Cap. 21

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|Cold feelings|

Yg: <Yaaahh!> urlò il ragazzo fermando le risate della guardia che con il piede mi aveva rispinto in acqua.

Ero nervosa. Mi sembrava di essere tornata ai tempi del liceo, quando mi versavano addosso le loro bevande appiccicose durante il pranzo e io ero costretta a girare per scuola con la divisa da ginnastica. Odiavo quella sensazione e per questo motivo fui davvero felice di vedere Yoongi.

Incrociammo lo sguardo per un istante e la mia espressione spaventata fece scattare qualcosa in lui. Compassione, senso di colpa, protezione, ira.
In sole due falcate si avvicinò alla guardia Yoohe e afferrandolo per il colletto del giubbotto gli tirò un pugno che fece cadere entrambi a terra. Le cose degenerarono. Gli amichetti del ragazzo intervenirono, trasformando quello scontro equo uno a uno in qualcosa di ingestibile per Yoongi.

Per questo appena riuscii a uscire dalla piscina corsi verso Yoongi, afferrandolo per un braccio e allontanandolo dal gruppo prima che succedesse qualche casino che avrebbe complicato troppo la situazione.
Il corvino però fece per ricominciare, così mi misi davanti a lui e stringendogli i polsi gli intimai di fermarsi. <Smettila, la cosa non va a tuo favore.> dissi cercando di fargli tornare la ragione.

Il corvino non mi rispose, semplicemente scosse la spalla per liberarsi dalla mia prese e finalmente si decise a lasciar perdere.

Yg: <Andiamocene, prima che la loro puzza mi faccia svenire.> si spostò seguito da me.

Una volta fuori dalla villetta, le mie orecchie poterono finalmente sentire la calma e il silenzio che tanto gli mancavano, mentre Yoongi d'altro canto era tutto fuorché calmo. Si appoggiò alla macchina e con le mani tremanti dal nervosismo si accese una sigaretta, come per scaricare la tensione che aveva accumulato.

Era la prima volta che vedevo il ragazzo fumare.
Le lunghe dita stringevano quella piccola stecca bianca come se ne dipendesse la loro vita, mentre le labbra si attorcigliavano in una smorfia ad ogni inalata di fumo.

<Hai esagerato prima.> cominciai, ma il mio tono suonò piú un rimprovero che una normale constatazione. <Sarei riuscita a cavarmela da sola sai?> ironizzai cercando di smorzare la situazione.

Mi posizionai di fronte a lui. Il ragazzo alzò finalmente lo sguardo nel mio e subito dopo iniziò a passarlo lungo tutto il mio corpo, senza preoccuparsi di essere beccato.

Potei notare una strana luce illuminargli gli occhi e un piccolo ghigno spuntare sul suo viso, che però cercò di nascondere voltando lo sguardo da tutt'altra parte. Il suo viso venne così illuminato dalle luci notturne, mentre i capelli neri ne riflettevano alcune rendendo il suo aspetto quasi etereo.

<Che c'è?> chiesi quando tornò a guardarmi.

Yg: <Avrei proprio voluto vedere cosa avresti fatto ad un tipo di quella stazza. Però posso immaginare...> ironizzò anche lui. <Dopo tutto, sei solamente zuppa dalla testa ai piedi.>

<Solo perchè sono più bassa non vuol dire che non possa fargli nulla. Ti devo ricordare che sono riuscita a stenderti l'altra volta?> gli ricordai orgogliosa di me stessa.

Yg: <È stata una mossa sleale quella, ecco perchè hai vinto.> negò la verità.

<In questo mondo non esistono mosse sleali, solo possibilità di vittoria.> imitai il suo tono, sorridendogli in sfida.

Set Me Free || M.YgDove le storie prendono vita. Scoprilo ora