Ci avvicinammo al lettino in questione, per chiamare Madame Pomfrey.
Eravamo sempre più vicine, riuscendo quasi a vedere cosa stava accadendo.
Silente:“Chiamate la professoressa Sprout, veloci!” ordinò il preside.
Sprout:“Eccomi! Sono qui! Cosa sta succedendo?!” i professori si girarono, mentre Madame Pomfrey si accorreva ad aiutarmi a sedere. Mi mise accanto al lettino con le tende tirate e mi accasciai subito.
Sentivo i professori stressati e preoccupati.
Mcgonagall:“Grazie al cielo sei già qui!”
Sprout:“Per la barba di Merlino! Cosa è successo qui?!” ripetè sconvolta.
Silente:“Madame Pomfrey ha detto che il ragazzo stava urlando nel sonno ed ha iniziato a sudare” proprio come me!
Sprout:“Santo cielo! È successa la stessa cosa alla signorina Jorkins! Albus... È possibile che...”
Silente:“Siano in qualche modo uniti? Sì, probabile” ad un tratto si sottotono tutti.
Sprout:“Cosa stai cercando di dirci?” probabilmente era riferita al ragazzo in questione.
X:“T-Tessa” era il mio nome.
Sprout:“Anche lei ha fatto il suo nome!”
Era Cedric. Avevo fatto il suo nome. Era in infermeria per le ferite al braccio. Ma come era possibile che fossimo ‘uniti’?
Cercai di alzarmi, mi stava chiamando ed io volevo vederlo, ma Madame Pomfrey se ne accorse.
Pomfrey:“No, no, cara: tu rimani qui” mi ordinò.
Tessa:“Ma io sto bene! Voglio vederlo, la prego” Per fortuna Ced mi sentì e penso che si fosse messo seduto sul letto.
Cedric:“Tessa! Io sto bene, ho bisogno di parlarle... Lei è in pericolo, lei è...” cercò di dire il ragazzo, agitandosi.
McGonagall:“Si può sapere cosa avete sognato?” domandò, anche lei preoccupata.Tutti ormai erano sconvolti in infermeria.
Sprout:“Ragazzo, respira!” ordinò la direttrice Tassorosso.
Cedric:“Professoressa! Non può capire! Io ho visto Tessa... L'ho seguita...” ormai non riusciva a formare una frase di senso compiuto.
Pomfrey:“ADESSO BASTA! Mi dispiace professori, ma non potete rimanere... Glieli manderò nel suo ufficio quando saranno pronti, Preside”
Silente:“Credo che sia la cosa giusta da fare... Bene, riposate ragazzi e non spostateli dal proprio lettino... Va bene? È più importante di quanto crediate” non capivo niente... Era come se fossimo legati da un qualcosa di strano... -non che sia una novità ad Hogwarts, cose strane- ma sentivo che dovevo vedere Cedric, era come se lui mi avesse sentito gridare.
Quando tutti se ne furono andati, Madame Pomfrey posò un bicchierino contenente liquido viola.
Pomfrey:“Bevilo, chiuderà le ferite” obbedii. Tirò le tendine del mio lettino ed io finsi di dormire fin da subito; fu un caso che, quando lei se ne fu andata, sentii il ragazzo chiamarmi.
Cedric:“Tess” sussurrò. Mi misi seduta sul letto.
Tessa:“Cedric, ci sono” mi alzai e quando fui sicura che infermiera non fosse nei paraggi, sorpassai le tende che dividevano me dal castano.
Lui era in piedi e mi avvicinai goffamente. Lui mi squadrò il viso, ancora non abituato alla cicatrice, poi, con mia grande sorpresa, mi circondò con le sue braccia. Io rimasi bloccata per qualche secondo, poi capii cosa aveva appena fatto e ricambiai l'abbraccio.
Cedric:“Io ti avevo vista per terra” disse piano mentre mi stringeva più forte.
Cedric:“Eri...” fu scosso da un brivido e continuò.
Cedric:“Eri molto ferita... Come quando...” lo interruppi, non volendo sentire finire la frase.
Tessa:“Non importa, ora sono qui... Sono qui, Cedric” sussurrai, lui mi strinse ancora più forte.
Cedric:“Pensavo di non avercela fatta... Ti voglio bene, Tess”
Tessa:“Ti voglio bene anche io, Ced” ci sciogliemmo dall'abbraccio e gli presi delicatamente il polso.
Gli alzai la manica e notai che le ferite si erano chiuse, probabilmente grazie alla porzione che mi aveva dato poco prima, ma rimanevano ancora le cicatrici che percorrevano tutto il braccio.
Lo guardai preoccupata.
Lui tirò giù la manica e scrollò le spalle.
Cedric:“Non importa, tranquilla” abbassai lo sguardo, per chiedere scusa.
Tessa:“Credo che debba andare a dormire, ’notte” lo salutai, ma proprio quando mi girai, mi afferrò il polso.
Cedric:“T-Tessa, io non voglio lasciarti da sola, adesso” cercò di dirmi.
Tessa:“Ced, stai tranquillo, sono qui” non so con quale coraggio, gli accarezzai la guancia con la mano e lui mi tenne il polso. Il mio cuore fece un tuffo, non riuscii ancora a spiegarmelo.
Cedric:“Ma...” cercò di controbattere.
Tessa:“È tutto apposto” gli feci un sorriso tenero e lui ricambiò difficilmente.
Tessa:“Adesso dormiamo” lui annuì.
Cedric:“Aspetta...” colta alla sprovvista, sentii le braccia del ragazzo circondarmi un'altra volta. Lo abbracciai anche io, ci salutammo ed andai a stendermi sul letto.
Cosa era successo?_____________
Che tenero che è Cedric! COMUNQUE! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto 💛
Comunque mi sono accorta che non ho mai niente da dire nell'angolo autrice... Vabè lo metto comunque perché fa figo... AHAHAHAH
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The Bravest Boy ➵Cedric Diggory
FanfictionTessa Jorkins, Tassorosso in tutto e per tutto, intraprende il suo primo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Nei primi giorni di scuola, la nostra protagonista, conoscerà l'ambiente in cui si ritrova a vivere, ma saranno sconvolti d...