25. C'è qualcosa che non va

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Prima che voi leggiate questo capitolo (che a mio parere è davvero brutto), volevo lasciarvi i prestavolto di Chris (a sinistra) e Ryan (a destra), cioè i fratelli Martinez. Ma quanto sono fighi?
Buona lettura 📖

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Credo non piaccia a nessuno dare le brutte notizie, me compresa. Annunciare morti, azioni pericolose che potrebbero nuocere alla famiglia o brutti voti non fa per me, perché non riuscirei a reggere il confronto o le reazioni spropositate dei miei parenti, ma adesso si tratta di Melanie, quindi non so cosa pensare.

Salgo le scale della palazzina indicata nel messaggio, seguendo Chris che si è preso la libertà di accompagnarmi. Ethan era troppo occupato in una riunione con gli azionisti.

"La porta è questa." Esclama con voce sommessa il moro lanciando un'occhiata alla targhetta con il numero 15.
Allunga una mano e lascia due colpi secchi sul legno umido della porta.

I passi all'interno dell'appartamento provocano un rumore decisamente troppo forte per pensare che ci sia solo lei a casa, come mi aveva giurato. E non può essere Axel, non è così pesante.

C'è qualcosa che non va.

Io e Chris ci lanciamo uno sguardo d'intesa, sfoderando le pistole. I passi si avvicinano alla porta, che si apre rivelando una versione di Melanie perfettamente truccata, ma con un tic strano all'occhio.

"Prego entrate. Il vostro messaggio mi ha turbato parecchio." Ci rivolge un mezzo sorriso che credo di aver già visto da qualcun altro, così decido di prestare più attenzione questa volta.

Sorridiamo leggermente e avanziamo all'interno del piccolo appartamento. Lascio la pistola nella fondina all'intento della giacca e mi siedo al tavolo, dove Melanie ci fa segno di accomodarci.

"Volete qualcosa?" Non so da dove provenga tutta questa diffidenza nei suoi confronti, forse dal suo sorrisetto strano, o dagli occhi che le brillano in modo quasi innaturale, così decido di declinare l'offerta.

Melanie decide di riporre le bevande e si siede di fronte a noi, in attesa. Dei rumori provengono dalla zona notte della casa, insospettendomi. La ragazza di fronte a noi ci richiama con un finto colpo di tosse.

"Perché siete qui?" Domanda ovvia fissandoci in modo decisamente troppo curioso.
"Ehm... Alejandro è morto." Balbetta Chris troppo occupato ad origliare i rumori.

"Davvero?" Domanda sorpresa, senza il minimo senso di dolore negli occhi. Decisamente troppo strano per essere una donna che ha perso l'uomo che amava.

"Oh... ehm, mi dispiace." Mormora fingendo dolore. "Melanie, Axel ha perso suo padre." Le faccio presente, perché probabilmente non se n'è accorta.

"Non l'ha visto per tutta la sua vita, non gli mancherà." Fa spallucce come se fosse la cosa più normale del mondo.
Mi ritrovo a sgranare gli occhi per tanta insensibilità.

"Es una psicópata." Mormora Chris, facendomi tornare con la mente agli avvenimenti del giorno prima. Ecco dove l'ho visto per sorriso, da Ale.

Decido di andare a controllare quei rumori, così mi invento sul momento una scusa plausibile. "Scusa Melanie ma sai dirmi dov'è il bagno? La bambina spinge già sulla vescica." Mi alzo dalla sedia recuperando la borsa.

"Di sicuro sai di cosa sto parlando." Il suo sguardo spaesato è la conferma che c'è qualcosa sotto a tutto questo.

"Si, assolutamente. In fondo al corridoio la porta a sinistra..." mormora. "... no a destra, l'ultima porta a destra." La sua espressione terrorizzata fa crescere ancora più domande dentro di me.

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