Guardai Remus, accigliata e sorpresa.
Tessa:“Di che si tratta?” lui guardò Helene.
Remus:“Lei è... Lei lo sa?” domandò sussurrando.
Tessa:“Sì, tutto”
Remus:“Il lupo che ti ha attaccata... L'abbiamo trovato” spalancai gli occhi e la bocca.
Remus:“Se mi volete seguire...” era più un ordine, che un invito. Io ed Helene ci guardammo e lo seguimmo.
Remus:“Sono arrivati adesso, gli Auror. Lo hanno portato ad Azkaban e qualche soggetto del ministero lo sottoporrà a degli esami” parlò, mentre si avvicinava velocemente a degli uomini.
Ci fermammo davanti a loro.
Uno era alto ed era di colore, vestito con abiti dall'apparenza di origine africana, asiatica o quel che era. L'altro, invece, era poco più basso, con dei ciuffi grigi e si teneva su un bastone, per non parlare del naso rotto e delle mille cicatrici e... Dell'occhio finto.
Remus:“Lei è Tessa Jorkins, Kingsley Shacklebolt e Alastor Moody” ci presentò.
Remus:“Lei è la sua amica Helene Lovegood, naturalmente è al corrente di tutto” l'uomo che credo si chiamasse Kingsley mi sorrise gioviale, mentre Moody mi squadrò da capo a piedi, il suo occhio magico rimaneva fisso sulla mia iride Grigia/bianca.
Tessa:“Piacere” alzai una mano, in segno di saluto, Shacklebolt e Moody ripeterono il gesto.
Moody:“Bene, abbiamo identificato e catturato il lupo che ti ha aggredita, si chiama Taurus Mortshire” annuii. Lo volevo morto. Volevo ferirlo, volevo fargli del male e poi ucciderlo lentamente.
Moody:“Abbiamo scoperto che ha cercato di fare infrazione nel castello per poter rubare qualcosa. Era un criminale, ricercato” lo guardai accigliata.
Tessa:“E come poteva pretendere di entrare qui?” chiesi stupita.
Shacklebolt:“Non lo sappiamo” concluse.
Tessa:“E l’elfa?” continuai.
Moody:“Le abbiamo fatto delle domande, abbiamo scoperto che era la servitrice di Mortshire e al suo richiamo è tornata da lui. Silente ha provato a farla cambiare, da quando lavora ad Hogwarts, ma non c'è stato modo di fermarla, quella sera. E quando è andata da lui, ha capito che era mal intenzionato ed è stata punita” Helene era senza parole, ma finalmente le trovò.
Helene:“Un elfo che disobbedisce? Roba da matti!”
Lupin:“Ci sono sempre delle mosche bianche, nel mondo, perfino nel loro” spiegò Remus tranquillamente.
Tessa:“E... So che è differente la questione, ma nell'ultima Luna piena, prima della trasformazione, ho guardato Cedric Diggory in faccia e si è espansa una luce accecante... Come se...”
Shacklebolt:“Luna e sole si scontrassero. Alastor, non è possibile” lo guardò sconvolto.
Moody:“No, no, impossibile... È solo una vecchia leggenda, come i Doni della morte” non capivo di cosa parlassero.
Moody:“Sei proprio sicura che sia successo?”
Tessa:“S-sì, sicura. Perché?” mi ignorò, guardò Remus.
Moody:“Dobbiamo dirlo a Silente. Saprebbe come comportarsi” la testa si appesantì di troppe domande.
Helene:“Di che leggenda sta parlando?” chiese la bionda a Moody.
Shacklebolt:“Si racconta di un’unione più potente di un legame di sangue. Con un solo sguardo, un individuo riesce a proteggere una persona a cui tiene. È più semplice di quanto crediate, ma è solo una leggenda”
Lupin:“Ma hai visto l'occhio?” disse accigliato.
Lupin:“È la conseguenza dell'Unione. È vero”
Tessa:“La conseguenza di cosa? Perchè Cedric allora non ce l'ha?”
Helene:“Perchè non si nota, ha gli occhi grigi” spiegò il Corvo.
Moody:“E adesso tutto si spiega” rimasi scioccata.Salutai i presenti e corsi via, non sapendo il motivo, avevo bisogno di dirlo a Cedric.
Lo trovai nella sala comune.
Tessa:“Ced! Andiamo! Dobbiamo andare da Silente” lui, preoccupato, non si mosse.
Tessa:“Forza!” gli afferrai il braccio e lo trascinai verso l'ufficio di Silente.
Cedric:“Tess! Tessa, adesso fermati e dimmi...”
Tessa:“Te lo dirò una volta da Silente”
Una volta davanti alla porta, sperai che fosse lì.
Bussai e fortunatamente mi diede il permesso di entrare.
Silente:“Tessa, Cedric, che bella sorpresa” ci sorrise.
Tessa:“Professore, io... Hanno...” dissi affannando.
Silente:“Trovato il tuo aggressore. Sono molto contento” completò la frase tranquillamente.
Tessa:“Sì, ma c'è dell'altro” gli raccontai tutto, lui rimase sorpreso da ciò che gli avevo detto, ma mi diede ragione.
Cedric:“No, no, frena un secondo, Tes. Vuoi proprio dirmi che io e te siamo veramente legati?” riflettei su come rispondere.
Tessa:“Bè... Sì” fu l'unica cosa che uscì dalla mia bocca.
Lui scosse il capo freneticamente.
Cedric:“Tutto... Tutto ciò non ha un senso...” disse allontanandosi piano piano, diretto alla porta.
Cedric:“Non può essere vero. Io non ho fatto alcun incantesimo e... Scusate, devo andare” aprì la porta ed uscì, quasi spaventato.
Tessa:“Cedric, no! Aspetta!” mi voltai verso Silente, alzò il braccio come per dire che potevo andargli dietro, gli sorrisi e scomparvi dietro la porta anche io.
Cedric era ancora in fondo alla scala a chiocciola, mi catapultai goffamente verso di lui.
Cedric:“No, Tes. Mi dispiace, ma non ho niente a che fare con incantesimi o robe del genere” fece sorpassando il gorgoyle di pietra.
Tessa:“Ma... Cosa c'è che non va in questo?! Non è niente di...”
Cedric:“Male? Sei proprio sicura che non sia proprio niente di male?” domandò a qualche metro da me.
Tessa:“Ok, forse ci sono dei contro, ma non è colpa mia se siamo uniti e... Ti sogno la notte, con il necessario bisogno di sapere se ti ho fatto male o ti ho ucciso!” gridai.
Cedric:“Senti, puoi lasciarmi in pace? Basta, ti prego. È finito adesso, non dobbiamo più rispondere a niente. Mortshire è stato catturato, tu sei protetta da non so cosa creato da me e hai le tue risposte! Adesso, ti supplico, voglio vivere una vita normale” il mio cuore batté forte, negativamente. Non poteva averlo detto veramente. Non lui, non Cedric, non uno dei miei primi amici ad Hogwarts.
Tessa:“Perchè essere maghi vuol dire condurre una vita normale! Priva di tutti i rischi! Se fossi un ragazzo più coraggioso, non faresti così. Tu mi hai dato una protezione, non io a te. Non è colpa mia se siamo uniti!”
Cedric:“Colpa? Oh, adesso è una colpa. Ti ho aiutata, basta. Tes non sono un eroe, non sono un Auror o roba del genere. Sono solo un ragazzo. Quindi, te lo chiedo per l'ultima volta: lasciami stare” dopo quelle dolorose parole, si voltò e se ne andò. Mi lasciò lì, con l'amaro in bocca, a fissarlo scomparire dietro una rampa di scale.
Fu questo l'ultimo avvenimento memorabile del primo e del secondo anno. Perché da lì la mia vita fu una qualunque, rinunciai persino alle lezioni con Remus. L'unica cosa a tenermi su era sapere che un nuovo ragazzo più sfortunato di me era a scuola già da un anno e si chiamava Harry Potter.Scusate il ritardo! Mi ero scordata di pubblicare🤪
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The Bravest Boy ➵Cedric Diggory
FanfictionTessa Jorkins, Tassorosso in tutto e per tutto, intraprende il suo primo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Nei primi giorni di scuola, la nostra protagonista, conoscerà l'ambiente in cui si ritrova a vivere, ma saranno sconvolti d...