𝓭𝓲𝓬𝓲𝓪𝓷𝓷𝓸𝓿𝓮

1.8K 173 21
                                    

Non voglio che tu sia il sogno della mia vita,
ma la realtà dei miei giorni


𝑪ome se fosse un rituale, abbassai di nuovo il viso, guardando l'ora sul mio orologio al polso.

Erano le 11.30 e Can non si era ancora fatto vivo a lavoro.

Possibile che fosse già andato via?

Solo pensarlo mi faceva venire il magone.

Dovevo parlargli quanto prima, anche se il discorso che mi aveva fatto ieri Grace mi aveva frastornata.

Possibile che Can mi piacesse?

Forse mi piaceva ma non volevo ammetterlo?

Dio, ero così confusa, non sapevo cosa mi stesse succedendo, quali erano i miei sentimenti per lui? Era più di un amico?

Probabilmente si visto che non mi era del tutto indifferente ma ciò che significava?

Volevo stare con lui?

«Rosie!» mi richiamò improvvisamente il mio ex suocero, alzai il viso, incontrando il suo sguardo.

«Mi dica signor Demir...» gli risposi, mentre mi alzavo dalla mia poltrona, alla scrivania, per andargli incontro, «Senti... Non è che per caso sai che fine abbia fatto Can?» mi domandò, lasciandomi senza parole per qualche secondo, perché lo chiedeva a me?

In realtà no, non ho idea di dove sia...» gli dissi, scuotendo la testa, lui sospirò e si passò una mano sul viso, «Doveva consegnarmi dei documenti questa stamattina, erano abbastanza urgenti..» disse poi, tornando con lo sguardo su di me, «Oh...» mormorai.

Era strano da parte sua comportarsi così.

Non era il tipo che lasciava le cose in sospeso, c'era sicuramente un motivo se non si era ancora fatto vivo a lavoro, ne ero sicura.

«Ha provato a chiamarlo?» gli domandai, «Si ma ha il telefono spento...» rispose lui, io annuì leggermente, «Ascolta, ho un favore da chiederti...» mi disse poi, lo ascoltai in silenzio, sperando che non fosse nulla di importante.

Questi sono i documenti relativi al nuovo progetto... te li affido, ok? Dovrai portarli a Can, puoi farlo? mi domandò fissandomi, lo fissai di rimando, in silenzio, per qualche secondo, incerta, proprio io.

Come potevo uscire da questa situazione?

«Tu vivi lì, nell'appartamento accanto al suo, ci vorrà un attimo.. é questione di qualche secondo...» mi disse l'uomo, fissandomi, notando, ovviamente la mia incertezza.

Sospirai ed annuì, rassegnata.

«Ci penso io..» gli dissi, afferrando i documenti, togliendoglieli dalle mani, «Grazie Rosie! Non so cosa farei senza di te» mi disse l'uomo, facendomi sorridere, «Nessun problema..» gli risposi, lui sorrise e si allontanò, lasciandomi lì, con la mente che andava a fuoco per i pensieri.

Come avrei fatto?

Can non voleva vedermi, come avrei fatto a consegnargli i documenti dopo quello che era successo?

Questo era un bel problema.

Con un sospiro tornai alla mia scrivania, sfogliando con curiosità i documenti che avrei dovuto consegnare.

Erano tutti documenti relativi al progetto per il nuovo Hotel, tutti firmati da Can, voleva quindi fare parte del progetto o no?

Aveva improvvisamente cambiato idea dopo quello che era successo o c'era qualcosa che non sapevo?

Unexpected || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora