capitolo 6

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Siamo appena arrivati in stanza, mentre Gian è sotto la doccia Diego suona la sua amata chitarra sfiorando con delicatezza le sue corde riproduce una melodia simile a quella che fa da base alla sua canzone preferita, Lele è sul letto che guarda alcuni tik tok mentre io sono vicino a lui a scrivere a mia mamma come è andata oggi, dopo aver mandato il messaggio mo ricordo della lettera che mo aveva lasciato quella fan e comincio a cercarla per poi trovarla tra i molti regali regalatoci dai fan, con cura la apro e ne estraggo tre diversi fogli, incuriosito inizio a leggerli.
"Ciao ragazzi, non so se leggerete mai questa lettera che sto scrivendo di notte tra le coperte del mio letto dopo l'ennesima crisi, ma in caso vi dovesse arrivare tra le mani vi vorrei dire grazie. Grazie per farmi ridere sempre anche in quei momenti in cui non mi ricordo nemmeno come è fatto un sorriso, grazie per ogni messaggio buono che mandate, grazie per avermi salvato. Nonostante voi non sappiate il mio nome mi avete accolta tra le vostre braccia senza pensarci due volte, senza soffermarvi sul mio aspetto fisico, grazie per non esservi soffermati alle apparenze. Io conosco solo le persone che fate intravedere nei vostri video, quelle persone sempre sorridenti, che si divertono, che si sanno prendere in giro e che si vogliono bene, ma posso anche intravedere che non sempre mostrate le vostre vere emozioni...alcune volte sorridete anche se si vede che c'è qualcosa che non va, magari avete litigato o avete solo voglia di piangere, ma lo nascondete a noi fan per non farci preoccupare e per farci vedere quanto è bello sorridere. Sapete ho avuto un periodo molto buio di cui ora mi porto le cicatrici, ho paura del mio corpo, è troppo brutto secondo i giudizi degli altri e mi fa sentire a disagio per questo mi sono punita...perché non avevo ciò che gli altri mi chiedevano, ma voi mi avete fatto capire che delle opinioni degli altri non mi deve interessare, ora anche se con timore posso dire di accettare me stessa, grazie per avermi ridonato il sorriso.
Grazie"
Dopo aver letto questa lettera scoppio a piangere, essere così importante per qualcuno mi fa sentire diverso eppure sono un semplice ragazzo uguale a lei con le stesse incertezze. Quando i ragazzi notano che sto piangendo mi chiedono come mai e in mezzo ai singhiozzi gli passo la lettera in modo che possano leggerla anche loro, prendo un felpone e dei pantaloncini e vado in bagno chiudendo la porta e comincio a farmi la doccia. Appena l'acqua raggiunge la temperatura calda subito mi infilo sotto al getto lasciando che l'acqua che mi scivola addosso porti con sé anche le ultime lacrime salate, con la vista appannata di chi sta piangendo porto davanti ai miei occhi il mio polso destro dove sono evidenti dei tagli rossi che si sono appena richiusi, ci faccio scivolare sopra il dito della mano sinistra e al contatto sento un brivido nella schiena a ricordarmi cosa aveva provocato quella crisi, quei commenti che mi stavano uccidendo dall'interno.
Usci dalla doccia mi asciugati velocemente facendo attenzione che i tagli non si riaprissero mi infilai la felpa e i pantaloncini, prima di uscire mi guardai allo specchio e mi accorsi di avere le guance rosse a causa del calore dell'acqua, i capelli umidi e la felpa di Lele, non mi ero accorto che era sua.
Uscì dal bagno e trovai tutti i ragazzi seduti su uno dei due letti matrimoniali, più precisamente erano seduti sul letto che avrebbe dovuto ospitare me e Lele ciò significava solo una cosa, dovevamo parlare

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Hi girls
Oggi doppio aggiornamento e il prossimo capitolo è già a metà. Spero che questa storia vi piaccia e vi incuriosisca. 
Buona lettura

Se fosse colpa nostra? ~tankele~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora