Ragazzi divergenti

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Mi scontrai con un Serpeverde e una Corvonero. Lui era pallido in volto, capelli neri in un ciuffo disordinato e occhi azzurri; lei aveva i capelli biondi e gli occhi marroni.
Tessa:“Scusate” i due si guardarono negli occhi, poi si rigirarono verso me.
Serpe:“Ehm... No niente, io sono Campbell Smith” mi porse la mano.
Tessa:“Tessa Jorkins, chiamami Tes”
Campbell:“Tu chiamami Camp”
Corvo:“Io sono Reyna Goldstein, piacere” le strinsi la mano.
Tessa:“Goldstein? Io... Ho già sentito dire questo cognome” lei sorrise.
Tessa:“E anche Smith”
Campbell:“Gli Smith sono discendenti di Tosca Tassorosso, sono l'unico finito in Serpeverde, per ora” sembrava che ne andasse fiero, niente in contrario.
Tessa:“Ah, wow”
Reyna:“Non so dove potresti aver sentito il mio cognome, forse perché hai letto Storia della Magia e hai visto...”
Tessa:“Tu sei parente di Tina e Quennie (?) Goldstein!”
Reyna:“Sì, esatto” confermò.
Campbell:“Ehm... Stai bene... Tessa?” forse notò le cicatrici o il pallido volto che mi ritrovavo.
Tessa:“Sì, alla grande, benissimo, grazie” passarono due serpi che diedero uno strattone al ragazzo, sogghignando.
Campbell:“Ora basta! Dovete smetterla!” impugnò la bacchetta.
Serpe1:“Che ci fai, se no? Chiami i tuoi parenti Tassorosso?”
Tessa:“EHY! Mi sento presa in causa! Cosa c'è che non...” prima che potessi finire la frase, Camp lanciò un Rectumsempra e i due erano caduti a terra dalle risate.
Reyna scoppiò a ridere e i due chiesero pietà. Camp finì la vendetta e i due scapparono.
Campbell:“Dicevamo?” risi.
Reyna:“Hai impegni? Noi andiamo in giardino, adesso. Se vuoi venire...” mi propose, pensai ad Helene, ma poteva aspettare.
Tessa:“Ok, va bene” ci incamminammo in giardino e loro mi raccontarono che erano amici dalla nascita e lui era preso di mira vista la sua divergenza in fatto di casata. Lei non era molto sveglia, ma era finita in Corvonero. Erano del secondo anno ma ne dimostravano almeno del terzo.
Camp:“E tu... Cosa sono quelle cicatrici?” mi incupii e Reyna diede un colpo secco col gomito, dritto nelle costole di Campbell.
Reyna:“Non farci caso, una cosa odiosa di Camp è che nota ogni minimo dettaglio di ogni persona” mi saltarono in testa mille cose spaventosamente vere che poteva capire, come Sherlock Holmes.
Tessa:“A-ah... Ehm... Che forte... Aspetta ma tu sei... Tu puoi leggermi...” lui annuì, con un sorrisetto in volto.
Campbell:“Tranquilla, non lo faccio mai, dopo che ho scoperto cose... Da paura” Reyna rise, non dissi niente.
Campbell:“Così ho imparato a guardare invece che leggere”
Reyna:“E fa comunque paura” ammise.
Tessa:“Ma è impossibile apprendere l'arte della Legilimanzia da così giovane” lui parve offeso, sbuffò.
Campbell:“Nessuno ci crede, tutti credono in ciò che è già successo. Perché è così difficile pensare che possano capitare cose nuove?” arrossii, poi lui mi sorrise dolcemente come se niente fosse.
Molte persone li scanzavano, ma a me piacevano.
Reyna:“Da quanto sei qui?”
Tessa:“Primo anno”
Campbell:“Ah, non ti ho vista allo smistamento, non ho sentito neanche la tua mente” sgranai gli occhi.
Tessa:“Hai detto che non leggevi più in...”
Campbell:“A volte ci sono talmente tante voci che non riesco a controllarlo... Difficile capire chi pensa cosa”
Reyna:“Così, tu conosci Helene, siamo compagne di stanza” io sorrisi.
Tessa:“È stata la prima che ho conosciuto qui” fu bello ricordare il primo giorno quando salii su quel treno.
Reyna:“Aah! Camp! È lei!” disse dando una pacca all'amico.
Campbell:“Oooooh! Adesso torna!” sgranai gli occhi, Helene non poteva avermi fatto questo. Non lei.
Tessa:“Eh-ehm... I-io cosa?” balbettai spaventata.
Campbell:“Tutta la scuola si chiede cosa ti è successo, non ti avevo mai vista ma sentivo dire di ‘questa ragazza che aveva le...’ ” Reyna gli tirò un'altra gomitata.
Reyna:“Insomma, si parla di te in giro, Helene ci ha spiegato che in ippogrifo ti ha attaccata quando eri andata in giardino con lei... Insieme a Cedric e Lee, ma Jordan non se lo ricorda” sorrisi, di sicuro lo avrà sentito da Alice o da Lucy.
Tessa:“Eh già, sono proprio io! La... Ragazza attaccata da un... Ippogrifo, esatto” continuai senza quel modo in gola.
Campbell:“Deve essere stato doloroso! Perché, insomma, hai le cicatrici anche sul collo, mi spiace” mi sfiorai il collo e sorrisi.
Tessa:“Sai, c'è una brava persona che mi ha detto di smetterla di preoccuparmi di queste. Sto cercando di farmele piacere” loro annuirono, come se fossi stata una celebrità.
Reyna:“Bè, ci stai bene! Anche l'occhio ci sta bene” l'occhio?!
Tessa:“L-l’occhio?! S-scusate, devo proprio andare, ci sentiamo!” mi alzai e corsi dentro il castello.
Con il respiro affannato, arrivai in un bagno e il mio sguardo viaggiò immediatamente su uno specchio.
Mi avvicinai, un po' esitante, mi specchiai: una parte dell'occhio su cui era passata la cicatrice era diventata bianca e le macchie che di solito erano marroni, lì erano grigie. Mi venne un nodo in gola: non potevo averlo notato solo ora, non era possibile... Eppure, la ‘ferita’ sull'occhio si era formata solo adesso. C'era solo una sottile linea grigia a delimitare l'iride dal resto dell'occhio. Perfetto, avevo un'occhio marrone e grigio.
Uscii dal bagno, dovevo sentire Helene. La trovai per un corridoio, con un'altro ragazzo.
Tessa:“Hele! Ho bisogno di parlare, adesso” dissi avvicinandomi a lei, che mi sorrise.
Helene:“Tes! Ciao, lui è Kyle Ronson” mi presentò il suo amico, ma non volevo farmi vedere così.
Tessa:“Tessa Jorkins, piacere, bene ora vieni, Helene!” le presi il braccio e la trascinai lontano da lui, che rimase allibito.
Helene:“Cosa c'è, adesso?!” chiese impaziente.
Tessa:“Guardami!” le indicai l'occhio, dopo un attimo di silenzio, sorrise impressionata.
Tessa:“P-perchè sorridi?!” le domandai insicura.
Helene:“Tes, non hai capito cosa significa?” scossi la testa.
Helene:“Quello ce l'hanno avuti moltissimi maghi e streghe, è come un marchio, un marchio che ti consente di essere più forte di tutti noi! Non lo hai letto?” domandò accigliata.
Tessa:“Cosa? No! Ma di che stai parlando?”
Helene:“Tu sei unica, sei un insieme di Animagus e Lupo mannaro, sei potente. Quello, quello è più un’ avvertimento per chi ti sta accanto! Altri hanno avuto questa specie di occhio... Grindelwald ad esempio. Alcuni dicono che se l'è fatto durante un combattimento, altri invece...” sgranai gli occhi.
Tessa:“Grindelwald?!” gridai.
Helene:“Non vuol dire che diventerai pericolosa!” La guardai con in volto un punto interrogativo.
Helene:“E comunque, è una leggenda, una diceria”
Tessa:“Già, come gli dei dell'Olimpo, magari esistono, magari no, chi può dirlo” mi dissi più per calmarmi. Alzai lo sguardo su Helene.
Helene:“Chi?”
Tessa:“Cosa...? O mio Dio. Gli dèi dell'Olimpo, i miti... Zeus, Poseidone, Ade... O andiamo!”
Helene:“Ehy! Io non ho parenti Babbani!” si scusò.
Tessa:“Sì, ma gli dei... Oh, signor... Remus, ciao” Lupin mi si presentò davanti.
Lupin:“Ciao, Tessa. Ehm... Remus Lupin” si presentò ad Helene.
Helene:“Helene Lovegood”
Lupin:“Tessa, devo dirti una cosa. Adesso”

Eehhii!!! Ciao, come vi sembra questo capitolo? Spero che vi piaccia 💛 secondo voi cosa può essere successo?
E i nuovi amici di Tessa? Certo, l'origine del nome di Campbell lo capiscono in pochi eh (W gli Stormer) ahahah.
Detto questo, ci vediamo!

The Bravest Boy ➵Cedric DiggoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora