capitolo 29

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Il suo sguardo accarezzò quel corpo martoriato, che molte volte aveva visto e ammirato e forse anche un po' invidiato; ma ora su quella che era la pelle del suo migliore amico erano presenti segni indelebili a simboleggiare quanto il mostro della depressione potesse far male e uccidere, con timore appoggiò la mano all'altezza del petto e la fece scendere verso il basso; accarezzò quel petto magro, scese fino alla costole che sporgevano da quel gracile corpicino, più in giù ancora scese al magro ventre dove notò alcune piccole e quasi cicatrici, tutto seguito dallo sguardo vigli e di Tancredi; appena Tanch si rese conto di dove si fosse fermata la sua mano abbassò lo sguardo e cercò di levare la mano del suo amico da lì, ma la sua mano fu bloccata a mezz'aria da una domanda
Lele:" Perché ti stai facendo male? Perché non mangi?"
Tanch:" perché il mio corpo è brutto e pieno di imperfezioni, sono grasso e per questo motivo devo mangiare meno, ma sto andando bene, forse, quando sarò più magro verrò accettato anch'io come sono"
Lele:" Non dire cazzate Tanch, non sei pieno di imperfezioni, non sei brutto, e poi se pensi che non verrai accettato, sappi che a me non importa quanto grasso puoi essere, quanti rotolini avrai sulla pancia o sui fianchi, perché ai miei occhi sarai sempre, il ragazzo più bello che ci sia, comprese le imperfezioni. Il tuo corpo è bello a prescindere dai chili dalle smagliature, dalle cicatrici, il tuo corpo non riflette quello che sei. Smettila di distruggerti, se la società ti giudicherà per il tuo aspetto, tu dovrai mettere in mostra il tuo corpo e urlare convinto a tutti quelli che ti puntano il dito contro che tu sei così, e se a loro non va bene possono andarsene a quel paese; perché come mi hai detto tu nessuno può permettersi di giudicarti." A queste parole il ragazzo seduto sul letto lasciò scivolare una sola, singola lacrima sulla sua guancia che cadde sulle mani unite dei due ragazzi, quando quella lacrima si infranse sulle loro mani unite raccolse tutti i cori intorno e quella bellissima immagine, solo quella lacrima fu testimone di quel momento indelebile. Dopo ciò Lele prese i polsi di Tanch e lasciò dei dolci baci su ogni taglio, e giurò che lo avrebbe fatto per sempre. Lo aiutò a mettersi la felpa e lo fece stendere sul letto, poi si mise al suo fianco, lasciò cadere il suo braccio sul fianco magro di Tanch e con l'altra mano accarezzò i suoi capelli finché il ragazzo non si addormentò; appena si addormentò rimase a fissare il dolce viso del compagno e a quella vista sentì un dolore al petto, all'altezza del cuore, che irradiò per tutto il suo corpo un calore piacevole. Dopo ciò si alzò per andare in cucina a prendere un bicchiere dell'acqua e vide che sul divano Diego e Gian si erano addormentati abbracciati davanti al televisore acceso, ma non vide da nessuna parte Jacopo, probabilmente aveva seguito le sue parole ed era a casa sua. Rientrò nella sua stanza e vide che sul comodino di Tanch il suo cellulare si era illuminato, segno che gli erano arrivati dei messaggi; preso dalla curiosità si avvicinò, l'account lo conosceva, le parole gli fecero male
"Me lo hai rubato"
"sei un essere inutile"
"Non servi a niente"
" sei una balena"
"Fai schifo"
Perché Tancredi non glieli aveva cattivi leggere quei messaggi? Perché aveva deciso di soffrire in silenzio? Perché si stava distruggendo per proteggere lui?

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Spazio disagio
Hi girlsssss
Come state?
Ecco a voi il secondo aggiornamento di oggi
Fatemi sapere cosa ne pensate
Spero che vi piaccia, il discorso vorrei che arrivasse a tutte quelle/i ragazze/i che si vedono brutti, perché so che siete insicuri, lo sono anch'io, ma non per questo motivo dovete stare male. Fidatevi non vi conosco ma so che siete bellissime/i
Buona lettura
Bye bye

Se fosse colpa nostra? ~tankele~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora