capitolo 14

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Quella notte la passai in bianco a pensare e a ripensare alla conversazione avuta con Lele
Tanch:" Ma tu sei felice?"
Lele:"Si"
Quel suo sì mi aveva distrutto come aveva distrutto i miei polsi che ora erano avvolte in bianche fasce; volevo digli che lo stesso ragazzo che lo rendeva felice era quello che mi aveva distrutto, che ci aveva distrutto; ma ogni volta mi veniva in mente la sua espressione incredula e la sua testa che veniva scrollata avanti e indietro in segno di negazione, mi veniva in .ente l'immagine di lui che non mi credeva e a questi pensieri dovetti correre in bagno dove nella tazza vomitai anche l'anima insieme a calde lacrime salate, pensai di aver fatto abbastanza silenzio, ma non sapevo che Gian aveva sentito tutto.
La mattina dopo non scesi nuovamente a colazione e restai in camera, avevo deciso che avrei preso Lele da parte quando sarebbe tornato dal buffet, cercai di ingannare il tempo guardando lo smartphone ma ciò mi prese ancora più impaziente, così decisi di aspettarlo fuori dalla sia porta.
Sentì dei passi salire le scale e dopo pochi attimi mi ritrovai davanti Lele in tutto il suo splendore, feci un cenno a Gian che trascinò Diego nella nostra stanza e io aspettai che Lele aprisse la porta. Appena entrai nella stanza notai qualcosa di fuori luogo, ovvero un enorme mazzo di rose appoggiate sul letto, appena Lele le vide le prese delicatamente in mano per annusare l'odore e sorrise, sorrise per lui.
Lele:"Il mio ragazzo non è fantastico?" mi chiese sorridendo
Tanch:"Approposito di questo..."
Lele:" Cosa succede?"
Tanch:" Ecco vedi sei ormai sette mesi fa andai via da casa Q4 dopo che ricevetti alcuni insulti e minacce non solo rivolte a me ma anche a te, il profilo che maggiormente mi scriveva queste cose si chiamava "jacopo._." e penso sia lo stesso ragazzo che ora esce con te, ovvero il tuo ragazzo" detto ciò alzai lo sguardo che per tutto il tempo era rimasto fisso sulle mie mani coperte dalle maniche troppo lunghe della felpa; il suo sguardo mi uccise ed ecco che vidi avverati tutti i miei peggior incubo, mi guardò con uno sguardo schifato e indietreggiò per poi dirmi
Lele:" Non ci credo Tancredi... invece che sostenere questa mia relazione accusi il mio ragazzo di averti insultato e minacciato e pensi che non sia affatto a me, ma ora ti spiego io le cose come sono andate tu ora sei solo invidioso che io abbia trovato qualcuno che mi ami veramente e con cui sto bene che non sei tu e inoltre dai la colpa al mio ragazzo per essertene andato sette mesi fa quando manco lo conoscevo...sei veramente una merda Tancredi...non voglio vederti mai più. Mi fai schifo." A quel mi fai schifo le lacrime chiuse dietro le mie palpebre fuoriuscirono, mi girai e aprì la porta per andarmene, andai nella stanza di fronte dove vidi Diego e Gian con le facce scure dovevano aver sentito tutto, mi buttai tra le loro braccia e piansi, piansi tanto così tanto che stremato da tutto mi addormentai sul letto, prima che Diegk tornasse nella sua stanza Lele passò davanti alla nostra porta e disse
Lele:" Gian, Diego io esco, state attenti con chi uscite voi che potrebbe essere che qualcuno sia troppo geloso e inventi storie a caso. Ci vediamo stasera, e comunque il mio ragazzo mangerà insieme a noi a cena. Bye bye" i due ragazzi si guardarono increduli io nel limbo tra il sonno e lo essere sveglio, mi alzai sul letto e corsi in bagno. Vomitai nuovamente.


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Spazio disagio
Hi girlsssssss
Come state? Spero bene. Oggi forse usciranno due nuovi capitoli. Cosa ne pensate del capitolo? Come avreste reagito foste stati Lele?
Buona lettura
Bye bye

Se fosse colpa nostra? ~tankele~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora