Varchiamo le porte automatiche dell'aeroporto, io e Ethan seguiamo Chris, Melanie e Axel dirigersi verso il check-in. Si fermano davanti alle porte voltandosi. Melanie mi sorride grata.
"È arrivato il momento." Sentenzia Chris.Sospiro felice lasciando la mano di Ethan per poter abbracciare Melanie.
"Non avrei mai creduto di incontrarti, ma eccoci qui, mentre io ti chiedo di tornare presto." Scherzo scuotendo la testa."E tu, fai dannare un po' questi due." Mi abbasso all'altezza di Axel. Sono orgogliosa di Chris, che ha deciso oltre che di aprirsi all'amore ma all'idea di avere un figlio.
"Mi mancherai." Sorriso a Chris, che per la prima volta dopo anni ricambia il sorriso.
"Dovresti sorridere più spesso." Lo stuzzico divertita.Sorridi e la vita ti sorriderà, mi sono sempre ripetuta.
"Vedi di non metterti nei guai, questa volta non ci sarò io a guardarti le spalle." Ricambia la frecciatina facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Sono i guai che trovano me, non il contrario." Mi immusonisco facendolo sogghignare.
I saluti continuano per almeno altri venti minuti, ma quando il secondo avviso di chiamata si espande per l'aeroporto capiamo che è ora di andare. Noi a casa, loro a Los Angeles."Ci vediamo presto." Ci sorride Melanie prima di trascinare i suoi due uomini fino all'imbarco. Una nuova famiglia sta per incontrare il mondo e io non potrei essere più felice.
Quando i nostri amici scompaiono decidiamo di uscire. "Sono felice per Chris." Esalo lasciandomi cadere all'interno dell'auto. Ethan mi osserva da sotto le ciglia mentre aziona l'auto.
"Anche io." Concorda uscendo da parcheggio. Mi appoggio alla portiera godendomi il silenzio che aleggia. Alzo gli occhi quando mi accorgo che non stiamo percorrendo la strada di casa.
Rivolgo un'occhiata a Ethan che sorride sotto i baffi. Non fiato tenendo lo sguardo attento puntato sulla strada.
Il mare si fa sempre più vicino. Talmente tanto che inizio a sperare di fare il bagno.La macchina si ferma nel parcheggio e il motore smette di ronzare. Tengo lo sguardo fisso sul mare sentendo una sensazione di unione stringermi lo stomaco.
La spiaggia è sempre stato il mio posto sicuro. Dove riposarmi, pensare e divertirmi. Cercherò di trasmettere questo amore anche ai miei figli, una volta che saranno grandi abbastanza.
"Alla fine ci ritroviamo sempre qui." Esclama calmo Ethan. Calmo come il mare adesso.
Mi volto verso di lui e accenno un sorriso.
"Il mare è il nostro punto fermo.""Lo è sempre stato." Conviene lui stringendomi la mano sopra il cambio. Abbiamo litigato, ci siamo amati e il mare ci ha sempre fatto da sfondo. Il mare ci conosce come nessun altro.
"Che ne dici di un bagno?" Mi domanda cauto facendomi ridere. Ovvio. Annuisco e saltellando esco dal veicolo. Recupero due costumi dal bagagliaio e li indossiamo. Non credo sia il caso fare il bagno nudi alle 4 di pomeriggio.
"Chi arriva ultimo lava i piatti." Scendo dalla macchina e di corsa percorro la passerella.
Sento le urla di Ethan alle mie spalle, mi volto per fargli la linguaccia. Lascio le scarpe in riva ma non riesco a tuffarmi perché Ethan mi raggiunge.Le sue mani sui fianchi mi provocano dei piacevoli brividi. Urlo quando finisco sulla sua spalla come un sacco di patate.
"Mettimi giù." Urlo battendo i pugni sulla sua schiena.Ethan non sembra intenzionato ad ascoltarmi perché inizia a correre verso l'acqua, poi si tuffa facendomi finire con la faccia sott'acqua.
"Sei un cretino." Torno in piedi una volta a galla.Sento le sue braccia circondarmi mandandomi totalmente a fuoco. Mi volto verso di lui e rido quando mi accorgo che ha un'alga tra i capelli.
"Bei capelli, sirenetta." Lo sfotto togliendogli la pianta dai capelli."Brava, prendimi in giro." Ride lanciandomi in acqua. Mi aggrappo alle sue mani trascinandolo giù con me. Alla fine rimaniamo sempre dei ragazzi che hanno trovato il vero amore.
Quando il cielo inizia a scurirsi risaliamo sul bagnasciuga. Il viola si mescola con il rosso facendo apparire il cielo come un quadro. È bellissimo.
"È bello essere normali." Esala Ethan strofinando la testa sulla mia pancia.
Abbasso lo sguardo per capire cosa lo spinga a dirlo."Sai, niente sparatorie, niente psicopatici, solo noiosa normalità." Continua tenendo lo sfisso sopra di noi. "Vuoi essere normale?" Domando curiosa. "Nah."
Socchiudo gli occhi cercando di capire cosa voglia dire. "Se nasci speciale, non puoi morire normale." Annuisce sicuro.
"Morire?" Domando."Noi non saremo mai normali, ed è questo che mi piace." Fa intrecciare le nostre mani come per sigillare una promessa. Cerco di nascondere una lacrima solitaria sorridendo. Sono finalmente felice.
"Siamo sempre stati una famiglia di pazzi." Rido leggermente sapendo di avere perfettamente ragione. C'è chi mangia solo biscotti in gravidanza, chi mangia churros durante un parto e chi ha il coraggio di essere se stesso. Tutte cose che il sistema ripudia.
"Chi è pazzo ragiona con il cuore." Mi fa eco facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Copi Jim Morrison?" Domando divertita abbassando lo sguardo su di lui."Questo però non toglie che ha ragione." Conviene facendomi sbuffare.
"Allora sono orgogliosa di essere nata pazza."Ormai è tardi, il cielo è ormai scuro e i ristoranti stanno aprendo, e noi dovremmo tornare a casa. Ma c'è qualcosa in questo posto, in questa situazione che mi tiene ancorata alla sabbia. Come se qualcuno mi stesse dicendo: resta un altro minuto, adesso è finita.
"Sai cosa voglio fare?" Domando facendogli alzare la testa. Rido per i suoi capelli sparati in tutte le direzioni. È buffo.
"Cosa?" Mi domanda curioso lasciandomi piccoli baci sul ventre.Sento la pelle accapponarsi sotto quelle carezze. Il suo occhi mi mandano in subbuglio la testa e quando sono con lui mi viene voglia di fare delle pazzie. Come una vera pazza.
"Ballare." Perché non è questo che fa l'amore? Ti rende cieco e felice, e quando io sono felice ballo. "Ballare?" Domanda divertito.
Con uno slancio mi alzo, tolgo la sabbia dalle gambe e gli porgo la mano come per invitarlo.
"Allora balliamo." Afferra la mia mano portandosela su una spalla.Vorrei dirvi cosa è successo dopo ma credo lo sappiate già. Vi basta sapere che finalmente ho trovato il mio posto, come un piccolo pezzo di puzzle. E noi ci combaciamo, alla perfezione.
Fine
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¡Hola chicos!
Anche questa storia è finita. Ashley e Ethan hanno finalmente trovato il loro posto nel mondo e nel mio cuore, e da lì non se ne andranno.
Ci accompagneranno anche nella prossima storia, non come protagonisti ma come comparse.In questo piccolo spazio autrice vi chiedo di commentare tutti e di dirmi da quanto seguite la storia di Ashley e Ethan (dall'inizio, da un paio di mesi o da ieri). Voglio conoscervi tutti!
Vi mando tanti bacioni (con la mia faccia da scoiattolo),
Love you all💕
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Para la Vida y Para Siempre
RomanceAbbiamo ormai imparato a conoscere Ashley e Ethan, e di certo la parola tranquillità non ha mai fatto parte delle loro vite. Infatti, anche se a distanza di 4 anni, nuovi misteri e drammi stanno per tornare a far parte delle loro vite. Ma questa vol...