Memories And Relapses (pt. 1)

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~ 9.3 ~

~ Arya? Ei stai bene? ~

Sto bene? Lo sono mai stata? Lo sarò mai?
Vi siete mai chiesti quante volte ci viene posta questa domanda in una sola fottuta giornata?
Vi siete mai accorti di quante volte abbiamo mentito rispondendo ad una  domanda semplice come questa?
Vi siete mai chiesti del perché cazzo mentiamo?
È semplice.
Mentiamo perché abbiamo il terrore di affrontare la paura stessa.
Mentiamo per la codardia di ammettere a noi stessi e agli altri le nostre più grandi debolezze. 
Mentiamo per non soffrire, ma tutto ciò è solamente una grande cazzata, perché chi mente soffre e cazzo se fa male. 
La realtà, ecco di cosa ho paura io.
Ho paura di affrontare la realtà e per quanto io provi a negarlo o ad evitarlo, la verità è rappresentata proprio da essa.
E io sono troppo persa per affrontarla adesso.
Io sono troppo persa per dire la verità a Jonathan.
Io mi sono persa un'altra volta o forse non mi sono mai ritrovata.
Vorrei gridare al mondo intero tutto ciò che ho dentro, vorrei piangere e dar pace alle mie lacrime, vorrei ridere e sentirmi per una dannata volta felice.
Vorrei potermi sentire normale cazzo. Vorrei potermi sentire ancora viva, vorrei solo riavere indietro ciò che ho perso, ma la vita è stronza e non mi ascolterà mai.
Allora mi chiedo, perché continuo a lottare?
Perché sono Arya Collins e se non mi faccio male, allora non sono degna di portare il mio nome, ma fino a quando resistero? e se dovessi commettere un'altro passo falso? Chi mi starà accanto? Chi mi salverà questa volta? 
Guardo jonathan e mi perdo nell'intensità dei suoi suoi occhi. Guardo jonathan e provo a capire la sua scelta, lo guardo e provo a comprendere la paura nell'avermi accanto nella sua vita, ma tutto ciò che vi leggo in essi o tutto ciò che vedo, è solo la parte peggiore di me che lentamente lo uccide e io non posso permettermelo.
Non posso permettermi di mettere in pericolo altre vite.
Non posso perdere qualcun'altro nella mia vita, non posso permettermi di provare qualcosa per lui, perché la verità è che non posso illudere me stessa fingendo di essere qualcun'altro, qualcuno che forse non sarò mai.
Per questo sono costretta a mentirgli, per questo lui non sapra mai di questi messaggi e per questo io lo portero via lontano da me.

~ si scusami era Faith, dobbiamo tornare a casa ~

Esclamo guardandolo dritto negli occhi per non farlo sospettare più di quanto lo abbia fatto già.

~ perché non ti credo? ~

sussurra scendendo dalla ringhiera con una risata amara.

~ credevo che le bugie fossero finite. Non è questo quello che volevi Arya? Conoscerci, ricominciare, beh sai, non ha molto senso se continui a
mentire ~

~ so quello che ti ho detto jonathan, e so anche che non potremo mai essere del tutto sinceri.
Non farmi credere che tu non nasconda niente.
Fammi credere che non mi farai soffrire, che almeno ci proverai, ma non puoi dirmi che non nascondi niente da me o da chiunque altro ~

affermo alzandomi sulle punte dei piedi per appoggiare la mia fronte alla sua. 

~ mi dispiace per non essere abbastanza, ma ci sto provando ~

Sussurro circondando il suo collo con le mie mani.

~ andiamo via di qui piccolo
uragano ~

Esclama lasciandomi un casto bacio sulla fronte.
Raccolgo velocemente la borsa che prima avevo lasciato per terra e seguo Jonathan verso le scale d'emergenza, guardandomi però costantemente indietro. 
Ho commesso tanti errori in passato, ma quale sbaglio ha portato una persona a minacciarmi.
Di quale vendetta parlava? E come diavolo lo avrei aiutato ad ottenerla? 
Cazzo, ma perché deve essere tutto così complicato, perché non posso essere una semplice ragazza che si gode la vita come la maggior parte degli adolescenti.
Perché tutto questo doveva capitare proprio a me.
Perché in quel giorno ormai cosi lontano dovevo trovare la pace in un mare in piena tempesta.
Perché sono stata io a trovare quei bellissimi occhi azzurri, perché dalla mia eterna pace sono diventati la mia condanna, perché diamine non c'è una cazzo di risposta a tutte queste domande.
Continuo a camminare tra le strade buie del Bronx, restando sempre poco distante da Jonathan che mi lancia diverse occhiate, mentre la mia mente viaggia nei ricordi che bruciano e tagliano il mio cuore violentemente. Continuo a guardami intorno non conoscendo nemmeno la ragione di questo gesto, se dettata per i messaggi anonimi o per la speranza di vedere qualcuno che ho perso.

you are my always (Would It Be Forever?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora