Si ricomincia

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Terzo anno. Era appena cominciato, mi ero fatta nuovi amici e nemici, avevo imparato a ignorare tutte quelle dicerie su di me grazie a Reyna e Campbell, ero diventata inseparabile da Helene - che non smetteva di dirmi che ‘Me l'aveva detto’ che Cedric era così... Così! - ed ero ancora molto legata a Will, ma ogni volta che c'era Ced nei paraggi, mi allontanavo. Eh già, la seconda fu un anno di cambiamenti.
Ma per me, il terzo anno, non prometteva bene, me lo sentivo.

[...]

Tessa:“No, Hele, non è possibile!” le ripetei un'altra volta.
Helene:“Sì, invece! Tu non eri lì, al contrario di tutti! Sul muro c'era chiaramente scritto che la Camera Dei Segreti è stata aperta!” sibilò sottovoce.
Tessa:“E quindi dovrei credere che esista un luogo all'oscuro di tutto che nessuno ha mai visto e oltretutto è stato riaperto dopo anni?!” lei annuì vivacemente.
Helene:“Tess, è pericoloso, dobbiamo stare attente, soprattutto tu! Tu hai un genitore babbano e potresti essere a rischio” disse preoccupata.
Tessa:“Aaah, e va bene... Farò attenzione, ma ora puoi calmarti?!” sbuffai stanca.
Helene:“Ok... Ci vediamo dopo” fece prendendo la sua borsa coi libri e andandosene.
Tessa:“Salutami Lee!” le dissi, sapendo che stava andando dal suo ragazzo.
Mi alzai e feci la stessa cosa di Helene, prendendo la borsa e dirigendomi verso la sala comune.
Ormai tutti i ragazzi di tutte le case viaggiavano in gruppo quando dovevano spostarsi per il castello, ma io ero l'unica che continuava ad andare da sola: l'idea più stupida che potessi scegliere quel giorno.

Svoltai verso un corridoio, ma mi accorsi che uno strano fruscio risuonava dall'altra parte della parete.
Mi fermai e accostai l'orecchio al muro. Il sangue mi si gelò, ma qualcosa mi diceva che dovevo vedere cosa fosse, non coraggio, ma stupidità.
Avanzai lentamente, stringendo entrambe le mani alla cinta della borsa che tenevo su una spalla.
Arrivai quasi in fondo al muro, mi sporsi lentamente per vedere cosa fosse e il cuore fece un tuffo: un enorme ammasso di squame si trovava davanti a me, trattenni il fiato, tentai di tornare indietro, ma feci troppo rumore e sentii la creatura voltarsi, senza però non vederla, essendo ormai dall'altra parte del muro; poi accadde tutto velocemente: capii che l'essere era pronto ad inseguirmi, così mi voltai ed iniziai a correre, senza guardarmi indietro, urlando spaventata.
La sentivo ormai talmente vicina che non pensai più: mi gettai in avanti, sentendo i miei arti come spezzarsi, poi il pelo marrone crescere e gli artigli sporgere dalle zampe.
Ero stupita, ma continuai a correre, riuscendo anche a distaccarlo, credo.
Appena ne ebbi l'occasione, mi buttai dentro un'aula vuota, ritrasformandomi all'istante, con tutti gli abiti interi. Respiravo a tentoni, ma riuscii a reprimere con forza la cosa che cercava di aprire la porta.
Appena sentii che questa si stava spostando, uscii lentamente, senza vedere più nessuno in giro, ma dovevo andarmene di qui.
Appena misi un piede fuori dalla stanza, cominciai di nuovo a correre il più veloce possibile, ma subito svoltato un angolo, mi ritrovai davanti due agitatissimi - probabilmente per l'urlo che avevo tirato poco prima - Will e Cedric; senza esitare, li afferrai entrambi per un braccio e li costrinsi a correre, trascinandoli. Loro, evitando le domande, mi seguirono finché non fummo dentro la sala comune, stranamente vuota.
Ci accasciammo per terra e li lasciai, cercando di recuperare il respiro regolare.

Una volta ripreso il controllo, ci alzammo e loro si guardarono scioccati.
Alzai la mano, riprendendo la loro attenzione.
Tessa:“Posso spiegare” dissi infine.
Will:“No... Tu devi spiegare. È diverso” disse ironicamente.
Tessa:“Stavo tornando dalla biblioteca... Da sola, e sapete che mio padre è un babbano, anche se porto il cognome di mia madre” loro trattennero il fiato.
Will:“Per la barba di Merlino... E hai visto il colpevole?” chiese scosso.
Tessa:“Bè, tecnicamente dovrei averlo visto, ma in pratica no” entrambi aggrottarono la fronte.
Cedric:“Vai al punto” mi incitò.
Tessa:“Ti è cambiata notevolmente la voce” affermai sorpresa, ma mi fulminò con lo sguardo.
Tessa:“Ho sentito un rumore... Come un fruscio, così sono andata a vedere cosa fosse, sembrava enorme e avevo paura...” ridussi inquadrando nel pensiero ciò che era accaduto poco prima.
Will:“Perchè lo hai fatto?!” domandò istericamente.
Cedric:“Istinto animale” scherzò riguardante il mio essere un lupo mannaro.
Tessa:“Prova a ridirlo e ti sbrano vivo” lo minacciai: non parlavamo da mesi e si era creato un certo odio, causato dal litigio di due anni fa.
Cedric:“Mi fai vedere i denti?” tirai fuori la bacchetta, ma Will si piazzò davanti all'amico.
Will:“Avanti, smettetela! Siete due idioti! E tu smettila di offenderla!” fece dandogli un pugno sul braccio, non troppo forte.
Sorrisi e ricominciai a spiegare.
Tessa:“Comunque, sono andata a dare un'occhiata, ma la cosa era girata... Non sono neanche riuscita a capire com'era il muso perché stavo già correndo e poi... Mi sono trasformata” confessai, loro mi guardarono subito impressionati.
Cedric:“Non è possibile” obbiettò.
Will:“Come hai fatto?”
Tessa:“Non lo so! Forse perché avevo paura, forse perché mi sono gettata in avanti sapendo che o ce l'avrei fatta o avrei dovuto per forza farcela, ma sono sicura che dopo essermi messa al sicuro in un'aula vuota, mi sono ritrasformata con tutti gli abiti addosso” i due non seppero che dire, poi dopo un po', Cedric parlò.
Cedric:“Questo è segno che potresti avere ereditato dal tuo aggressore il suo essere animagus” pensò a voce alta.
Will:“È pazzesco, qualunque cosa sia... Ed è pazzesco che tu sia viva e che ci abbia salvati” quasi esclamò sorridendo.
Tessa:“Non vi ho proprio salvati, ma come potevo lasciarti andare in caso di alto pericolo?” gli domandai ricambiando il sorriso.
Will mi venne incontro e ci abbracciammo velocemente.
Quando ci separammo, notai lo sguardo perso e imbarazzato di Cedric, che svogliatamente si decise a dire qualcosa.
Cedric:“Bè... Grazie Tes” mi ringraziò infine, gli accennai un leggero cenno col capo.
Will:“E adesso? Tu non puoi tornare là fuori: quel coso ti cercherà ovunque tu vada e tu non sai neanche cosa sia!”
Tessa:“Non è detto che mi continui a cercare se l'ho seminato una volta, magari ci rinucia”
Will:“È pericoloso! Scommetto che Helene te l'ha detto”
Cedric:“Ti senti ancora con Helene?” si intrufolò lui.
Tessa:“Problemi?”
Cedric:“Tu sei il problema!”
Tessa:“Non il tuo problema!”
Will:“Basta! Così non ce la faccio più! Vedete di fare la pace una volta per tutte perché io non resisterò un'altro anno con voi due che bisticciate e vi avverto! Se continuerete così, non starò né dalla parte di uno, né di quell'altra” esplose interrompendoci.
Sbuffai e mi diressi verso il dormitorio femminile, ma Cedric mi fermò prendendomi il braccio.
Guardò Will, che gli fece segno di continuare.
Cedric:“Sono contento che tu non sia stata pietrificata come gli altri” disse un po' esitante.
Tessa:“Spero bene... ” sospirai.
Lui mi lasciò il braccio, quasi disprezzante, e me ne andai.

Era adesso che dovevo mettere in atto il mio vantaggio di essere lupo mannaro, dovevo imparare a sfruttare ogni singolo vantaggio di questo enorme difetto: per sopravvivere.

***

What can I say? I'm Survivin'.

È uscito il video di Survivin' alle 18:00 yeeeeh, ero troppo curiosa (solo che rip non riesco a metterlo)

Comunque, ciao a tutti! Sono tornata con un nuovo capitolo!!! Spero che questo grande avvenimento storico vi sia piaciuto e ditemi che ne pensate! Ho fatto questo ritardo enorme perché volevo scrivere solo quando avrei avuto una Musa Ispiratrice a cantarmi in camera, quindi quando avevo una certa passione a riprendere, forse è tornata, forse è stata solo una scintilla... Comunque sia, ecco qui il capitolo che tanto aspettavate - spero, almeno.

MA NON SONO UNA CHE PARLA TANTO NELLO SPAZIO AUTRICE, QUINDI CIAO😂💛

The Bravest Boy ➵Cedric DiggoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora