|Identità 2.0|
La mattina dopo mi svegliai grazie alla sveglia che avevo preimpostato sul telefono per le nove in punto, ma decisi comunque di restare a rigirarmi nel tepore del letto per altri dieci minuti.
Era sabato per cui decisi di fare tutto con calma. Dalla camera potevo sentire il leggero russare di Joojin che mi fece capire che stesse ancora dormendo, così quando mi alzai per prepararmi cercai di non fare troppo rumore. Indossai dei vestiti pesanti essendo oggi una giornata alquanto fredda, poi mi spostai in bagno per lavarmi i denti e spazzolarmi i capelli. In quell'esatto momento il campanello della porta di ingresso venne suonato, ma non feci in tempo ad uscita dalla camera che trovai Joojin appoggiato alla porta aperta mentre fissava stranito un ragazzo dalla chioma rossa che riconobbi subito: Hoseok.
Jh: <Chi sei?> chiese non capendo.
Jj: <Chi sei tu?> chiese mentre gli bloccava lo spazio per non farlo passare.
<Hobi! Che ci fai qui?> dissi cercando di calmare la situazione.
Lo sguardo serio del rosso cambiò in un gran sorriso appena mi vide e spingendo via il braccio del mio amico con una spallata, mi venne a salutare in un abbraccio.
Jh: <So che non hai la macchina, così sono passato a prenderti.>
Joojin mi guardò curioso, forse chiedendosi come mai non avessi chiesto a lui un passaggio.
<Sei gentile. Vado a prendere le mie cose, puoi prendermi intanto il borsone per favore, mettilo pure nel baule.> chiesi mentre mi spostavo di nuovo in camera.
Il rosso non perse tempo e dopo averla presa tornò alla macchina, lasciandomi da sola con il mio amico. Decisi di sfruttare questo momento per parlargli.
<Stai tranquillo, tra tutti lui è l'ultima persona di cui ti devi preoccupare.> gli dissi sincera.
Jj: <È uno dei ragazzi che ti sta aiutando?> chiese fissando il ragazzo fuori.
<Sì, lui è il primo che mi ha aiutata... mi fido di lui.> Conclusi.
Jj: <Non mi dirai mai in che modo ti stanno aiutando, vero?> sorrise finalmente, ma sentendo il mio silenzio decise di lasciar perdere. <D'accordo, ma se ti serve qualcosa voglio che mi avvisi. Non voglio ti succeda nulla, hai capito?> disse con sguardo fraterno e io in risposta lo abbracciai.
<Ho lasciato un'aspirina sul tavolo della cucina, sentiti libero di andartene quando vuoi. Ci vediamo lunedì mattina a lavoro!> lo salutai chiudendomi la porta alle spalle, per poi raggiungere il rosso che mi stava aspettando seduto in macchina.
Jh: <Spero di non aver creato problemi tra te e il tuo ragazzo.> disse una volta partiti.
<Tranquillo, Joojin è solo un mio caro amico... il mio unico amico forse dovrei forse dire.> dissi tranquilla.
Jh: <Beh, non so cosa pensi di noi, ma credo che alla maggior parte dei ragazzi piacerebbe esserti amico. E anche a me.> mi sorrise rassicurante.
<Forse dovrei cominciare ad abbassare un po' la guardia con voi. O almeno con alcuni.> dissi facendolo ridere, visto il mio teso rapporto con il più piccolo del gruppo.
<Cosa dobbiamo fare questa volta?> chiesi cambiando totalmente argomento.
Jh: <Sono riuscito a fissare un incontro con KG. Dovevano andarci Jimin e Taehyung, ma Yoongi vuole che tu vada al posto di Jimin.> disse infastidito.
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Set Me Free || M.Yg
Fanfiction[♛] SMF - Loved by a Killer Kim Dae è una ragazza di venticinque anni dalla vita molto difficile. La malattia della madre e i problemi economici della famiglia non le permettono di vivere la sua giovane età a pieno e questo la porterà a fare molte s...