Cap.14

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|Trouble?|

Erano ormai passati più di tre giorni dall'ultima missione a cui avevo preso parte assieme ai ragazzi e da allora avevo sentito solamente Hoseok, che si voleva assicurare stessi bene.
Come promesso il corvino mi aveva dato la parte dei soldi che mi spettava e grazie a essi ero riuscita a pagare una grande parte degli arretrati all'ospedale.

Il martedì sera, come d'abitudine, ero andata a trovare mia madre. Il tempo trascorso con lei era passato molto lentamente: le sue condizioni non erano delle migliori, a volte faticava a parlare o le veniva l'affanno, anche se aveva cercato in tutti i modi di nasconderlo.
Durante la serata, non volendo farla preoccupare, non le avevo raccontato nulla dei miei due licenziamenti e ovviamente non le avevo raccontato nemmeno dei ragazzi.
Mi aveva posto comunque molte domande sulla provenienza dei soldi, ma io avevo sempre sviato cambiando argomento. Dall'altro canto invece, il dottor Kang non mi aveva chiesto nulla, aveva preso i soldi e con un sospiro se n'era uscito con un semplice 'non voglio saperne niente'.

Questa mattina invece, sono uscita di casa per andare a fare colazione assieme a Joojin in una piccola caffetteria che si trovava infondo alla via del mio quartiere e dopo quasi un'ora ci siamo incamminati verso il bar per iniziare il nostro turno.

<Ciao Cody, il signor Seng ti tiene ancora a stecchetto con il cibo?> chiesi alla piccola palla di pelo che era corsa verso di me.

Mi abbassai ad accarezzargli la testa dopo un suo guaito di tristezza, facendo così tintinnare il piccolo campanellino dorato appeso al suo collare verde. Scodinzolò allegro girandoci attorno per alcuni minuti, poi si andò a sdraiare sotto al bancone, come suo solito.

Il turno trascorse fortunatamente in modo tranquillo: i clienti entravano e uscivano di continuo e le ore passavano abbastanza velocemente, fino ad arrivare a pochi minuti prima della chiusura. Solo un cliente restava da servire e poi avremmo finalmente chiuso per la pausa pranzo.

Jj: <Vuoi che prenda io il suo ordine?> chiese mentre mi guardava pulire il bancone.

<No, stai tranquillo, finisci pure di sistemare.> dissi pulendomi le mani nel grembiule e afferrando il taccuino su cui appuntavo i vari ordini dei clienti.

<Salve, oggi è solo?> sorrisi ad uno dei nostri clienti abituali, che di solito era accompagnato da un amico.

Il ragazzo non dimostrava più di trent'anni, i capelli rosso ramati spuntavano da sotto il berretto nero abbassato creando contrasto con il suo viso pallido, mentre un tatuaggio gli decorava il collo.

X:<Già, oggi è una giornata un po'... complicata, possiamo dire.> mi rivolse un sorriso tirato che mi fece capire.

Annuii cercando di cambiare argomento per non risultare troppo invadente. Probabilmente era teso perché era successo qualcosa, forse collegato anche alla mancanza del suo amico.
Oppure sta semplicemente poco bene... Pensai stanca. Stare con Yoongi mi aveva portato ad analizzare e sondare tutte le persone con cui conversavo, praticamente a stare sempre in guardia, e a volte ciò creava paturnie o film mentali che mi portavano a inutili preoccupazioni

<Le porto il solito?> chiesi accorgendomi di essere stata tutto il tempo lì impalata con il blocchetto in mano.

X: <Oggi no. Prendo un caffè nero con ghiaccio.> disse rivolgendomi un sorriso di cortesia.

Tornai al bancone e dopo aver portato la bevanda fredda al ragazzo, continuai ad aiutare Jj a pulire il locale. Dopo un paio di minuti però, il signor Seng richiamò la mia attenzione chiedendomi di alzare per lui il volume della televisione, volendo ascoltare le novità del giorno al Tg.
Mentre ascoltavo disinteressata le notizie, feci cadere sul pavimento un pezzetto di carne avanzata da uno dei cliente della mattina e, senza farmi sentire dal signor Seng, chiamai Cody che scodinzolò felice appena vide il succulente boccone che gli avevo dato.

Set Me Free || M.YgDove le storie prendono vita. Scoprilo ora