𝓿𝓮𝓷𝓽𝓲𝓷𝓸𝓿𝓮

1.9K 194 48
                                    

Saremo felici o saremo tristi, che importa?
Saremo l'uno accanto all'altra.
E questo deve essere, questo è l'essenziale.
(Gabriele D'Annunzio)


«𝐍on serve che continui a cercare, posso farne a meno...» commentai, mentre mi sedevo a bordo letto.

La signora Demir scosse la testa, contrariata.

«No, deve essere qui da qualche parte...» affermò mentre insistentemente continuava a rovistare nel suo armadio alla ricerca di un pigiama.

Sorrisi e lasciai che continuasse a cercare.

«Devo comprarne uno, sai, per occasioni del genere..» mi disse voltandosi, sorridendomi, «Certo, potrebbe servire...» le risposi, annuendo, «Trovato!» esclamò, le sorrisi, «Puoi usare questo» mi disse avvicinandosi, porgendomelo.

Fortunatamente era un semplice pigiama bianco a righe blu, nulla di eccentrico, un po' largo ma andava più che bene.

«La camera è già pronta, è quella in fondo al corridoio, come sak già...» mi informò prima che potessi lasciare la sua camera da letto, «La ringrazio..» le dissi, con un sorriso, «Rosie, tu sei come una figlia per me e mio marito. So che Dilan ti ha lasciata ma sappi che per noi non è cambiato nulla, siamo sempre qui per te» affermò, poggiando una mano sulla mia spalla, inevitabilmente le sorrisi, felice di sentirle dire quelle cose, lo apprezzavo molto.

«Grazie, davvero...» le dissi prima di abbracciarla, «Voglio che sappia una cosa» continuai, lei annuì, pronta ad ascoltare, «Io e Can... Noi abbiamo legato molto in questo periodo... Siamo molto uniti, è un ragazzo speciale e sono felice di averlo nella mia vita» affermai, con un certo imbarazzo.

Volevo che iniziasse a sapere di noi, non tutto chiaramente, ma doveva sapere che ci eravamo uniti molto, non volevo tenerglielo nascosto.

«Sono felice di questo, credimi. Ho visto il modo in cui Can ti parla o ti guarda, è chiaro che c'è un forte legame tra di voi e questo mi rende felice, non potrei mai oppormi alla vostra amicizia, so che ti è stato accanto quando Dilan ti ha lasciata, so tutto e sono felice di sapere che in un momento del genere avevi una persona come lui al tuo fianco» mi rispose la donna, prendendo le mani, le sorrisi ed annuì.

«Che state facendo?» domandò improvvisamente Can, affacciandosi dalla porta, entrambe ci voltammo verso di lui, «Parlavamo di cose che non ti riguardano...» gli rispose sua madre, facendomi l'occhiolino, sorrisi e scossi la testa divertita, Can aggrottò la fronte e mi guardò in modo confuso.

«Mi dispiace... ma non puoi sapere sempre tutto!» gli dissi divertita prima di uscire dalla camera da letto, mia suocera sorrise e scosse la testa divertita, «Andiamo Rosie! Dimmelo!» insistette Can venendomi dietro, ridacchiai e scossi la testa.

Sapevo che avrebbe insistito.

«Andiamo Rosie!» brontolò, afferrando il mio braccio, costringendomi a voltarmi verso di lui.

Per un momento sembrava fosse sparito tutto, i nostri litigi e le nostre incomprensioni improvvisamente erano come scomparse, ciò mi fece capire che era proprio questo il rapporto che volevo con Can.

«Cosa vuoi che ti dica?» gli domandai, fissandolo, divertita, «Voglio sapere di cosa stavate parlando!» affermò, scossi la testa e mi allontanai, non avrei ceduto, «Assolutamente no!» dissi decisa, «Ok... Allora parlavate di me» commentò lui, incrociando le braccia al petto, restando a pochi metri da me, mi voltai e alzai un sopracciglio, mi stava sfidando, era chiaro.

«E chi lo dice?» gli chiesi, sfidandolo di rimando, «E' chiaro visto che non vuoi dirmelo...» commentò, scrollando appena le spalle, sorrisi e scossi la testa prima di voltarmi.

Unexpected || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora