P. O. V Jonathan
~ kerosene ~
Ho sempre saputo che la perfezione non esisitiva, ma non avrei mai immaginato di poter essere attratto dall'imperfezione, non ancora, non dopo tutto ciò che è successo in passato.
Credevo di aver chiuso, credevo di aver superato la mia paura, ma la realtà è che non ci ho mai realmente provato a sconfiggerla.
La realtà è che io ho sempre evitato di affrontarla, ho sempre trovato un modo per evitarla, ma ora, ora è entrata a far parte di me nel modo più devastante possibile.
La mia paura è tornata, o forse non se ne mai andata.
La paura di perdere, la paura di lasciar andare, la paura di vedere un'altra persona andare via, la paura di poterla vedere morire ancora, è tornata, ma questa volta non ha nessuna intenzione di andare via.
Se dovessi dare un nome alla mia paura, allora darei il nome di una ragazza che ha sconvolto tutto, ha cambiato completamente le carte in gioco, stravolgendomi le giornate e le notti che ho passato in bianco per pensare a lei.
La mia paura è Arya, la mia paura è una ragazza dagli occhi grigi, ma non un griggio qualunque, no, un griggio particolare che la maggior parte delle volte appare più scuro che chiaro.
La mia paura è rappresentata da una ragazza che quando sorride persino il tempo si ferma ad ammirarla, la mia paura è rappresentata da una ragazza che potrebbe mettere fine alla mia vita in un secondo, la mia paura è rappresentata nel suo essere folle, nel suo godersi l'attimo e non pensare alle conseguenze.
La mia paura è racchiusa nel suo agire senza pensare, la mia paura è ciò che rappresenta lei, la libertà, perché è questo che lei è, ma io sono troppo spaventato per raggiungerla, ma anche troppo egoista per lasciarla.
La sua risata, il suo sguardo, il suo tocco, il suo sapore, si sono insinuati dentro di me lentamente, si sono fatti spazi nel mio cuore distruggendo ogni mia certezza, hanno distrutto tutto, ogni mia convinzione e ogni mia promessa.
Lei ha lasciato in me solo il ricordo di ciò che ero, ha distrutto tutto come un uragano, ha invaso tutto senza permesso e senza avvertire.
Si è presa ogni cosa, fottendomi nei peggiori dei modi.
Mi sono bruciato dal mio stesso fuoco. ma l'acqua fredda questa volta non ha alleviato il bruciore.
Niente lo ha fermato, nemmeno la perfezione di Jennifer.
Niente.
La sua presenza ha vinto su tutto, e io non sono riuscito a fare niente.
Non sono riuscito ad allontanarla in tempo.
Non sono riuscito a non perdermi nei suoi occhi e nel suo dolore.
Non sono riuscito a non notare la malinconia nei suoi occhi, non sono riuscito a non desiderarla.
Ho provato ad aiutarla, ma sono rimasto ferito dalle spine di cui è circondata, sono rimasto ferito dal dolore che la opprime costantemente, sono rimasto ferito da qualcosa di irraggiungibile.
Semplicemente sono rimasto ferito dall'uragano che è in lei.
Dalle sue bugie, dai suoi segreti, e da tutto ciò che è sbagliato intorno a lei. La droga, l'alcol, il fumo, è tutto dannatamente sbagliato.
Non posso imbattermi in tutto questo ancora una volta, non posso vederla insieme a tutta quella merda, ho chiuso cazzo, ho chiuso con tutto questo, eppure ogni volta vorrei correre da lei e prendermi tutto il suo dolore per non vederla più ubriaca o peggio ancora fatta di chissà che cosa.
Averla vista indifesa in quel parcheggio qualche sera fa mi ha ucciso.
Avrei tanto voluto impedirle di fare una cazzata simile, ma da perfetto stronzo quale sono, ero troppo impegnato a rinfacciarle la mia relazione con Jennifer, sono stato ilun coglione e non me lo perdonerò mai.
Sono stato io a lasciarla andare perché troppo pericolosa, ma ora vorrei solo averle dato una cazzo di possibilità.
Nessuno è perfetto cazzo, ormai ho anche perso il conto di quante volte l'ho fatta sentire sbagliata, ma l'ho fatto affinché mi lasciasse perdere, affinché vedesse solo la parte peggiore di me, ma lei è testarda e dovevo sapere che non avrebbe mollato così facilmente.
La sera in cui l'ho portata a casa mia completamente ubriaca, ho finto di dormire per non fare cazzate tipo baciarla, perché cazzo non riesco a resistere al suo sguardo, ma non è stato per niente facile dopo le parole che ha sussurrato e le sue bracvia che mi hanno stretto tremanti.
Non riesco a dimenticarmi quella cazzo di grase, come si può?
"imparerai ad amare per stare con te"
E io? Io affronterei la mia paura per state con lei?
Riuscirei a fidarmi di lei?
Come posso farlo se ancora una volta l'ho trovata ubriaca?
Come posso lasciarmi andare?
Come posso sapere che lei non se ne andrà?
Come posso sapere che ha chiuso veramente con la droga?
Io non posso permettermi di perdere qualcun'altro.
Non potrei sopportare quel cazzo di dolore, non più.
Cazzo morirei con lei.
Sono stato uno stronzo a risponderle male sulla casa sull'albero, ho visto il sguardo spegnersi e mi sono sentito un idiota, ma cosa avrei dovuto fare, che cazzo di situazione.
Era evidente che fosse gelosa della presenza di Jennifer, ma di certo non potevo mandarla via e non volevo nemmeno che se ne andasse lei, avrei voluto ricorrerla, ma forse è stato meglio così, avrei solamente combinato un casino, come se tutto questo non lo fosse già.
Vorrei solo tornare indietro e non fare la cazzata di avvicinarmi a lei, vorrei solo non averla mai baciata, vorrei non aver mai visto il suo sorriso, vorrei non aver mai toccato il suo corpo, vorrei solamente dimenticare la sensazione di essere dentro di lei, di essere un'unica cosa, vorrei dimenticare i suoi amsiti, i suoi baci, le sue mani, vorrei solamente non aver mai provato tutte quelle sensazioni, ma ormai è troppo tardi.
Ho bisogno di lei più di quanto io creda e questo non è per niente un bene, né per me, né per lei.
Mi guardo intorno nel buio della mia stanza che porta ancora il profumo di Arya e osservo la mia valigia nel silenzio della notte, mentre mi domando se partire per New York è la scelta giusta.
Mi chiedo se passare le mie vacanze con Arya sia la scelta migliore, mi chiedo se domani devo prendere quel dannato volo e ammirare il suo sorriso da lontano.
Mi chiedo se questi giorni lontani da Jennifer mi aiuteranno a capire qualcosa, mi chiedo se riuscirò a guardare Arya di nascosto senza fare cazzate, mi chiedo se riuscirò a darle il mio regalo, mi chiedo se riuscirò a renderla felice, mi chiedo se sto facendo la cosa giusta, mi chiedo riuscirò a resisterla.
Devo farlo cazzo io e lei facciamo acqua da tutte le parti.
Abbiamo pensieri diversi, abbiamo sogni diversi, abbiamo età diverse e pretendiamo cose diverse.
Io andrò al college, e lei beh lei non sa nemmeno cosa farà il giorno dopo.
Io voglio crearmi una carriera, voglio andare via da questa città e lei, lei non ha ancora trovato il suo posto nel mondo.
Io voglio una relazione senza problemi, voglio non dovermi preoccupare di droga o alcol e lei, lei è troppo attratta da questo genere di vita e io non posso più sopportarlo.
Ma perché mi spaventa tanto dirglielo? Perché mi spaventa tanto allontanarmi? Perché mi spaventa tanto non poterla più baciare? Perché cazzo il battimo del mio cuore aumenta al suo sorriso?
Cristo siamo troppo diversi eppure troppo simili.
Siamo come il sole e luna, amanti, ma non destinati ad una vita insieme.
Io e lei siamo il tramonto, qualcosa di incredibilmente bello, ma non eterno.
Siamo attratti, ma destinati a esplodere se messi insieme
Siamo una reazione chimica che nessuno vorrebbe mai esperimentare.
Siamo perfettamente imperfetti, ma allo stesso tempo imperfettamente perfetti.
Per quanto ci faccia male, io lei siamo destinati a ritrovarci, sempre.
Siamo destinati ad incontrarci pur non volendo, pur facendoci del male.
Siamo destinati a baciarci sapendo di star commettendo un errore.
Siamo destinati a farci del male, per poi farne ancora toccandoci e lasciandoci amare per una notte che poi definiremo insignificante.
Siamo destinati a ferirci con le parole e ad amarci con gli occhi.
Siamo destinati ad una lotta continua, dove la pace non esiste, ma esiste la rabbia, la sofferenze e il dolore che i baci e i nostri occhi trasmettono.
Andremo all'inferno eppure non mi dispiace se con me ci sarà lei.
Mi sono comportato da stronzo e l'ho fatto sempre, l'ho ferita troppe volte, eppure quella sera quando eravamo tutti fuori nel parcheggio del supermercato, volevo solamente scusarmi con lei, ma come se il mondo ce l'avesse con me, ha preferito allontanarmi da lei impedendomi di dirle ciò che meritava di sentirsi dire tempo fa.
Cristo che diavolo sto combinando.
Mi passo le mani tra i capelli con il cuore che stranamente comincia a battere velocemente.
Porto il mio sguardo verso il comodino dove notando l'orologio mi accorgo che sono le tre passate e io non ho ancora chiuso occhio.
Prendo il telefono completamente cosciente della cazzata che sto per fare e con il cuore che rischia di uscirmi fuori dal petto, cerco il numero di quella ragazza che ho segnato come uragano.
La mia mente è andata a farsi fottere dal momento che le scrivo ciò che avrei dovuto fare tempo fa, ma questa volta senza più esitare.< ho bisogno di te >
Quattro lettere con un significato incredibile.
Sapevo che fosse sveglia e quelle stanghette blu sono solo un ulteriore conferma, ma le sue parole mi spezzano e io invece di essere sincero, invece di andare fino a fondo le mento, deludendola e potreggendo ancora una volta me stesso, ma per quanto ne sarò capace?< che cazzo Jonathan! Sei ubriaco? >
< probabile >
Ma di te.
She lit me up
She left me numb
I call her kerosene
💔Spazio autrice
Come promesso eccovi il capitolo dal punto di vista di Jonathan.
È un capitolo "speciale" non era compreso, ma ho un fatto una piccola eccezione dalle numerevoli richieste, per questo è un po' corto, ma spero vi piaccia comunque.
Allora avete capito cosa frulla dentro la testa del nostro Jonathan? La domanda è:
Cosa succederà a New York?
Sbizzarritevi.
Una mia curiosità, preferite i
P. O. V di Jonathan o Arya? 🙈
Un bacio hope💋
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you are my always (Would It Be Forever?)
RomantizmSECONDO VOLUME DELLA SERIE "ALWAYS" SEQUEL DI "YOU ARE MY ALWAYS" È NECESSARIA LA LETTURA DEL PRIMO LIBRO. La vita è stata molto dura con Arya, l'ha buttata a terra molte volte, ma lei si è sempre rialzata. È stata forte per sé stessa e lo è stata...