capitolo 23

2.9K 140 22
                                    

Quelle parole scossero tutti, Gian e Diego spalancarono gli occhi, Lele semplicemente mi guardò; senza aggiungere altro mi girai e tornai in camera...non mi sentivo per nulla bene e cominciavo ad avvertire un certo senso di nausea. Andai con fatica al bagno e mi lasciai cadere davanti alla tazza, non ero bello, non ero intelligente, non ero intelligente; dovevo cambiare, migliorare a cominciare dal mio corpo, non ero bello come gli altri, come Jacopo, non ero abbastanza bravo ma dovevo cambiare a cominciare dal mio corpo, troppo grasso per i miei gusti, ero pieno di imperfezioni... dopo aver vomitato il poco cibo ingerito in quel periodo, appoggiai la testa al muro e chiusi gli occhi, quando li riaprì c'era davanti a me Diego
Diego:" Ehy tanch quando te la senti ti aiuto ad alzarti, di là c'è Marco che ci voleva parlare " annuì semplicemente con la testa, lui mi aiutò ad alzarmi e mi lavò i denti in quanto non avevo neanche la forza di alzare lo spazzolino, poi mi trascinò in camera sotto lo sguardo perplesso di Marco
Marco:"tanch va tutto bene?"
Tanch:" sisi solo ho un po' di febbre" inventai sul momento
Marco:" ah okay. Volevo informarvi che il vostro tour verrà interrotto per circa un mese, abbiamo avuto alcuni problemi con i centri commerciali dove dovevamo fare i meeting, perciò li recupereremo più avanti"
Gian:" ah okay, quindi torniamo a Milano?"
Marco:" sisi partiamo domani pomeriggio" annuimmo tutti e Marco uscì augurandoci una buona continuazione.
Il tempo passò in fretta, durante la notte dormì poco e niente a causa di diversi incubi che tennero sveglio anche Gian. Alle due del pomeriggio partimmo lasciandoci tutto sulle spalle; non vedere i miei fan mi sarebbe sicuramente mancati. Arrivammo che erano le 8 di sera, i ragazzi la mattina avevano cercato di convincermi a tornare a vivere con loro, ma ciò che mi fece desistere fu la frase di Lele che informa gli altri ragazzi che Jacopo sarebbe andato a vivere sa loro; non c'era più posto per me. Così sceso dal minivan presi le mie valigie e mi incamminai da solo per le vie secondarie di Milano accompagnato solo dal rumore delle rotelle dei trolley che trascinano sul marciapiede. Arrivato davanti la porta del mio appartamento, cercai le chiavi bello zainetto che avevo in spalla e le inserì nella serratura che dopo poco scattò aprendosi sul mio buio appartamento; era così silenzioso e vuoto, era freddo. Entrai e lasciai la valigia in camera, mi trascinai in bagno stanco e sfinito mi lavai la faccia con un po' di acqua fredda e a guardarmi allo specchio mi veni schifo, la bile acida mi risalì su per lo stomaco fino ad arrivare in gola, dove poi si riversò fuori sul pavimento di mattonelle bianche, poiché non trovai la forza di arrivatr fino alla tazza. Mi accasciai contro la doccia e rimasi lì tutta la notte tremante sospeso nel limbo tra la veglia e il sonno da cui fui richiamato  dal bussare alla porta di casa, erano le 7:30 del mattino, non mangiavo da circa due giorni e il mio corpo era sempre più sfinito, non avevo più forza, arrivai alla porta con fatica e dovetti appoggiarmi alla lastra di legno per non cadere, trassi un profondo respiro e aprì la porta.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Spazio disagio
Hi girlsssssss
Come state?
Vi sta piacendo la storia? Spero di si
Ecco a voi il nuovo capitolo e scusate per l'orario 00:20, ottimo momento per trovare ispirazione, vabbè dai
Buona notte girlsssss
Bye bye

Se fosse colpa nostra? ~tankele~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora