È domenica, e io adoro la domenica. Sveglia fino a tardi, lavoro delegato, ma soprattutto colazione a letto e tante coccole.
Peccato che la mia perfetta routine si sia interrotta nello stesso momento in cui sono comparse le due lineette sul test di gravidanza.Sono le 6 del mattino e io sono coricata sul water aspettando il prossimo conato.
Ethan poverino si è addormentato nella vasca circa mezz'ora fa, dopo una notte in bianco.Mi siedo con un po' di fatica contro la parete cercando di tornare lucida. Sono già passati tre mesi quindi le nausee mattutine dovrebbero passare da un giorno all'altro. Ma come si dice: ogni gravidanza è unica.
Mi sporgo oltre il piano del lavandino e afferro lo spazzolino e il dentifricio. Lavarsi i denti nel water: fatto.
Un paio di gargarismi dopo (l'acqua era del lavandino eh) riesco a rimettermi in piedi. Sbuffo quando mi accorgo di aver impiastricciato il pigiama con i rimasugli della cena di ieri.
Levo la maglia chiudendola nella cesta dei panni sporchi.
"Signorina Castillo." La dimentica bussa alla porta aspettando una mia risposta.
"Entra pure." Borbotto mentre mi spazzolo i capelli."Suo fratello Alejandro chiede di lei." Si sporge oltre lo stipite della porta controllando cosa sia successo nella stanza.
Trattengo un sospiro e stiro un sorriso falso."Adesso scendo, grazie." E la congedo.
Indosso una maglia pulita e dopo aver infilato le ciabatte scendo lentamente le scale.Quando riconosco il viso di Alejandro, prendo come opzione una fuga rapida. Peccato che io sia appena stata vista. Sarà per un'altra volta.
"Ciao." Mormoro avanzando lentamente.Prego che Ethan non si svegli, o potrebbe davvero scoppiare la Terza Guerra Mondiale.
"Cosa vuoi?" Ritrovarsi il proprio fratello disconosciuto a casa senza preavviso non è il modo migliore per iniziare la giornata."Non ci vediamo da quattro anni e mi accogli così?" Ribatte come se fossi io quella nel torto.
"Volevi una padellata suoi denti? Basta chiedere." Sogghigno appoggiandomi al divano, cercando di mostrare sicurezza."Perché non mi avete detto che Athalia e Drew hanno avuto una bambina?" Domanda perdendo un po' di arroganza.
"Non è mia figlia, è una loro scelta se dirtelo o no." Faccio spallucce non trovando un motivo per continuare la conversazione."Ma è comunque mia nipote." Ribatte avvicinandosi. Faccio due passi indietro cercando di mettere spazio.
"Legalmente no." Ribatto con un'alzata di spalle."Non è giusto." Ringhia sporgendosi verso il mio volto per fissarmi negli occhi.
"Non è neanche stato giusto che firmassi quell'accordo, ma comunque l'hai fatto." Gli ricordo gelida."Io l'ho fatto per te e per Ethan." Sbraita mettendomi quasi paura.
"E perché mai?" Mi ritrovo a domandare confusa."Ethan ancora ti amava ma tu non volevi saperne niente, ma infondo sapevo che lo amavi. Era un modo per mettervi davanti al vostro destino, magari ho sbagliato il modo ma alla fine ci siete arrivati qui, in un modo o nell'altro." Soffia puntandomi un dito contro.
"Volevo fare il Cupido della situazione? Beh informazione di servizio: sei solo un malato." Sbraito indietreggiando a grandi falcate.
"Mi ringrazi così, ragazzina?" Estrae un coltellino svizzero dalla tasca posteriore dei pantaloni. Mi afferra per la gola piantandomi al muro.
Il suo sguardo una volta dolce e premuroso, mi fissa con una vena di pazzia. Mi ritrovo a singhiozzare sperando che non mi uccida.
Non posso rischiare di morire due volte in un paio di mesi.
STAI LEGGENDO
Para la Vida y Para Siempre
RomanceAbbiamo ormai imparato a conoscere Ashley e Ethan, e di certo la parola tranquillità non ha mai fatto parte delle loro vite. Infatti, anche se a distanza di 4 anni, nuovi misteri e drammi stanno per tornare a far parte delle loro vite. Ma questa vol...