsiasi cosa pur di sapere a cosa stesse pensando.

La curiosità mi stava logorando il cervello.
Odiavo vederlo in quello stato.

Possibile che fosse così per me? Sicuramente si...

«Quindi deduco che anche voi vi siete conosciuti a scuola..» commentò Grace, fissando i due, «Si, proprio come voi... Ci siamo conosciuti alle medie, quando eravamo solo due ragazzini!» le rispose Denys, annuendo, ridacchiando, «Io e Can siamo molto simili, caratterialmente parlando, siamo andati subito d'accordo...» continuò, per poi sorridere di nuovo, istintivamente sorrisi anche io.

«E adesso lavori nell'azienda?» gli chiese Grace, parecchio interessata, lui annuì prontamente, «Lavoro nell'azienda da anni in realtà, mi sono laureato in economia aziendale e il padre di Can ha subito pensato di assumermi...» rispose poi, Grace annuì di nuovo, ascoltandolo in silenzio, «E' una bella cosa!» commentai, Denys annuì e sorrise.

«Can è come un fratello, sono grato a lui e a suo padre per avermi offerto quel lavoro» mi disse poi, Can inevitabilmente sorrise e gli diede una pacca sulla spalla, «Rosie... Perdona la mia domanda, sicuramente strana, lo riconosco, ma... Perché non ho mai sentito parlare di te?» domandò poi, incuriosito, puntando lo sguardo su di me.

La sua domanda mi colse di sorpresa.

Rimasi qualche secondo in silenzio, cercando una risposta concreta da dargli ma non mi venne nulla in mente, ero in confusione.

Che avrei dovuto rispondergli?

La cosa mi ferì perché questa era l'ennesima prova del fatto che Dilan, non avesse mai parlato di me.

«Dilan è una persona riservata, non parla mai della sua vita privata... specialmente in ufficio» affermò Can, rispondendo al posto mio, lo guardai in silenzio, sorpresa ma felice nel sentire la sua risposta, salvandomi, ancora una volta, da una situazione imbarazzante.

Ero davvero senza parole, pur essendo arrabbiato con me, non ci aveva pensato due volte, era corso in mio aiuto e questo, mi diede ancora una volta, la conferma di che persona speciale fosse.

«Si... Proprio così...» confermai annuendo, cercando di avvalorare la sua tesi, Denys annuì anche, «Capisco... E come mai non è qui insieme a te?» domandò ancora, aggrottando la fronte, feci per rispondergli ma mi bloccai di colpo.

Unexpected || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora