Hell Kills, But Heaven Too (pt. 2)

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~ forever ~

Il problema del futuro è che solitamente arriva prima che noi si sia preparati a riceverlo.
(Arnold H. Glasgow)

Esistono vari modi per far soffrire una persona, e pochi per farle sorridere veramente.
Io odio chi mente, eppure sono la prima a farlo.
Mento e nascondo i miei sentimenti, mento per non far soffrire gli altri, mento per proteggerli dai miei sbagli, eppure mi ritrovo sempre a deluderli.
Ho commesso tanti errori in passato e il primo nonché il più grande, è stato quello di cominciare a fingere.
Fingere di stare bene, fingere di non soffrire, fingere i sorrisi nascondendo le lacrime, e fingere che vada tutto dannatamente bene quando non è mai cosi.
La voce di Tristan spezza il silenzio creato dai miei pensieri e si abbatte violenta tra i ricordi di Thomas, riportandoli in quell'angolo nascosto della mia mente.
Le sue parole possono sembrare tranquille, ma lo conosco fin troppo bene per sapere che sta mentendo e la sua apparente calma, presto andrà a farsi fottere.

~ come fai? Come puoi guardarmi dritto negli occhi per poi mentire come se fosse niente ~

Afferma fermandosi davanti a me e costringendomi ad alzare il volto per guardarlo.

~ vuoi farmi credere che tu non lo hai mai fatto? ~

Sussurro peggiorando solo la situazione.

~ non funziona cosi Arya.
È inutile che mi rigiri la domanda, sei nel torto e lo sai.
Perché mi hai mentito? Ti ho chiesto se avevi bisogno di una mano e tu mi hai chiaramente detto di essere pulita, ma evidentemente ho sbagliato a fidarmi ~

Esclama mostrando il disgusto che ora prova nei miei confronti.

~ non ti ho mentito Tristan!
Io sono veramente pulita, non ho fatto uso di nessuna droga da quando sono uscita dalla riabilitazione è chiaro? ~

Domando alzandomi per tenergli testa.

~ allora come spieghi quella cazzo di bustina all'interno della tua borsa è?
Ebbene si Arya, la tua idea di lasciare la borsa a casa è stata proprio geniale. Ma che ti dice la testa? Poteva trovarla chiunque! ~

Esclama cominciando ad innervosirsi.

~ non alzare la voce con me perché non è come pensi.
È stato solo un momento di debolezza, ma io non ne ho fatto nessun uso cazzo, quindi non hai alcun diritto di venire qui e fare questa inutile sceneggiata. E poi frugare nella mia borsa? Da quando Tristan? Da quando avete tutti la libertà di guardare tra le mie cose è? ~

Esclamo riferendomi al fatto che Jonathan avesse con sé il mio telefono.

~ inutile sceneggiata? Ma ti senti quando parli? Io passo fare qualunque cosa quando se si tratta di te è chiaro? Io me ne frego del fatto che sia la tua borsa.
Dovevo assicurarmi che tu non avessi fatto alcuna cazzata, ma ovviamente non sei tu se non ne combini una. Quella droga non sai nemmeno di chi è, come ti è venuto in mente cristo! ~

Esclama passandosi le mani tra i capelli.

~ io...io non so cosa mi sia preso in quel momento va bene? Ho agito d'istinto e ho sbagliato, ma cazzo come vedi non l'ho nemmeno toccata da quando l'ho presa ~

Sussurro guardandomi attorno per accettarmi che le poche persone attorno non ci sentano.

~ ma cosa ne parlo a fare con te.
È inutile, tu non capirai mai che l'errore è stato proprio prendere quella cazzo di bustina, non capirai mai che prendendola hai dimostrato quanto in realtà sei debole ~

you are my always (Would It Be Forever?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora