|Help... You?|
Il viaggio in macchina fu più lungo di quanto avessi potuto immaginare e la pistola puntata nel fianco destro non mi aiutò di certo a distrarmi con qualcosa.
I tre ragazzi non avevano parlato nemmeno una volta e a parte qualche occhiata lanciata dietro dal più alto dei ragazzi, solo il moro accanto me mi aveva costantemente tenuta d'occhio.L'auto si fermò dopo quasi quaranta minuti davanti ad una saracinesca abbassata, che sembrava l'ingresso di un deposito abbandonato. Rimasi immobile non volendo far alterare ancora di più il ragazzo moro e aspettai che mi dicesse cosa fare, così dopo un suo cenno lo seguii scendendo velocemente dalla macchina.
Nj: <Aspetta qui, noi parliamo con Yoongi.> disse il ragazzo lanciando un'occhiata veloce nella mia direzione.
Il ragazzo azzurro intanto aprì una porta accanto alla saracinesca ed entrò sparendo nel buio del magazzino. Sospirai e mi guardai intorno per cercare di capire in che zona della città mi trovassi, ma intorno a me c'erano solo campi di grano e un boschetto lungo la strada, che circondava anche la piccola struttura rendendola poco visibile.
I miei occhi si fermarono automaticamente sul ragazzo che era rimasto accanto a me per tutto il viaggio. Ora vedevo molto meglio il suo viso e potevo anche notare alcuni suoi particolari come ad esempio la piccola cicatrice sulla guancia sinistra o il piccolo neo sotto al labbro inferiore. Una cosa era certa: tanto faceva paura, tanto era bello.Una bellezza sprecata...
Jk: <Hai finito di fissarmi? Mi infastidisce.> disse girandosi di lato.
Subito distolsi lo sguardo, puntandolo a terra a fissare le scarpe e borbottando uno flebile 'scusami'. Il moro sbuffò e si appoggiò alla macchina, continuando a tenermi d'occhio.
Jk: <Secondo Taehyung sei una spia, ma si vede lontano un miglio che sei solamente una puttana.> Disse con finto divertimento.
Strinsi i pugni ancora legati tra di loro e lo guardai infastidita. È vero che qualche ora prima avevo provato ad esserlo, ma era andato tutto in fumo appena qull'uomo mi aveva toccata, quindi in teoria non aveva nessun diritto per chiamarmi così.
Stetti per rispondere quando l'azzurro, che ora avevo capito essere Taehyung, chiamò il moro dicendogli di portarmi dentro.Jk: <Andiamo.> Mi prese per un braccio e mi tirò, facendomi inciampare un paio di volte lungo la strada.
Il deposito si rivelò essere davvero abbandonato, dalle pareti rovinate alle luci che a volte sfavillavano. Il lato destro era occupato da due auto nere, un SUV come quello su cui ero salita poco prima e un'altra più piccola, probabilmente molto più lussuosa. Infondo invece, erano stati sistemate a cerchio due divani e alcune poltrone un po' rovinate, due delle quali erano occupate da delle facce nuove. Il moro mi spinse in mezzo ad esse, bloccandomi davanti ad un ragazzo dai capelli nero pece.
Yn: <Spiegatemi come mai mi avete portato una randagia.> chiese infastidito, mentre una smorfia mi scappò a quell'aggettivo.
Th: <Ci ha visti sparare a Kang Woojin.> disse con tranquillità.
Guardai l'azzurro stupita. Kang Woojin era un politico alle prime armi che aveva già raggiunto alti livelli, tutti i tg l'indomani avrebbero riportato la notizia della sua morte.
Yg: <E perché l'avete portata fin qui?> chiese guardandomi fisso negli occhi.
Nj: <Secondo Taehyung potrebbe essere una spia->
Jk: <Ma è solamente una puttana.> lo corresse il moro, tagliando il discorso del viola.
<Vi ho già detto che sono passata di lì per caso, io non ne sapevo niente!> dissi cercando di convincerli.
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Set Me Free || M.Yg
Fanfiction[♛] SMF - Loved by a Killer Kim Dae è una ragazza di venticinque anni dalla vita molto difficile. La malattia della madre e i problemi economici della famiglia non le permettono di vivere la sua giovane età a pieno e questo la porterà a fare molte s...