Moneta di Scambio

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**Thranduil's PoV**

Ero felice, davvero felice. I Valar mi avevano concesso un altro dono preziosissimo. Gli Elfi, come gli Umani, diventano meno fertili man mano che il tempo passa, e a più di seimila anni non pensavo di avere la possibilità di crescere altri due figli, ma Aredhel mi aveva dato questa possibilità.

"Padre..." disse Legolas entrando, ma si bloccò quando notò Aredhel che sorrideva felice.

"Tutto a posto?" chiese, leggermente confuso.

"Sì, tutto bene." rispose la Regina.

"Avrai un'altra sorella, o un fratello." annunciai io con un sorriso.

"Aredhel! Che bello! Congratulazioni!" sorrise il principe, abbracciando affettuosamente la matrigna.

"Cosa volevi dirmi?" domandai, riscuotendo i due dal clima festoso che si era creato.

"Merry e Pipino hanno mandato una lettera con informazioni importanti. Confermano che gli uomini di Saruman siano circa tremila e che vengono chiamati Ruffiani. Colui che era lo Stregone Bianco ha posto Lotho Sackville-Baggins al comando della Contea, ma è solo un fantoccio. Ora Saruman, o come si fa chiamare adesso, Sharkey, sta inviando parte del suo contingente come esploratori, in modo da avere un quadro netto del terreno di battaglia." spiegò Legolas.

"Sta frammentando le sue forze. Se riuscissimo a colpire il contingente mandato in avanscoperta sarebbe ancora più facile batterlo sul campo di battaglia." ragionai.

"E' quello che stanno pensando anche Aragorn e gli altri. Aspettiamo di avere una soffiata dai due Hobbit, per poi pianificare un attacco." rispose il principe.

"E' arrivato qualcun altro? Niente dai Nani?" chiesi, anche se temevo di sapere già la risposta.

"Niente da Erebor e neanche dai Colli Ferrosi." replicò ancora Legolas.

"Sorprendente come i Nani riescano a non tener fede neanche alla più semplice promessa." commentai acido.

"L'unico che è arrivato è Gimli, con un contingente di una cinquantina di Nani da Moria." disse Legolas.

"Meglio di niente, no?" disse Aredhel.

"Meno di un granello di sabbia nell'oceano. Gli uomini di Rohan e Gondor insieme sono più di quattromila, e gli Elfi di Imladris e del nostro popolo sono altri duemila guerrieri. Cinquanta Nani non fanno la differenza, sul campo." replicai con nervosismo.

"Moria non è ancora stata ricostruita. Gimli ha portato tutto ciò che rimane del suo popolo." mi contraddisse Legolas.

"Non mi importa se Moria è al massimo del suo splendore o è un cumulo di macerie. I Nani ci avevano promesso il loro aiuto, e questo non è minimamente comparabile a ciò che ci aspettavamo dal popolo di Durin." sbottai io.

Da quando Legolas aveva fatto amicizia con quel Nano aveva iniziato a perdonare un po' troppo i comportamenti di quella Razza.

"Non puoi prendertela con Gimli se i suoi parenti non hanno onorato la promessa. - rispose Aredhel con calma - Dovresti essere contento che almeno lui si sia dimostrato di parola."

"Ti ringrazio, Aredhel." sorrise Legolas.

Sbuffai. Quando i due si coalizzavano non c'era niente da fare, per fargli cambiare idea.

"In ogni caso, Aragorn e gli altri signori hanno ordinato che le dame siano ricondotte ai loro rispettivi palazzi." disse Legolas.

"Sono d'accordo. Verrà anche Aredhel. - ordinai - Legolas, posso affidare a te la scelta degli Elfi che faranno da scorta alla Regina e alla principessa?"

Erthannin dan Dur (Uniti contro le tenebre)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora