I'm being cruel to be kind

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~ Love in the dark ~

<< Arya! Arya! svegliati o faremo tardi >>

<< Adam non abbiamo niente in programma lasciami dormire >>

Bisbiglio affondando il mio viso all'interno del cuscino.

<< Tu non avrai programmato niente, ma io si, non costringermi a trascinarti fuori dal letto >>

Esclama Adam lasciandomi un bacio sulla spalla.

<< Quanto ho dormito? >>

Domando girandomi nel letto.

<< Tutto il pomeriggio, sono le 18:00 precise >>

<< Non dormivo così bene da davvero tantissime notti, non mi sembra vero di non aver avuto nessun incubo >>

Sussurro mettendomi seduta nel letto, ma rimanendo comunque avvolta tra le coperte.

<< Posso solo immaginare come hai passato queste notti, me ora ci sono io con te, e nell'istante in cui non ti sentirai al sicuro, ti basterà semplicemente chiamarmi >>

Afferma abbottonandosi un elegante camicia nera abbinata a dei jeans chiari.

<< Posso restare da te stasera? >>

<< Non devi nemmeno chiederlo, puoi venire qui quando vuoi, ma prima o poi dovrai uscire allo scoperto e parlare con tuo padre >>

Esclama osservandomi attraverso lo specchio nel quale è intento a sistemarsi i capelli.

<< Sei troppo elegante Adam, che hai in mente? >>

<< E tu sei in ritardo! >>

<< Non posso prepararmi se non mi dici cosa hai intenzione di fare, tra l'altro non ho nessun trucco con me >>

Affermo alzando gli occhi al cielo.

<< Andiamo a cena fuori. Mentre per i vestiti non ti preoccupare, nella stanza degli ospiti trovi la valigia che hai lasciato a New York, sono sicuro che li troverai alcuni dei tuoi trucchi di cui non hai bisogno perchè sei stupenda anche così >>

Risponde Adam lasciandomi un bacio sulla fronte.

<< Sai che potevamo benissimo rimanere qui e ordinare una pizza? >>

Domando preoccupata di cosa mi aspetta in questa cosiddetta cena.

<< Lo so perfettamente, ma dal momento che non ero qui per il tuo compleanno, stasera voglio rimediare portandoti a mangiare in quel ristorante giapponese che tanto ami, solo io e te >>

<< Che cosa ho fatto per meritarti? >>

Esclamo mentre un ampio sorriso si fa spazio nel mio volto.

<< Dovrei farla io a te questa domanda, ora vai ti aspetto in salotto >>

Senza perdere altro tempo mi sposto nella stanza degli ospiti, e mentre apro la valigia mi lascio sopraffare dalla malinconia. Quello a New York doveva essere un viaggio tranquillo, un viaggio per dare pace ai miei pensieri e godermi il natale con le persone che amo, ma invece si è rivelato essere il mio incubo più grande. Mai e poi mai avrei immaginato che un segreto così grande fosse sempre stato a pochi passi da me, che ad avere la chiave a tutte le risposte ero sempre stata io con quella dannata videocamera, e mio padre rimanendo in silenzio per tutto questo tempo. In fondo è vero che non si conosce mai veramente una persona, non importa quanto importante sia e che ruolo abbia, essa troverà sempre un modo per deluderti. La verità farà male, ma il dolore e la delusione sono solo una fase della vita che si impara a gestire ed accettare, ed è esattamente quello che farò io d'ora in avanti.
Con gli occhi lucidi e ancora milioni di pensieri nella mente prendo velocemente alcuni vestiti dalla valigia e mi dirigo in bagno. Raccolgo i miei capelli in una coda alta così da poter sciacquare il viso e realizzare il mio trucco senza avere intoppi. Applico subito un po' di fondotinta per coprire le mie occhiaie, e in seguito passo un filo di eyeliner sulle palpebre e del mascara per dare volume alle mie ciglia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 15, 2023 ⏰

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