CAPITOLO 12

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Credevo fosse impossibile trascorrere un fine settimana più intenso del precedente. Invece, come spesso ultimamente accade, mi sbagliavo di grosso.
Languire tra la braccia di Claudio, è in assoluto il passatempo che più amo, e credo sia lo stesso anche per lui.
È domenica pomeriggio inoltrato, e noi siamo rannicchiati sul divano vedendo Forrest Gump, il suo film preferito.
Abbiamo momentaneamente archiviato la questione "famiglia", per dedicarci alla conoscenza dei nostri gusti personali. Attività che non sempre in questi due giorni siamo riusciti a portare a termine, vista la sua conclamata abilità nel distrarmi.
Lo osservo mentre fissa lo schermo della TV con espressione incantata, totalmente immerso nella storia.
È bellissimo.
I capelli leggermente arruffati, liberi dalla piega perfetta che quotidianamente, insieme al suo immancabile completo con panciotto, lo trasformano nel rampante Dottor Conforti.
Eppure, il corpo al quale sono avvinghiata da venerdì sera, appartiene a Claudio. Un uomo all'apparenza freddo e distaccato, ma con un cuore che arde di passione e sentimenti profondi.
Infilo una mano sotto la maglia del pigiama improvvisato che indossa, accarezzandogli il petto con la punta delle dita. Le mie labbra scorrono lungo il suo collo, destandolo dalla catatonia procuratagli dal film.

"Non provocarmi."

Mi avverte, bloccando con la sua l'inesorabile avanzata della mia mano.
Rido delle sue parole, così strane se pronunciate dalla sua bocca.

"Sei il mio mentore anche in questo..."

Ribatto, tornando ad accarezzare la sua pelle.

"Stai minando il mio autocontrollo..."

Bisbiglia al mio orecchio, sfiorandomi poi le labbra con le sue. Approfondisco il bacio, mentre il desiderio di averlo mi pervade ancora una volta impetuoso.
Ricordo il nostro primo bacio, nel suo ufficio in Istituto. Lessi nei suoi occhi quanto stesse per accadere, ma quando successe rimasi ugualmente sorpresa e frastornata. Potrei, per certi versi, consideralo il mio primo vero bacio, poiché mai prima di quel momento avevo provato simili sensazioni. Le stesse, che a distanza di mesi, continua a suscitarmi anche solo con un semplice sguardo.
Le sue mani si stringono sui miei fianchi, facendomi sdraiare sotto di lui.

"Ti desidero sempre.."

La sua voce roca s'infrange sulla mia bocca, che acciuffa in un bacio che come sempre mi destabilizza.

"Anch'io."

Affondo le dita tra i suoi capelli morbidi, in completa balia del suo tocco rovente sulla mia schiena.
Mi sfila con estrema facilità la sua maglia, l'unico indumento che indosso. Adoro sentire i suoi vestiti a contatto con la mia pelle: hanno il suo stesso profumo. Claudio poi non fa che ripetermi quanto per lui sia una visione eccitante, facendomi di conseguenza sentire più desiderata che mai.
Quando anche il suo pigiama raggiunge il pavimento, mi fa sua per l'ennesima volta.

I raggi di luce che filtrano dalla finestra accompagnano il mio lento risveglio, insieme alle sue dita che tracciano disegni immaginari sulla mia schiena nuda.
Mi stringo al suo corpo, tenendo ancora gli occhi chiusi.
È meraviglioso stare accoccolata al suo petto, mentre mi accarezza dolcemente i capelli.

"Hai dormito bene?"

Mi chiede, e posso immaginare il sorriso beffardo che gli colora il volto anche senza guardarlo.

"Troppo poco..."

Ammetto con finto tono lamentoso, vittima innocente del suo implacabile desiderio.

"Non mi sembravi così contrariata stanotte quando ti ho svegliata. Anzi, anche tu ti sei data parecchio da fare Sacrofano!"

Vorrei schiaffeggiarlo anche solo per divertimento, ma la sua mano afferra la mia con rapidità quasi disumana.

L' allieva - Lo sento, FUNZIONIAMO❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora