Caccia ai traditori

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I secondi successivi alla puntura sembrarono ore, ma poi il Re aprì gli occhi di scatto, come se si fosse risvegliato improvvisamente da un incubo, e contrasse gli addominali per cercare di mettersi seduto.

"Calma, mio Re, tra poco l'antidoto farà effetto. Ora state giù." disse Lossoth, che vedendo Thranduil riprendersi si era calmato un po'.

Thranduil non ascoltò il Guaritore, e riprovò ad alzarsi.

"Se ti alzi ancora giuro che ti lascio!" minacciai io, facendo pressione sulla sua spalla per farlo stare giù.

"Aredhel... Cosa... Cosa è suc-successo?" mormorò a fatica il Re, non appena l'antidoto gli permise di parlare.

"La Regina sta bene, mio Re. State tranquillo, il vostro cuore si è fermato, ma vostra moglie è riuscita a farlo ripartire." lo rassicurò Feren con un sorriso.

"Soldato! Sì, tu! Versa dell'acqua al Re, non stare lì impalato a fissare il vuoto!" ordinò Beorn gesticolando in direzione di uno dei soldati di guardia.

Pochi minuti dopo il Re riuscì a mettersi seduto e a parlare facilmente.

"Come ti senti?" chiese Legolas al padre.

"Ho sempre accettato l'idea di poter morire in battaglia, ma morire per un bicchiere di veleno proprio no." borbottò Thranduil.

"Come è potuto succedere?" chiese Legolas.

"Tu ne sai qualcosa, Guaritore?" ringhiò Beorn.

Lossoth impallidì e spostò lo sguardo su un Beorn molto alterato.

"Io... Non ne avevo idea, dovete credermi mio Signore! - rispose subito lui - Ho fatto arrivare quella bevanda mesi fa,e l'ho consegnata alle cucine oggi quando ho saputo del banchetto, per la Regina..."

"Che pensiero gentile e premuroso." commentò diffidente il mio amico.

"Non credo sia stato Lossoth. Se avesse voluto uccidermi avrebbe potuto farlo in modo molto più facile quando eravamo soli, o quando sono stata male - lo difesi io - Non sei d'accordo, Thranduil?"

"Concordo. Ho assoluta fiducia in Lossoth e in tutte le persone qui presenti. Il responsabile dev'essere un altro individuo." concordò lui.

"Un attentato alla coppia reale... Assurdo, non era mai successo, prima." disse Galion, ancora sotto shock.

"Chi potrebbe avercela con noi?" chiese Legolas.

"Con me ed Aredhel, non con te." lo corresse il Sovrano.

"Tauriel?" propose Lossoth.

"No, non credo - replicai io - Ha scelto di andare a Ovest, e mi ha chiesto di chiedere perdono al Re da parte sua. Non ha motivo di essere risentita."

"Allora chi?" chiese ancora Galion.

"Celeborn?" provò Legolas.

"Può essere, ma sembra strano che dopo tutto questo tempo in cui non si è fatto vedere abbia deciso di intervenire. Oltretutto, come poteva sapere che ci sarebbe stata una cena tra tutti noi con sufficiente anticipo per organizzare una cosa del genere?" replicò il Sovrano.

"Gli unici che mi vengono in mente che possono avercela con noi sono Duinhir e Nienna." riflettei io.

"Concordo. - disse il Sovrano - Hanno provato a far fuggire Aredhel dal Regno, poco tempo fa."

"Cosa avete intenzione di fare, ora?" chiese Beorn.

"Dobbiamo essere sicuri che siano stati loro. Ci servono delle prove del loro coinvolgimento." disse Legolas pensieroso.

Erthannin dan Dur (Uniti contro le tenebre)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora