La fuga

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**Thranduil's PoV**

Dopo pranzo era giunta la notizia di un branco di orchi che si era avvicinato troppo ai confini del regno dalle Terre Selvagge. Non era una novità che ci fossero branchi in quelle zone, ma il fatto che diventassero così intraprendenti non era un buon segno. Occorreva dare un segnale forte, in modo che i prossimi orchi non si azzardassero ad avvicinarsi di nuovo così tanto.

Così decisi di mettermi a capo di un manipolo di soldati e andare a mettere la parola "fine" a quella storia. Avevo lasciato Vàrian a tenere d'occhio Aredhel, e Feren comunque sarebbe rimasto a controllare la reggia insieme a Legolas.

Eravamo partiti da un paio d'ore ed avevamo appena raggiunto il punto di ultimo avvistamento del branco.

"Mio Signore, le tracce indicano che gli orchi erano qui fino ad un'ora fa. Confermato il loro numero: sono diciassette, ciascuno con il proprio mannaro, a quanto sembra." fece rapporto Rilien.

"Molto bene. Dove sono diretti?" domandai.

"Le tracce mostrano che stanno costeggiando il confine verso sud." rispose lui.

"Andiamo a dargli una lezione. In marcia!" ordinai.

Seguirono altre due ore di cavalcata. Sembrava che quel branco fosse particolarmente abile a sfuggirci. Un paio di volte sembrava che ci fossimo avvicinati a sufficienza, ma poco dopo ne perdevamo le tracce per qualche tempo.

Il sole stava iniziando a tramontare, quando i rumori dei mannari segnalarono che il branco era in avvicinamento.

"Preparatevi." sussurrai ai soldati.

Avanzammo con circospezione nella foresta, attenti a non far fare rumori ai cavalli. Arrivammo ad un piccolo promontorio che si affacciava su una grande radura sottostante. Il branco era proprio sotto di noi.

L'orco a capo della guarnigione stava facendo la ronda, controllando che i mannari e i suoi sottoposti fossero tutti abbastanza forti da reggere il ritmo della marcia. Attesi che il capo ci desse le spalle, poi diedi l'ordine di attacco.

Calammo su di loro nel giro di pochi secondi. L'attacco era stato talmente veloce da cogliere gli orchi completamente impreparati. In pochi minuti la battaglia era conclusa, e le luride bestie erano tutte morte.

"La battaglia è conclusa, mio Signore, possiamo tornare alla reggia." disse Rilien, uno dei sott'ufficiali, pulendo la spada dal sangue rappreso.

"Non credi che sia stato troppo facile?" dissi dubbioso.

"Mio Signore?" domandò l'Elfo perplesso.

"Niente. Fa' preparare i soldati. Che rimontino in sella, torniamo alla Reggia." ordinai.

Rilien suonò il corno che serviva da richiamo a raccolta la guarnigione. Accadde tutto nel giro di un battito di ciglia: al suono del nostro corno si sovrappose anche quello degli orchi.

"Serrate le file!" ordinai, rimontando su Heloth.

Avevamo sottostimato il nemico: un altro branco di orchi, questa volta molto più grande, ci piombò addosso.

Da essere in maggioranza ci trovammo in netto svantaggio numerico. Era ormai calata la notte, e la vista degli Elfi, solitamente più acuta di tutte le altre Razze, ora era eguagliata da quella degli orchi.

Il combattimento si rivelò molto duro: vidi molti dei miei guerrieri cadere sotto il grezzo metallo degli orchi. Riuscimmo a difenderci a malapena, ma gli ululati che provenivano dalle Terre Selvagge non promettevano nulla di buono.

Non potevamo resistere ad un altro attacco, dovevamo ripiegare verso il cuore del regno.

"Manda Antien in avanscoperta: che controlli se il sentiero per la Reggia è libero!" ordinai a Rilien.

Erthannin dan Dur (Uniti contro le tenebre)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora