capitolo 39

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Seguirono minuti di silenzio dalle parole di Gian, gli occhi di Diego cominciarono ad arrosarsi, alcune lacrime erano pronte a sgorgare dai suoi occhi, Gian abbassò lo sguardo sulle coperte azzurre
Gian:" io credo...beh...credo che ciò che ho fatto in passato non era ciò che volevo, è stato un errore...ti prego non andartene..." sussurro l'ultima parte; Diego con lentezza si alzò e uscì dalla stanza trascinando i piedi, aveva avuto la tentazione di andare in camera di Lele e Tanch, ma aveva preferito evitare non voleva disturbarli inutilmente e per una cosa così stupida, per questo motivo si ritrovò nel bagno della loro stanza con  e le guance rigate da lacrime salate, un pianto silenzioso, un urlo che non poteva uscire da quelle labbra screpolate dopo esser state tanto maltrattate a causa dell'ansia, era pronto a tutto, anche a un rifiuto, ma non alle parole " è stato un errore" perché per Gian non avrà significato nulla, ma per lui quei momenti erano stati di vitale importanza. Si addormentarono così; Lele e Tanch nel loro abbraccio, Gian con il pensiero di una ragazza e di un ragazzo in testa e Diego in un pianto silenzioso nello stesso letto che ospitava la persona per lui più importante. La mattina arrivò veloce e con essa anche un risveglio turbolento.
Tanch so svegliò per primo a causa di un incubo, ma non voleva alzarsi per andare al bagno come gli suggeriva la sua odiata vocina, il braccio di Lele gli circondava la vita mentre l'altra sua mano era intrecciata con quella di Lele, il viso del ragazzo era rilassato, gli occhi chiusi, le gote arrossate e le labbra socchiuse da cui ogni tanto uscivano leggeri sospiri, Tancredi rimase a fissarlo per un po' di tempo, poi decise di svegliarlo,cominciò a baciare le guance per poi passare alle labbra, Lele sospira ma non si svegliava, così con tutto il coraggio che aveva salì a cavalcioni della figura davanti a lui e cominciò a baciare il collo del ragazzo sotto di lui, che a quel contatto improvviso aprì gli occhi
Tanch:" Ma buongiorno principessa" disse sorridendo soddisfatto dal suo lavoro
Lele:" che vista meravigliosa" disse e a quelle parole immediatamente Tanche arrossì
Lele:" ma stai meglio sotto" Tancredi non ebbe neppure il tempo di capire che si ritrovò con la schiena schiacciata contro le coperte e il viso a pochi centimetri da quello di Lele, subito il ragazzo che lo sovrastava azzerò le distanze tra loro due, dopo poco però si staccò per andare a prepararsi per scendere a colazione lasciando sul materasso un Tancredi sotto shock. Entrambi si prepararono velocemente, tanch non voleva scendere a colazione ma era stato obbligato, aspettarono i loro due amici fuori dalla stanza e appena li videro  capirono che qualcosa non andava, Gian continuava a guardare il cellulare mentre Diego aveva due occhiaie che manco i panda.
A tavola Lele preparò per Tanch delle fette biscottate con un po' di marmellata alle albicocche e un succo e gli impose di mangiarlo.
Lele:" Ogni volta che darai un morso sarà un bacio in più" Tanche mangiò tutto.

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Spazio disagio
Hi girlssssss
Sono a conoscenza di quanto faccia schifo questo capitolo, ma vi prego non odiatemi giuro che prossimamente saranno migliori
Spero vi piaccia ugualmente, buona lettura
Bye bye

Se fosse colpa nostra? ~tankele~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora