Il Ramingo

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**Aredhel'd PoV**

Erano passati 73 anni dal matrimonio, ormai mi ero abituata alla mia nuova vita nel Reame Boscoso, e ne amavo ogni singolo dettaglio.

Il Re mi riempiva di attenzioni, ed era sempre attento a controllare che i suoi sudditi mi rispettassero. Feren, dal canto suo, aveva ufficializzato la sua relazione con Melime, e si vociferava che entro poco tempo i due avrebbero finalmente convolato a nozze.

Legolas invece, pochi anni dopo le nostre nozze, era partito per le Terre Selvagge a Nord sotto consiglio del padre. Avevo sentito parte della conversazione, e sembrava che Thranduil avesse chiesto al principe di andare a cercare e conoscere un Uomo. Mi era parso che il nome fosse Granpasso, o qualcosa del genere.

Un pomeriggio di fine Marzo ero fuori a cavallo nel bosco da sola, e mentre mi godevo le ultime luci del sole riflesse sui fiori del bosco sentii delle voci nel folto della foresta. Ma chi poteva essere? Le voci parlavano nella lingua comune, quindi probabilmente erano Uomini.

Riflettei un po' sul da farsi. Avrei potuto tornare indietro ed avvisare le guardie del palazzo, ma conoscendo gli Elfi Silvani probabilmente stavano già tenendo d'occhio gli intrusi. Decisi quindi di andare a dare un'occhiata, ma per avvicinarmi optai per la mia forma di lupo. Scesi quindi da cavallo e lo indirizzai verso la reggia, sarei tornata a piedi, non ero troppo lontana.

Avanzai guardinga nella direzione del suono, facendo attenzione a non essere scoperta. Gli Elfi Silvani avevano, nel giro dei primi anni passati come Regina, imparato a riconoscermi come Guardiana, quindi non rischiavo di essere attaccata da loro. Mi venne da ridere nel ricordare un furioso Thranduil che minacciava i capitani di farli tornare a lavare i pavimenti della sala di addestramento se uno dei loro sottoposti mi avesse anche solo sfiorata con una freccia.

Aggirai gli intrusi, in modo da arrivargli alle spalle ed essere in una posizione di vantaggio nel caso si fossero dimostrati ostili. Osservai le due figure a cavallo procedere lungo la via elfica. Entrambi indossavano un cappuccio, quindi non riuscii ad identificarli a prima vista. Eppure, in una delle due persone, c'era qualcosa di familiare, di molto familiare. Mi sembrava di aver già sentito il suo odore...

Notai uno strano movimento davanti ai due cavalli, era un essere che si muoveva come in animale, su quattro zampe. L'essere aveva un odore letteralmente rivoltante, e il mio fiuto da lupo non rendeva esattamente gradevole la sua vicinanza.

L'essere si lamentava, non sembrava per niente contento di essere in un Reame elfico, visto che stava blaterando qualcosa come <<Maledetti immortali! Noi vogliamo andare a casa tesoro! Dobbiamo trovare il tesoro!>>.

Ecco, sarebbe stato interessante vedere l'incontro tra quell'essere e mio marito. Comunque, era arrivato il momento di scoprire chi fossero i tre intrusi. Ecco, forse il punto di vista di mio marito aveva lentamente iniziato a contagiarmi.

Appena mi feci più vicina i cavalli iniziarono ad innervosirsi.

"Ah, Aredhel, che bella sorpresa. Non mi aspettavo che mio padre ti lasciasse esplorare la foresta da sola!" disse uno dei viaggiatori, voltando il cavallo.

Aspetta. Padre? Non poteva essere... Vidi che l'uomo aveva lunghi capelli biondi e mi si accese una scintilla nella mente.

"Legolas!" esclamai, tornando in forma elfica.

Il principe scese elegantemente da cavallo e mi venne incontro per abbracciarmi.

"Sei tornato, finalmente! - dissi, osservando minuziosamente Legolas, che ovviamente non era cambiato neanche di una virgola - E vedo che hai portato ospiti!"

Erthannin dan Dur (Uniti contro le tenebre)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora