Voglio precisare che qualunque cosa venga detta in questo capitolo riguardo la nicotina e quant'altro è stato documentato scientificamente da siti attendibili.
Stanotte non ho dormito, ma credo sia una cosa più che lecita. Ho continuato a pensare a Santiago e a come si possa sentire adesso, in fuga dalla città dove è nato.
Spero solo che tutta questa situazione finisca presto, soprattutto per Athalia e il suo bambino. Mi sentirei in colpa a vita se la costringessi a partorire lontano da casa.
Decido di alzarmi dal letto cosi da permettere a Ethan di riposarsi.
Quanto vorrei avere una sigaretta da fumare, ma ho promesso di non usarle più. Peccato.Apro la borsa e riesco a trovare un cerotto alla nicotina. Una volta soltanto, vi prego.
Posso però esprimere un'argomentazione a mio favore circa l'uso di questo cerotti:
Diminuiscono la probabilità che il feto abbia disabilità e problemi di comportamento.
Decido di sedermi sulla cassapanca con il cellulare tra le mani. Devo chiamare adesso Julio.
Mi porto l'apparecchio all'orecchio mentre il bip ritmico mi fa girare i coglioni. Dov'è finito quell'idiota?
"Ashley, non ti hanno mai detto che non si sveglia il cane che dorme?" La sua voce graffiata mi raggiunge le orecchie facendomi sbuffare.
"Ma io non ho svegliato nessuno. Tu sei un cane notturno." Lo so che avergli dato del cane potrebbe arrecarmi molti problemi, ma adesso non ho tempo per questi giochetti.
"Ragazzina, non hai perso la tua faccia di bronzo." Scherza e in sottofondo sento lo schiocco di un accendino. Ci si mette anche lui a provocarmi.
"Senti, ho bisogno di un favore." La prima cosa che impari appena nasci? Che i favori si saldano sempre, in qualunque modo.
"Dimmi, chica. O rischio di non dormirci la notte." Riesco quasi a vedere il suo ghigno sarcastico mentre si porta alle labbra un dei suoi adorati sigari colombiani.
"Esteban Torres è vivo." La mia supposizione potrebbe equivalere a un attentato kamikaze ma devo avere certezze. Almeno adesso.
"E questo come lo sai?" Dalla sua voce non trapela sorpresa o agitazione. È solo curiosità.
Ma da un tipo come lui non posso aspettarmi altro."Quindi devo prenderlo come un si." Tentenno cercando di tirare la corda. Se riesco a farlo innervosire sarà più facile estrapolargli qualche informazione.
"Non hai risposto alla mia domanda." Mi fa notare con ovvietà facendomi alzare gli occhi al cielo. Cabron.
"Hanno trovato Sofia Rivera." Sbuffo tamburellandole dita sul tavolino da esterno. Quanto darei per poter tenere una sigaretta tra le dita.
Seguono parecchi secondi di silenzio. Probabilmente la notizia ha spiazzato anche lui.
"Va bene..." Sospira frustrato. "Si, è vivo. Dirò ad una persona di dirti dove trovarlo. Non posso dirtelo adesso." In sotto fondo sento il rumore di cinghie metalliche.
Ci scommetto un braccio che stanno stampando banconote false.
"Ok. Non metterci troppo o costringerai una ragazza a partorire nella giungla." Ammetto che la mia è solo una battuta, ma è parecchio divertente.
"Non prendermi per il culo, Castillo." E la chiamata termina con un suo sbuffo. Sempre il solito simpaticone.
Quando mi accorgo che l'alba è alle porte decido di tornare a letto e di provare a dormire almeno un paio di ore.
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Para la Vida y Para Siempre
RomanceAbbiamo ormai imparato a conoscere Ashley e Ethan, e di certo la parola tranquillità non ha mai fatto parte delle loro vite. Infatti, anche se a distanza di 4 anni, nuovi misteri e drammi stanno per tornare a far parte delle loro vite. Ma questa vol...